Primo bacio

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Era cominciata da poco la scuola,l'ambiente che odiavo di più al mondo,ma non lo odiavo come gli altri. Non dicevo odio andare a scuola e poi era la prima ad andarci,non dicevo "odio la scuola" e poi vengo perché mi noia restare a casa poiché avevo la possibilità,naah. Quelle sono le persone che lo dicono per seguire la massa,sono le persone amiche di tutti,professori compresi,sono le persone certe di avanzare al livello successivo,sono le persone che alla ricreazione non si guardano mai in giro e preoccuparsi con chi uscire, io non faccio parte di quelle persone. Io odio davvero la scuola ,odio quando mi devo alzare alle sette, odio quando devo arrivare sempre un minuto prima che suoni la campanella per essere sicura di entrare direttamente e non aspettare fuori da sola,odio quando rimango in classe perché non so con chi uscire quando non aspetto altro che la ricreazione.
Ma quell'anno sembrava cambiato,non mi fissai dei veri e propri obbiettivi,ma mi promisi che dovevo cambiare. In amicizia,forse amore ma sopratutto nello studio poiché quell'anno avrei affrontato gli esami.
Diciamo che i miei tredici anni furono la parte dove  imparai la lealtà dell'amicizia,la crudeltà dell'amore e la fatica dello studio  reale.
I primi giorni si esce sempre prima,ed eccomi li.
Io,Luca,Ilary e Annah,ragazzi più piccoli di me ma con un cuore decisamente più grande.
Sembrava che ormai i ragazzi più piccoli di me erano le uniche persone con cui riuscivo  a legare,poiché i miei coetanei lo avrei nell'acido dopo avergli fatto mangiare schifezze Dino a farli vomitare a sangue.
Luce era alto,biondo e aveva gli occhi color cioccolato fondente,come fondente era il suo spirito.
Quella sera mi contattò su Facebook è da lì mi chiese il numero.
Iniziammo a parlare come dei perfetti amici,ma poi arrivò quella nuvola,quella strana nuvola che ti occupa tutto lo stomaco,che piovendo sprigiona un mare di farfalle,che ti volano fin sopra,fino a raggiungere il cuore,ancora più sopra,fino ad oscurarti la mente.
L'amore cresceva sempre di più invisibile ai miei occhi.
Pensavo 'ma chi,io innamorata?' E allora a quella domanda ridevo,avevo promesso di non innamorarmi più a causa di un ragazzo lontano da me,da lì ho imparato che l'Amore è importante ma beh la distanza ti permette di fare di tutto.
"Buona notte bellissima"
Quella sera mi andai a coricare con un sorriso,io non mi innamoro subito,devi conquistarmi,devi avere qualcosa che prima di tutto rapisca il mio stomaco perché il cuore è bello che andato. Non mi innamoro subito,quando dico 'si' non lo dico perché sono innamorata,io mi innamoro col passare del tempo.
Ma lui,cazzo ci riuscì in meno di una settimana.
Peccato che ci mise bene quattro mesi per farmi capire cosa vuol dire 'amare veramente' e cosa vuol dire quando ami con tutta te stessa una persona è quella non ricambia per niente.
Ti senti un peso,cerchi di capire dove sbagli quando tu dai tutto quello che hai e lui continua a non accettare,sei stanca,vuoi porre fine a quella tortura ma non puoi,non ce la fai,perche quella tortura è l'unica cosa che ti da ancora un sorriso,che ti fa addormentare sognando lui,lui e solo lui. E fingi di stare bene,anche se non lo sei, e sei felice,anche se non lo sei, e per te va bene qualunque cosa faccia anche se non va bene neanche la metà. In quei mesi i suoi occhi mi rapivano sempre di più,ogni volta che non ci baciavamo la paura cresceva in me,paura di non assaporare più quel veleno,che riuscì finalmente a farmi sentire un po più felice,i suoi abbracci,quegli abbracci che mi facevano sentire al sicuro,attirandomi sempre di più in quella che pensavo fosse la via dell'amore.
Era un anno più piccolo.
I sabato sera volavano in quello squallido vicolo,il nostro vicolo.

Spazio autrice:
Scusate ma il capitolo e forse un po lungo perciò ho deciso di dividerlo in due parti. Aggiornerò al più presto il continuo

Come l'arcobaleno dopo un temporale_❄️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora