Flashback~ dove tutto sembra finire
POV Draco
Era li, tra le mie braccia e facevo fatica a respirare. Il silenzio nella stanza era assordante e a romperlo c'era solo un maledetto orologio vicino alla finestra. Harry mi strinse più forte mentre io lo fissavo, cercando di memorizzare ogni lineamento, dalla pelle chiara agli occhiali rovinati, come fosse la prima volta che lo vedevo.
La luce che entrava nella stanza era accecante, il cielo era privo di nuvole. Harry profumava di muschio bianco più del solito e la sua pelle a contatto con la mia era morbida come se fosse stata asciugata da poco.
Era meraviglioso, per quanto il sole gli sbattesse addosso facendolo sembrare più bianco di com'era normalmente, era semplicemente bellissimo.
Perfino il contorno sempre più viola intorno ai suoi occhi mi attirava. Una voglia di carezzargli la testa e farlo dormire a sufficienza da cancellargli quelle occhiaie era soffocata dalla mia parte razionale che ancora ricordava perché ero li. Ma quei capelli erti e scuri che mi solleticavano il collo mi distraevano irrimediabilmente , facendomi perdere in pensieri poco raccomandabili.
Le guance erano ancora bagnate e una linea umida e solitaria, per guancia, raggiungevano il suo mento, ma aveva ormai smesso di piangere come se nella mia spalla avesse trovato tutto quello di cui aveva bisogno.
Allora capii cosa volesse dire 'sentire il cuore che piange'. Un dolore lacerante che ti sale in gola e che rispedisci giù con cattiveria. Come se il sangue ti stesse colando dal petto.
-cos'hai? Mi sembri strano, è successo qualcosa?-
Non risposi, non potevo, gli alzai il viso invece e gli baciai la fronte, dolce, quasi protettivo e da li fu un attimo. Io troppo sopraffatto dal dolore provocatomi dai miei soli pensieri e lui semplicemente bellissimo.
Si sollevò a baciarmi sulle labbra spingendomi contro il materasso, quasi a non accorgermene mi trovavo sdraiato con Harry a cavalcioni su di me a divorarci le labbra e poi i colli.
Le mani di Harry scesero sotto la mia maglia provocandomi brividi tali da drizzare la schiena facendo scontrare i nostri bacini. Gli tolsi la camicia carezzandogli la schiena e con i nostri toraci uno sopra l'altro la necessità di togliere anche la mia camicia per sentire meglio il calore trasmesso dalla sua pelle si fece incontrollabile.
Così mi alzai spingendolo schiena al materasso. Mi ritrovai così a guardarlo dall'alto. Harry aveva le guance arrossate e gli occhi aperti a metà, la pelle bianca candida e i polsi sollevati a poggiarsi sul cuscino all'altezza della testa. La bocca semichiusa ,il respiro accelerato per l'eccitazione. La scena estremamente eccitante accese qualcosa in me.
Mi strappai quasi la camicia di dosso, avventando il suo collo liscio, bello, afferravo e mordevo quella pelle morbida scendendo sempre di più in cerca di nuovo lembi da leccare.
Mi fermai solo arrivato ai pantaloni, non sapendo bene cosa fare e un momento di lucidità trovò così uno spiraglio per farmi imbarazzare e abbassare lo sguardo.
Harry invece sembrava avere il pieno controllo della situazione, sembrava un altra persona. Nei suoi occhi solo il desiderio e ci mise poco per riprendere posizione sopra di me slacciandomi con urgenza i pantaloni tirandomeli giù il tanto che bastava a liberare la mia intimità eccitata.
Il mio imbarazzo sparì nel sentire la sua mano stretta al mio membro mentre lo vedevo abbassarsi voglioso su di me. Lo baciò e lo leccò prima di inglobarlo tra le labbra fino a farselo arrivare in gola. Non so come sapesse fare una cosa del genere, ma qualsiasi cosa fosse doveva ringraziarla di cuore.
Il caldo della sua bocca con la lingua che girava intorno al mio membro mentre saliva e scendeva per la mia lunghezza con quelle labbra che non potevo bramare di più come in quel momento.
Era tutto perfetto, eppure non mi bastava, volevo di più. Lo volevo di più.
Così presi coraggio guidato dal desiderio, lo separai da me per poi baciarlo con passione facendolo ristendere sotto di me. Provai a penetrarlo con un dito, ma asciutto non passava provocando solo fastidio in Harry, allora improvvisando, riportai tre delle mie dita alla sua bocca il quale prese a succhiarle fissandomi.
Quando riprovai funzionò e lo stesso Harry si spingeva contro la mia mano.
Infine, la sostituii entrando finalmente i lui, mi sentivo completo ,bene come mai prima. Fu come paranormale, non saprei descrivere quei minuti che trascorrevano così velocemente. Tutto quel che ricordo è il suono ovattato e ricco di gemiti, e urli di piacere soffocati con una mano. Il volto del mio Harry con la bocca spalancata e gli occhi verso l'alto mentre veniva sui nostri toraci. Io continuai, non mi fermai per vederlo venire, continuai a spingere e quando venni in lui Harry era prossimo a venire nuovamente. Ancora immobile dentro di lui lo feci venire con l'aiuto della mia mano per poi uscire e cascare al suo fianco.
POV Harry
-Harry! Harry, amico apri la porta!-
Fu un risveglio shock. Prima ancora di aprire gli occhi afferrai il mantello dell'invisibilità lanciandolo sul letto accanto a me prima di accorgermi di essere solo. Aprii gli occhi e alzai le coperte incredulo, se n'era andato!
Ancora confuso mi vestii di tutta fretta per aprire la porta assonnato.
- Scusate volevo riposare..-
- Si, si certo, la prossima volta le seghe fattele in bagno!-
Un Ron sprezzante mi accolse facendomi sgranare gli occhi.
- Ma al bagno c'eri tu-
Fu la risposta che fece concludere la chiacchierata e ridere un po tutti.
Mi avvicinai al comodino per prendere la bacchetta convinto a cercarlo, ma probabilmente aveva pensato a tutto lui.
C'era un lettera abbandonata sotto la bacchetta firmata col suo nome, il solito fifone senza palle che non sapeva dirti le cose in faccia. Infilai la busta in tasca uscendo dalla camera per leggerla in un posto più tranquillo.
Le scale non erano mai state così scomode mentre le mani alterate aprivano quella maledetta busta.
"Harry, questo è un addio, prima ti avevo cercato per dirtelo ma con te vicino è impossibile riuscire a pensare razionalmente. La guerra è iniziata ed io sono tuo nemico. Vedi di vincerla ed essere felice altrove.
Draco"
OGGI
Inutili furono i tentativi di Harry per parlarci. Era arrabbiato, nervoso e sprezzante ; pensava potesse solo sputargli in faccia a Draco. Lo rivide un paio di volte in guerra ma non pensava...
Averlo di nuovo abbracciato a se su quella scopa, quello "scusa..." Harry era ancora dipendente da quella voce, quegli occhi. Lo amava ancora come all'epoca quando non fece in tempo a dirglielo.
Così si decise, decise di non rivederlo mai più. Voleva dimenticarlo, voleva smettere di soffrire a causa della sua codardaggine o forse stava solo giocando ma Harry non ci stava più. Harry avrebbe seguito il suo consiglio, sarebbe stato felice altrove ,con altre persone.
STAI LEGGENDO
Il tempo uccide -DRARRY Fanfic-
FanficCiò che nessuno sapeva e che nessuno ,probabilmente, avrebbe mai saputo.