10. Ragnatela

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-Oh, sì-.

Un soffio da un paio di labbra pallide, lo sguardo acceso di un paio di iridi nere come l'ala di un corvo.

-Stanno entrando lentamente nella mia tela, e non se ne stanno neanche accorgendo-, sorrise il moro davanti al computer.

-E come pensi di concludere?-, chiese la voce roca e profonda del biondo, dalla poltrona.

James Moriarty si girò a fissare il suo cecchino, Sebastian Moran, con uno sguardo superbamente soddisfatto, le labbra stirate in un ghigno crudele.

-Faranno tutto da soli-, mormorò in sua direzione, leccandosi lentamente le labbra, -noi dovremo soltanto goderci lo spettacolo-, concluse, sedendosi sopra all'uomo, e aggredendo le sue labbra in un bacio rovente.

§

Tornati a casa, Sherlock si lasciò cadere sulla propria poltrona, già immerso nei propri pensieri.

-Piccola mia-, mormorò Marina, abbracciando la figlia, -non mi sarei mai perdonata se ti fosse successo qualcosa...-.

Intanto, il detective stava armeggiando con il computer, concentrato, mentre mandava messaggi con il proprio cellulare.

-Non fa mai nulla senza un motivo-, mormorò.

-Non può fare questo soltanto per giocare con te, Sherlock-, rispose John.

-Oh, ne sarebbe capace, fidati, ma... C'è qualcosa che non torna-, risponde fissando il proprio computer, -stando alle perizie della polizia, non c'è nessuna effrazione, il che significa che Payne conosceva il proprio assassino, ma evidentemente non ha fatto in tempo a fare altro che morire. Ma è plausibile, dato che ha associato il primo canto a questo omicidio-.

-Probabilmente è come un proemio, un'introduzione-, commentò Siria, alzando le spalle, -adesso abbiamo altri trenta canti circa da aspettarci-.

Sherlock fece un sorriso senza allegria.

-Sherlock, dobbiamo fermarlo-, esordì John, deciso.

Il detective emise un risolino secco, senza rispondere.

-Non fa mai nulla senza un motivo-, mormorò appena.

-Non può fare questo soltanto per giocare con te, Sherlock-, rispose John.

-Oh, ne sarebbe capace, fidati, ma... C'è qualcosa che non si incastra nel quadro-, replicò, fissando il pc.

-Voglio sapere esattamente chi è James Moriarty e perché si interessa a mia figlia-, si intromise Marina, decisa.

Sherlock fece un cenno a John per intimargli di parlare.

-In breve? James Moriarty è...-

-... E' "un genio del crimine, votato al male senza scrupolo alcuno"-, intervenne Siria, col telefono in mano, -così lo descrive il Times, esattamente otto settimane fa-.

Gli sguardi di tutti piombarono su di lei.

-Non è lui l'assassino, sarebbe troppo facile-, disse Sherlock, bloccando il movimento della mandibola di Siria con un sorrisetto, -lui non si sporca le mani così. Né rischierebbe i suoi sicari-.

Siria lo guardava interrogativa.

-E quindi c'è un motivo per cui si è avvicinato così tanto. Devo solo capire qual è-, concluse secco, appena in tempo per udire la breve vibrazione del cellulare.

Da: JM

All my friends are heathens, take it slow. Wait for them to ask you who you know.

-JMxx

L'sms gelò tutti.

-E' qualcosa di più grande, di più... Complesso. James Moriarty è il ragno, ma dobbiamo risalire i giusti fili per far tornare tutto nel quadro-, mormorò, pensando ad alta voce, -e dobbiamo farlo in fretta-.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 19, 2017 ⏰

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Una figlia inaspettata - Parte Seconda Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora