Punto morto

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POV Harry
Quell'assemblea finì con l'essere inconcludente.
Altre persone, nonostante il ritorno di Drago, abbandonarono la sala sentendosi in qualche modo colpiti dalle mie parole.
Draco se ne resto in un angolo tutto il tempo, con un aria preoccupata, tanto che quando uscirono tutti con arie turbate lui rimase li in silenzio perso in chissà quale pensiero, così decisi di rimanere e rassicurarlo.
Un silenzio irreale dominava intorno a noi e sulle panche vuote.
Mi avvicinai dopo qualche minuto e quasi con il timore di spezzare quella linea di pensieri che tanto sembrava affliggerlo, mi inchinai di fronte a lui e gli poggiai una mano sulla spalla come a richiamarlo alla realtà.
-Hei, tutto bene?-
Sgranò gli  occhi, girandosi e notando che non v'era più nessuno.
-Cavolo, se ne sono già andati tutti eh? Scusami non ci sto proprio...-
Un sorriso triste ed occhi stanchi formavano il suo volto ora a me totalmente nuovo.
-Scusami davvero, sono solo stanco.-
E legando il suo sguardo al mio compresi che la stanchezza era solo la punta dell'ice-berg.
Nei suoi occhi rividi lo stesso sguardo del giovane Malfoy quando al torneo tre maghi tentò invano di convincermi a non partecipare, lo stesso sguardo di quando ci incontrammo l'ultima volta come amanti, ed io non capivo. Non sono mai riuscito a leggere fino in fondo a quello sguardo. Ora, ancora una volta era in quello stato davanti a me, ma non potevo più permettermi di restare indifferente. In gioventù ero troppo preso ed impegnato a combattere una guerra anche solo per domandargli cosa realmente pensasse, ora era tutto diverso.  Ero cambiato e tra noi so poteva instaurare una nuova amicizia.
Passai anni ad odiarlo, poi amarlo, a piangerlo, disprezzarlo ed ancora a sognarlo, eppure mi bastò parlargli per poco che tutto quel che è stato diventò effettivamente passato. Tutto sembrava nuovo e vitale.
-So che c'è altro, questo non puoi nascondermelo.-
-Se anche fosse tu non potresti far nulla, tu non hai mai avuto tale potere.-
Di nuovo tutto il nostro passato mi sembrò una mia responsabilità nonostante lui per primo mise un punto a tutto ciò che era e che poteva diventare.
-Lasciamo stare il passato, mettici un muro o quel che ti pare. Ricominciamo da zero.-
Tenni uno sguardo severo e serio, mentre lui quasi a burlarsi di me mi guardò incuriosito per poi scoppiare a ridere!
Una grossa e fragorosa risata, genuina e sincera.
Mai come in quel momento mi sentii stupido, tanto da arrossire.
-Io sono Malfoy...Draco Malfoy-
Allungò una mano per stringere la mia e questa volta, la strinsi.
-Harry Potter.-
-Lo sai...Harry, ti ho appena conosciuto e già mi sembri una persona che sta troppo a pensare-
Un sorriso ora gli ravvivava il volto e non potei fare a meno di esserne orgoglioso.
-Questo non è affatto carino da dire ad una persona appena conosciuta!-
-Oh beh, sono una persona schietta, signor Potter.-
In meno di 10 minuti ci ritrovammo di nuovo a ridere come se nessun problema potesse mai affliggerci.
Mi bloccai un secondo per guardarlo meglio.
La pelle era più bianca di come l'avesse mai avuta, i suoi occhi ghiaccio erano contornati da un alone rosato e  la fronte sembrava essersi segnata nel tempo.
-Sai, non so, ma stare qui in totale solitudine inizia a mettermi tristezza.-
Disse Draco; e così presi iniziativa.
-Già, ti va di andare fuori?-
-Non qui in giro tra occhi indiscreti, ti prego!-
Alzò gli occhi al cielo proprio come una principessa.
-Conosco un buon pub tra i Babbani, certo non troverai burrobirra o wisky incendiario, ma di certo nemmeno un singolo conoscente.-
La sala si riempì ancora una volta di risate fragorose.
-Certo, perché no.-
Così gli porsi il braccio e ci smaterializzammo fuori di lì.
-Draco, solo una cosa, prima di andare...-
-Dimmi.-
Il suo sguardo divenne preoccupato.
-Perché ti sei fatto crescere i capelli?... Sembri tuo padre!-
Dissi sconsolato, provocando una reazione di piena sorpresa in Draco.
-Beh, ma non è vero.-
Così facendo prese a scioglierseli e... Cavolo.
Gli ricadevano ondulati sulle spalle e la luce dei lampioni riflessa nelle ciocche li rendeva assolutamente fantastici.
-È questo il posto?-
Disse vedendo che m'ero fermato, indicando un portone di legno all'apparenza normale ma che da dentro si potevano sentire brusii e musica.
-Proprio qui.-
Ammiccai facendo un paio di passi all'indietro tenendo il contatto visivo con Draco per poi bussare.
Fu una serata dettata dalle risate e da aneddoti della nostra esperienza come genitori.
Come non succedeva spesso, avevo la testa leggera e la risata facile (sia pure con l'aiuto della birra).
Quando uscimmo era ormai notte inoltrata e quando dovemmo separarci, fu strano, come se ci fossero ancora così tante cose da dire.
Il giorno dopo mi svegliai leggero e di buon umore, Ginny ancora dormiva, così decisi di svegliarla con dolcezza abbracciandola da dietro e iniziando a baciargli il collo.
-Mmhh-
-Buongiorno amore.-
Si girò per  baciarmi.
-Hei, buongiorno. Che bello vederti qui, ieri pensavo non saresti più tornato.-
Una gradevole risata riempì la stanza.
-Già, mi sono trovato stranamente d'accordo con Malfoy, è strano anche per me.-
-Capisco.-
Si girò a guardare l'orologio.
-Ora alziamoci o non arriveremo mai al lavoro.-
Così un insopportabile routine ricominciò, con una nuova ed incompresa energia.
Ma durò poco. Non troppo tempo dopo sapemmo della fuga di Albus e Scorpius dalla scuola.
La sera prima litigai con Albus, mi sentivo davvero in colpa, ma quando informammo Draco rividi il Malfoy in lui.
-Non m'importa che cosa hai fatto o chi hai salvato, per ma mia famiglia sei sempre stato solo una maledizione, Harry Potter.-
Ancora una volta, come quando mi svegliai solo nel dormitorio, una parte di me era stata colpita a morte da quegli occhi di ghiaccio.

Il tempo uccide -DRARRY Fanfic-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora