-Inquietante-, disse dopo qualche attimo di silenzio Siria.
-Va' di là, Siria.-, sentirono dire, con voce neutra, da Marina, apparsa dietro di loro silenziosamente.
Siria si girò a guardarla e fece per ribattere, ma riuscì solo ad aprire la bocca, gelata da un'occhiata della madre.
-Agli ordini-, mormorò, schizzando in camera, mentre anche John entrava nella stanza.
Il silenzio si fece pesante.
-Quante volte sei andata a letto con Payne?-
Lei strinse le labbra, e Sherlock sbuffò.
-Marina... E' morto. Dobbiamo catturare il suo assassino. Dobbiamo avere il maggior numero di informazioni possibile-, intervenne John.
Sherlock fissò Marina.
-Svariate volte.-, disse secca lei.
-Abbastanza perché ti considerasse alla stregua di lussuriose donne della storia... Devi averlo molto impressionato.-, ghignò asciutto Holmes.
Lei lo fissò ostile.
-Sherlock, questa è... Una minaccia di morte?-, disse mormorando John.
Lui scosse la testa, disse alzandosi e cominciando a girare in tondo.
-Voleva essere fermato.-, disse Siria, che non era stata così ligia all'ordine della madre.
-Ha senso-, mormorò Sherlock, bloccandosi.
-Pensava che tutto fosse già iniziato, invece...-.
-... E' stato scoperto-, completò lui.
-E qualcuno si è occupato di lui...-
-Prima che dicesse qualcosa, anche questo ha senso.-.
-Era tornato da poco dal servizio... Giusto?-
-Non ha fatto in tempo a documentarsi su... Su quello che il suo mandante aveva fatto-.
Si guardarono, estasiati, la stessa scintilla negli occhi.
-Il mandante è l'assassino!-, esclamò lei.
Sherlock ghignò e sorrise, divertito.
-No, ragazzina, non è così stupido, il nostro amico. E il mondo non è così nettamente diviso tra buoni e cattivi, come le favole ti fanno credere: ci sono un sacco di sfumature, e tutti noi siamo una diversa sfumatura dell'immensa lotta tra bene e male-.
-Voi siete i buoni, però.-.
Sherlock ghignò amaro.
-Ho commesso peccati che tu non potresti mai attribuirmi, ragazzina, potrei rovesciare qualsiasi cosa, se volessi. Il potere della mente è quanto di più oscuro qualcuno possa ricevere come dono. E la professione dei tuoi genitori è la morte. Direi che non siamo esattamente dei santi. Ma.. Per fortuna,- continuò lui, guardandola con un sorriso diabolico, -qui qualcuno ha deciso che servire la comunità e l'Inghilterra sia il nostro compito.-.
John e Marina si guardarono stupiti, non riuscivano a credere a quanto avevano appena visto e sentito. La ragazza, in pantaloncini e maglietta larga, bracciali intrecciati al polso, scalza e il consulente, in perfetto completo blu scuro, camicia e zigomi affilati, in un serrato testa a testa.
Sherlock e Siria si scambiarono un lungo sguardo.
-C-Chiamo Greg-, mormorò John, mentre Marina distolse lo sguardo dai due, ancora incatenati da uno sguardo profondo.
"Seguimi"
Battiti rapidi di un cuore.
"Siria, seguimi. Devi aiutarmi a pensare"
"Dove...?"
"Il mio mind palace. Ma sta concentrata. Devi mantenere la concentrazione"
"Sherlock, cos'è questo posto?"
"La mia mente"
Il lungo corridoio pieno di porte svanì di colpo, e Siria fece una serie di rapidi respiri.
Sherlock si portò un dito alle labbra, intimandole di non far parola a nessuno di quello che aveva appena vissuto.
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Una figlia inaspettata - Parte Seconda
FanfictionIl sequel di "Una figlia inaspettata". Sherlock Holmes e John Watson vivono nella Londra contemporanea e mandano avanti l'attività di consulenza investigativa per Scotland Yard. Le novità sono due: Marina e Siria, madre e figlia, italiane. Il colpo...