POV Draco
L'attesa può uccidere. Ci furono dei giorni di silenzio, la casa mi sembrava più vuota del solito. Cacciai tutti gli elfi domestici e mi chiusi in me stesso. Persi il conto delle bottiglie che aprivo, persi il conto delle ore che passarono. Nulla aveva senso, il tempo stesso si stava burlando del nostro impegno.
A questo pensavo, ipnotizzato dal fuoco del camino cui mi divertivo aggiungere ciocchi, a momenti tutto sarebbe potuto finire...
-Draco. -
Una voce calda mi portò per un istante alla realtà, la testa girava e non riuscivo a capire da dove venisse.
Qualcosa mi bagnava la faccia, solo allora me ne resi conto.
Mi tocca le guance, gli occhi, stavo piangendo.
-Andate via! Non voglio nessuno! Lasciatemi solo ho detto! -
-Draco! -
Mi sentii afferrare il volto, che mani calde... Chi era? Tutto era sfogato scomposto, cercai di ricostruire il volto di fronte a me... Toccai la testa, forse un maniera brutale perché non riuscivo a controllare bene i miei movimenti ma riuscii ad afferrargli i capelli e poi a tastarli. Erano morbidi, setosi e lisci, aguzzai la vista... Neri, gli occhiali, la pelle morbida su un viso teso... Gli zigomi... Le labbra... Harry...
-Harry-
Mi poggiai a lui, la fronte alla base del suo collo e singhiozzi, vergognosamente.
-Har non voglio, non voglio perdere tutto, non voglio perdere Scorpius, i miei ricordi... Non voglio vederti morire.-
-cazzo Malfoy, ma quanto hai bevuto?! Non succederà nulla di tutto ciò. -
Mi prese in braccio, credo... O mi trascinò, fatto sta che non ricordo la sensazione del pavimento sotto i miei piedi. Finii in una vasca ed ancora vestito venii fracicato dal getto della doccia. Odioso, davvero, ma dopo un po' ricominciai a vedere abbastanza nitido quindi non protestati, anzi credo di essermi incantato visto che Potter prese a scuotermi continuando a ripetere "hei guardami, stai meglio?".
Quasi con le mie gambe raggiunsi la camera dove mi cambiai con abiti asciutti e sedendo i sul letto sentii Harry frizionarmi i capelli con un asciugamano.
-vergognoso, scusami, Potter. -
-Wow, una vita che ci conosciamo ed ecco che le tue prime scuse vengono sprecate per una cavolata simile. -
Mi sorrise, adorabile, era davvero adorabile, volevo toccarlo ma allo stesso tempo volevo chiudere gli occhi e lasciarmi cadere la schiena sul materasso.
-Albus... Mi ha lasciato un messaggio. Un posto ed una data. Devi dormire, domani mattina andremo a salvare i nostri ricordi. -
Abbassó lo sguardo ed accucciato com'era di fianco al letto mi riempì il cuore. Io ne uscii sbigottito e poi pienamente felice.
-È... Fantastico, davvero io... -
Eravamo, nuovamente, stramaledettamente vicini.
Quasi sfiorava le mie labbra e non volevo scansarmi ma nemmeno baciarlo. Tutto questo tempo ed ora quello che stava succedendo, non potevo pensare ad Harry. Affatto, eppure, i nostri nasi si stavano toccando ed io non riuscii a distogliere lo sguardo dalle sue labbra leggermente in movimento come se cercassero di dire qualcosa ma non arrivasse la voce. I pensieri mi si a cavallarono in mente ed alzando lo sguardo notai che anche lui era fermo sulle mie labbra.
-Rimani, Potter... -
Sussurrai con un filo di voce.
-DRIIIN! DRIIIN! -
Nel modo peggiore un telefono babbani si frappose fra noi.
In un attimo era nell'angolo della stanza a bofonchiare su quell'aggeggio infernale.
-Devo andare, era Ginny, ripassiamo il piano per domani, riposati. Ci vediamo alle 9.00 a.m.a Godric's Hollow. Ci vediamo. -
Lo vidi darmi le spalle in procinto d'allontanarsi.
-Se non fosse, se non ti avesse chiamato, cosa avresti fatto? -
Mi guardò, per un istante, poi tornò a guardarsi avanti.
-Devo andare, scusami. -
-Non è una risposta. -
Ma non disse altro e sparí. A me non rimase che chiudere gli occhi e lasciarmi svenire sul letto.Quella mattina era fredda e Godric's Hollow era piena di babbani.
-Vi ricordate l'ultima volta che siamo venuti qui? È come ai vecchi tempi. -
Hermione ruotava lo sguardo ovunque divulga do i suoi ricordi.
-I vecchi tempi con qualche coda di cavallo di troppo. -
Rispose acido Ron fulminandomi con lo sguardo.
-Posso solo dire...? -
Provai a difendermi.
-Malfoy, puoi anche essere diventato un amicone di Harry-
Arrosii sviando involontariamente lo sguardo cercandilo.
-È puoi anche aver prodotto un figlio abbastanza simpatico, ma hai detto delle cose molto ingiuste a mia moglie e su mia moglie e... -
-E tua moglie non ha bisogno che tu combatta le sue battaglie-
Lo zittì subito Hermione.
-VA bene, ma se dici un altra cosa su di lei o su di me... -
-Cosa fai, Weasley? -
Provai a riprendere così il controllo della chiacchierata.
-Ti abbraccia. Perché stiamo nella stessa squadra, vero Ron? -
Ci interruppe nuovamente Hermione.
-Si. Bene. Ehm... Hai dei bei capelli Draco-
Concluse Ron.
-Grazie, marito. Questo sembra il posto adatto. Forza, allora.
Tirai fuori la giratempo, ci raggruppammo ed iniziammo il nostro viaggio.
-Mamma? -
Il piccolo Albus fu in un attimo di fronte a noi e si buttó tra le braccia della madre.
Vedo Scorpius avvicinarmisi, sano e salvo. Mi trattenni il salto al cuore che mi colpí all'istante, cercando di mantenere la calma.
-Possiamo abbracciarci anche noi, se vuoi... -
E così, mantenendo l'imbarazzo me lo ritrovai stretto al costato e non potei non sorridere per la felicità. Fu Ron a rompere il momento.
-Allora, dov'è questa Delphy? -
-È qui, vuole ucciderti, pensiamo. Prima che Voldemort si automaledica. Ti vuole uccidere per spezzare la profezia e... -
Disse Albus senza neanche riprendere fiato, visibilmente impaurito e dispiaciuto.
-Bene troviamo un posto che abbia una buona visuale per nasconderci-
Iniziò Hermione guardandosi intorno.
-E mi sembra che la Chiesa di Saint Jerome abbia tutti i requisiti, no? -
Concluse con la sua solita espressione soddisfatta da saputella.
Stiamo tutti appostati nella chiesa ed ad una vetrata c'era Ginny che carezza a la testa ad Albus addormentato su di una panca ed intanto chiacchiera a amorevolmente con Harry, che ricambiava con dolci sorrisi.
Li fissavo. Non riuscivo a girarmi, erano come una terribile sitcom che non puoi fermare.
Poi all'improvviso Ginny si gira a parlarci.
-Vuole fermarlo, non uccidere Harry-
-Dovremmo... Proteggere Voldenort? -
Chiese dubbioso Ron.
-E quindi, aspettiamo? Finché non arriva Voldemort? -
Mi intromisi.
-Ma non si sa quando è arrivato. I libri di storia, correggimi Scorpius se sbaglio, non dicono niente di quando e da dove è arrivato. -
Si inserì anche Albus.
-Non sbagli-
Dissero in coro Scorpius ed Hermione.
-Oddio, ce ne sono due, adesso-
Si intromisi Ron, con aria preoccupata.
Iniziammo a discutere ed arrivammo alla conclusione di ingannarla trasfigurando uno di noi in Voldemort.
Prima Ron, poi io, ma anche Hermione ci offrimmo volontari, ma un silenzio inatteso si fermò quando a parlare fu Harry.
-Devo farlo io-
E tutti lo stavamo fissando.
-Come? -
Chiesi preoccupato.
-Perché il piano funzioni, deve essere convinta che sia lui, senza esitazioni. Gli parlerà in Serpentese. Lo sapevo che c'era un motivo per cui ho ancora quell'abilità. So come essere lui. Devo farlo io-
Rimasi in silenzio, iniziai ad avere paura e quando Ginny e Ron iniziarono ad opporsi, per la prima volta in vita mia fui d'accordo con loro.
-Hermione, Gin-
Iniziò Harry guardando la moglie negli occhi.
-Non lo farò se tu non vuoi. Ma a me sembra l'unica cosa giusta-
Si guardarono intensamente poi lei sorrise e il volto di Harry si indurí.
-Non ti sbagli-
Perfetto. La moglie lo approvava e a me neanche aveva guardato. Chissene frega della mia opinione!
Ci organizza mo su come avrebbe dovuto fare e stabilimmo che sarebbe dovuto tornare nella chiesa per "friggerla" insieme.
-Harry, per l'ultima volta:sei sicuro di potercela fare? -
Si preoccupò di nuovo la Grenger.
-Si ce la posso fare. -
Rispose con la solita espressione dura.
-No, ci sono troppe incognite. Troppe cose che possono andare per il verso sbagliato :la Trasfigurazione potrebbe non tenere, lei potrebbe non cascarci, se ci sfugge il danno che può fare è incalcolabile... Abbiamo bisogno di tempo per organizzare un piano... -
Sbottai alla fine, davvero preoccupato. E se colpisce Harry dopo averlo scoperto? Se non riuscissimo a raggiungerlo e morisse? Dio, un branco di irresponsabili.
-Si fidi di mio padre. Non ci deluderà-
Mi rispose il figlio con sguardo fermo e convinto. Guardai Harry che rivolgeva ad Albus uno sguardo commosso e capii. Non avrebbe mai perso, non l'avrebbe permesso.
Si trasfigurò, con successo.
-Porca vacca-
Sbottò Ron.
-Ha funzionato? -
Parlò un Harry nel corpo di Voldemort.
-Si ha funzionato-
Concluse Ginny quasi disgustata.
Oh Harry, quante ancora avresti dovuto passarne?
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Il tempo uccide -DRARRY Fanfic-
FanficCiò che nessuno sapeva e che nessuno ,probabilmente, avrebbe mai saputo.