Sguardi che provocano danni Capitolo 9

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Arrivai a casa e come sempre non mangiai molto.
Subito dopo essermi svegliata da ciò che si poteva chiamare "riposo" -sempre meglio di quello della notte precedente- andai da Jonny che mi aspettava alla stazione,ormai quel binario era diventato il nostro posto.
Mi aspettava li,fuori dal binario,accanto alla porta.
Tenevo la testa bassa,camminavo a passo lento,scoraggiata dal fatto di non poter nascondere niente a Jonny nemmeno quello che stava per scoprire.
Iniziò a correre verso di me e mettendomi le mani sul viso non perse tempo a chiedermi cos'avevo,cazzo,come fa a leggermi così in profondità? E l'unico che è riuscito ad entrare oltre la mia armatura,ma leggermi perfino dentro...
Gli presi il polso e lo portai dentro il binario,mi sedetti a terra e mente lui si stava sedendo di fronte a me ancora più confuso alzai le maniche della maglia e gli mostrai i miei polsi che perdevano sangue.
Senza dire niente prese un pezzo di vetro trovato per terra e senza pensarci su più di un attimo si fece un taglio. Iniziai a piangere e gridandogli contro perché lo fece.
"Se tu stai male,anch'io sto male"
Non ci posso credere,si era appena tagliato per me,solo perché io sto male.
Lo guardai negli occhi,gli presi il polso e gli detto un lungo bacio sopra il taglio,assaggiando il suo sangue.
"Non lo fare mai più,ti prego" chiesi con voce di supplica
"Non lo farò più,se tu non lo farai più" mi disse
"Va bene" risposi chiudendo gli occhi "mi dispiace" continuai
Lui si avvicinò e guardandomi dritto negli occhi si sporse verso di me e mi abbracciò,ancora più forte di prima.
Sentivo i suoi addominali riscaldarmi il corpo e le sue braccia cullarmi.
Stavo finalmente bene e mi pentii amaramente di ciò che feci.
Poco dopo ci dirigemmo a casa sua per studiare e dopo aver finito giocammo un po alla play.
Più tardi mi accompagnò a casa. Eravamo arrivati davanti la porta quando mi abbracciò e mi baciò i polsi,ancora abbassato mi guardo in faccia e mi diede la buonanotte.
"Buonanotte Sky"
"Buonanotte Jo"
In quel momento capii che non m'importava di quanto il mondo fosse brutto, o della situazione di merda che vivevo a casa,avevo la felicità di fronte,la salvezza in una persona,la bellezza in un paio di occhi,in quel momento capii che senza Jonny io non sarei niente e nessuno,morta prima,come quei fantasmi che vivono nei ricordi,ecco,senza Jonny sarei stata semplicemente un fantasma nei ricordi di qualcuno. Quando i suoi occhi abbandonarono i miei la notte si oscurò,era lui la mia luce e se ne era andato.
"Notte" sussurrai quando lui ormai era arrivato già a metà strada.

Come l'arcobaleno dopo un temporale_❄️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora