Capitolo 5

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Flashback- quarto anno ; seconda parte
Pov Draco
"Noo!"
"È morto..."
"Cedric!!"
La folla scalpitava per il Tassorosso esanime.
Io stavo fermo, abbastanza in altoper riuscire a vedere la scena, abbastanza vicino da sentirne le grida.
Harry era vivo, si sconvolto e probabilmente ferito, ma vivo.
Il cuore continuava a saltarmi battiti, tutta l'agitazione che avevo non mi faceva muovere un muscolo.
Stringevo una mano a coppa sul petto, li dove il mio cuore era indeciso se fermarsi o meno.
Quello stupido imbecille, Grifondoro che non era altro.
Stava parlando, per lo meno cercava di dire qualcosa ma i suoi interlocutori non facevano altro che reclinare il capo in segno di disaccordo. Evidentemente non credevano nelle sue parole facilmente scambiabili per vaneggiamenti.
-è tornato! Il signore oscuro è tornato! Dovete credermi!-
Ora capisco la reazione dei presenti.
Nel tentativo di convincerli, Potter si era messo a gridare ai quattro venti, risultando solo il ragazzo sconvolto che era nell'effettivo.
Io gli credevo, o meglio sapevo che era così e tutti quelli "dalla mia parte" a quest'ora avevano già la conferma se non erano stati li presenti.
Non capisco come Harry sia uscito da li e ci abbia invece perso la vita Cedric. Ma non posso che ringraziare qualsiasi cosa lo abbia reso possibile.
Vedo Potter sparire nella folla con un colorito troppo bianco perfino per lui. Era circondato e non potevo trascinarlo via senza sembrare sospetto.
Prendendo di nuovo ossigeno per riempire i polmoni decido di ritirarmi.
Arrivato nel dormitorio non mi sorprende che anche qui Cedric stia tra gli argomenti da discussione, ma qui si sono divisi in due fazioni. Una parte era felice del ritorno del signore oscuro, mentre l'altra era terrorizzata dall'idea.
Mi ritirai in camera optando per una dormita in attesa che la situazione si stabilizzasse e potessi rivedermi con Potter. Purtroppo il mio organismo non era totalmente d'accordo con me visto che mi ritrovai a svegliarmi direttamente la mattina seguente, molto presto, tanto che nessuno si era ancora alzato.
Mi sedetti su uno dei divani praticamente dall'alba già pronto. Dovevo riflettere sul da farsi. Stare con Harry ora che il signore Oscuro era tornato sarebbe stato davvero difficile se non impossibile.
Volevano uccidere Potter ed io sarei stato sotto controllo visto che li collegavo ad Hogwarts. Non ero stupido so come funzionava, avrei dovuto metterlo in guardia e infine separamici. Era la soluzione più logica. Non potevo tradire la mia famiglia, dovevo aiutarli a vivere e se quella era la loro causa allora doveva essere anche la mia.
Non avevo scelta, per quanto mi sembrasse sbagliato e per quanto tenevo ad Harry e per tutto quel che provavo.
Non volevo lasciarlo morire, per quanto impossibile dovevo difenderlo e stare allo stesso tempo dalla parte della mia famiglia.
Non potevo rivederlo, senza spiegargli nulla dovevo dirgli addio .
Avrei meno rischiato la cocciutaggine di Potter, che ormai ammiravo, che avrebbe cercato di farmi cambiare idea . Così facendo avrei potuto vegliare su di lui restando nell'ombra.
Ormai deciso, rimasi comunque parecchio tempo con la sensazione di stare andando al patibolo.
Dovevo essere forte, per lui. Harry lo sarà, lui sopravviverà, in questo era parecchio bravo.
Un giorno vinceranno la guerra, la Granger è una fortuna per loro. L'avrei rivisto dopo la guerra, di nuovo felice.
Mancava poco alla fine anche di questo anno scolastico, Harry era ancora sballottato da una parte all'altra ma avevo un piano. Rischioso ma possibile.
Verso le 12.00 usciva da solo per andare a pranzo, l'avrei bloccato fuori il suo dormitorio e portato nella stanza vuota li accanto.
Piano impeccabile. O almeno lo credevo davvero.
Mi trovavo nei paraggi del dormitorio Grifondoro già alle .11.50. I quadri mi squadravano male ed io ero nervoso in un modo che stento ad ammettere anche ora a me stesso.
Non facevo che andare avanti e indietro per quello stupido corridoio sudando a freddo.
Finalmente come perfettamente previsto si fecero le 12.00 in punto e un Potter diverso dal solito vi esce, solo. Perfetto.
-Harry...-
Si volta e potei notare qualcosa di spento nei suoi occhi.
Acciglio lo sguardo prima imbambolato nel suo sguardo e afferrandolo per un polso mi volto veloce ad evitare sguardi indiscreti trascinandoci di tutta fretta nell'aula vuota.
Chiudo la porta e non faccio in tempo a voltarmi dicendo : - dobbiamo parlare.-
Lapidario finisco di girarmi trovandolo serio se non sospettoso.
-Non qui, ora si usa quest'aula- sgrano gli occhi sorprendendomi di come Harry fosse informato meglio di me.
-Aspettami qui-
Resto fermo mentre Harry tira fuori la testa dalla porta si guarda intorno ed esce.
Raggiungo abbastanza velocemente la porta per vederlo rientrare nel dormitorio Grifondoro.
Mi passo le mani sulla faccia chiedendomi cosa stesse succedendo quasi non accorgendomi della velocità di Harry nel tornare.
-Eccomi.-
Voltandomi mi ritrovo di nuovo a scontrarmi con quel verde nei suoi occhi velatamente più scuro del normale.
-Cosa...-
-Sono quasi andati tutti a pranzo. Ti porto nel dormitorio.-
Abbassa lo guardo regalandomi un mezzo sorriso, finalmente ritrovo il mio Harry e non posso che sorridere a mia volta. Mi rendo conto solo allora di tutta l'agitazione che avo per lui da quando quella mattina abbiamo incrociato gli sguardi.
-Non posso entrare nel tuo dormitorio, Harry sono un Serpeverde!-
-Ma io ho questa..!-
Dice tirando fuori un grande mantello.
- È il mantello dell'invisibilità?-
-Si vieni-
-sapevo ce l'avessi tu!- bofonchio nascondendomi al di sotto di quella stoffa magica.
Passammo il quadro senza problemi ed entrati nel salone dei Grifondoro Harry saluta un paio di compagni diretti a pranzo che convince del fatto di non aver fame e di scendere senza di lui.
Trattengo il respiro, terrorizzato dall'idea di essere scoperto.
Harry arriva a delle scale fermandosi prima di iniziare a salire per girarsi in quella che supponeva fosse la mia direzione.
Lo seguii sulle scale che lui faceva quasi correndo.
Alla fine entriamo in una delle stanze, aveva 4 letti disposti testata contro una parete. La finestra ampia dava una visuale dall'altro incredibile.
Harry si sedette su uno dei letti buttandosi poi sdraiato con la schiena.
-puoi toglierlo, siamo soli ora..-
-forse dovresti chiudere la porta , sai per ogni evenienza..-
Lo vidi alzasi e chiuderla a chiave , così mi tolsi il mantello continuando a girarmi intorno incuriosito.
-incredibile quanto questo posto faccia molto villa di campagna-
Mi sono seduto sul letto dove stava prima Harry posando il mantello sulla sedia di fianco. Ci volle poco che Potter mi raggiunse sedendosi accanto a me, continuavo a guardare avanti poggia la testa sulla mia spalla.
-maledizione Draco, pensavo non arrivassi più...; scusami, avevi ragione, è stato tutta colpa mia-
Si stava nascondendo sotto il mio braccio premendo contro il mio torace.
Lo sentii tirar su col naso e... Non ci potevo credere , Harry Potter era tra le mie braccia e stava trattenendo le lacrime.
Non potevo far altro che stringerlo e carezzarlo con la mano lungo il braccio.
-va tutto bene...tutti sbagliano, specialmente i cocciuti come te..- ridacchio per smorzare un po la tensione. Sembra funzionare, ride leggermente mentre mi stringe a suo volta la vita.
Mi godevo ogni singolo istante, quello sarebbe stato il nostro ultimo incontro.

Il tempo uccide -DRARRY Fanfic-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora