-Emma! Muoviti –urlò mia sorella Giulia fuori dal bagno dove ero da soli cinque minuti
-Giù smettila- le risposi io scocciata mentre cercavo di mettermi la matita nera. Dopo alcuni minuti uscii dal bagno
-Senti principessina, la mattina siamo tutti in ritardo, non puoi impiegarci dieci minuti solo tu- urlò Giulia appena aprii la porta del bagno
-Se ti svegli prima il bagno è libero- risposi io tranquilla, oramai ci avevo fatto l'abitudine, Giulia è la mia gemella, e siamo molto legate ma la mattina lei era intrattabile ed io ero l'unica che riusciva a sovrastare le sue urla con la mia calma. Dopo aver fatto una colazione veloce, mi precipitai a scuola
-Buon lunedì Corvaglia. Quanto hai studiato questo week-end? 48 ore?- mi chiese Marco Ferri, il mio odiosissimo compagno di banco
-Ma buon lunedì anche a te, Ferri. Quante te ne sei scopate questo week-end?- gli domandai io sfidandolo
-Corvaglia, Corvaglia. Cosa ti porta a fare supposizioni simili su uno come me?- mi chiese lui indicandosi
-Lo sappiamo benissimo tutti e due che alla festa di Marta te le sei fatte tutte e che il sabato fai a gara con quel demente di Montali a chi se ne fa di più in discoteca- gli rinfacciai quasi schifata dal suo abituale comportamento con le ragazze
-Bè, devo dire che la mia lista si allunga sempre di più- disse pavoneggiandosi ma me ne manca ancora una che sarebbe scopabilissima- mi disse guardandomi con un sorrisetto malizioso
-E chi sarebbe la fortunata?- chiesi io fintamente interessata mentre tiravo fuori i libri dalla cartella
-Tu- disse con voce roca, io mi fermai a metà tra la cartella e il banco, lentamente mi tirai su e lo guardai con un sorrisetto
-Quindi io sarei scopabile?- gli chiesi incredula che avesse fatto un commento del genere, su di me poi
-Si, hai un bel culetto e le tue tette sono veramente grosse- disse come se fosse la cosa più naturale del mondo, dopo alcuni secondi gli tirai uno schiaffo
-Aiho! Perché l'hai fatto?- mi domandò massaggiandosi la guancia
-Smetti di fare commenti cretini su di me- gli dissi proprio mentre entrava in classe la professoressa
-Corvaglia e Ferri! Basta, siete sempre voi a fare baccano!- ci riprese la prof andando verso la cattedra –Avevo proprio bisogno di due ragazzi che venissero domani alla presentazione della scuola- disse lasciando intendere che io e Ferri eravamo i prescelti
-Ma io ho da fare, non sono come Corvaglia, prof- si lagnò il mio compagno di banco
-E come sarei io?- chiesi spazientita a Ferri
-Una secchiona con una vita sociale pari a zero- disse a bassa voce, io lo fulminai con il solo sguardo
-Niente scuse Ferri. Tu e Corvaglia domani pomeriggio siete convocati a scuola- ribatté la prof, mi abbandonai sulla sedia sbuffando
-Ti odio- dissi a Ferri, mentre aprii un libro
-Perché, io no?- mi domandò sarcastico incrociando le braccia. Al termine della seconda ora mi alzai e andai a salutare Carlotta, la mia migliore amica
-Totta!!!- le dissi, quando arrivai al suo banco –Sei sempre in ritardo e poi ti addormenti in classe- la ripresi dopo che ebbe alzato la testa
-Emma, ma che problemi hai?- mi domandò frastornata
-Hai sentito la prof? Devo venire qua, domani pomeriggio, con Ferri. Voglio spararmi- mi lamentai
-Sei sempre così tragica, ma cosa puoi farci? Niente, quindi verrai, starai zitta e pregherai che finisca in fretta- mi disse proprio mentre stava entrando in classe il prof di scienze, svogliatamente mi trascinai fino al mio banco
-Allora ragazzi! Ho un'idea da proporvi- disse il prof entusiasta –Ho deciso di farvi fare una ricerca a coppie- dette le ultime parole mi girai verso Carlotta e le sorrisi, era il nostro tacito accordo –Ma- ecco –Le coppie le ho scelte io- concluse, lo sapevo era troppo bello per essere vero, il prof tirò fuori un foglio e cominciò a leggere le coppie –Malesani e Fantini, Lonardi e Montali, Corvaglia e Ferri- no, con tutti ma non con lui. Mi girai sconvolta verso di lui che mi guardava quasi schifato, feci una smorfia di disappunto
-Cosa c'è Corvaglia, non le sta simpatico Ferri?- mi chiese il prof dopo avermi visto con un sorriso irritante
-No,no prof, va bene così- mentii sorridendo, mi girai verso Carlotta che stava ridendo –Ma cosa ridi?- le chiesi sottovoce -Tu sei con Montali, io starei zitta- la sua espressione cambiò, come se non si fosse accorta che era in coppia con il migliore amico di Ferri. La mattinata passò in fretta e dopo aver salutato Carlotta presi l'autobus dove incontrai Giulia
-Indovina con chi devo fare la ricerca di scienze?- le domandai
-Non lo so, con chi?- mi domandò lei a sua volta
-Con Ferri- dissi secca
-Con Ferri?- mi domandò stupefatta Giulia –Quel gran figo di Ferri?- continuò lei tutta contenta, bè, su questo Giulia aveva ragione, Ferri era il classico bello, biondo, occhi azzurri e fisico scolpito, ma oltre a quello non aveva altro
-Dai Chià, non ti piacerà mica?- le chiesi stupita
-No, ma voglio dire, io farei la firma per dovermi incontrare con uno come lui per fare una ricerca- mi spiegò cercando di farmi cambiare idea
-Giù no!- replicai io tentando di troncare la conversazione
-Be, bacia bene- commentò Giulia, la guardai sconvolta
-Giù! Te lo sei fatto?- le domandai sottovoce
-Si, ad una festa, circa un anno fa. Ma è finito tutto li- mi raccontò quasi imbarazzata. Scendemmo alla nostra fermata e c'incamminammo verso casa senza dire una parola
-Ciao!- salutammo all'unisono appena entrate in casa
-Ciao amori miei- disse nostra madre facendo capolino dalla cucina -Guardate chi è tornato?- ci disse poi con un sorriso da un lato all'altro del viso, dietro di lei comparve Emanuele, mio fratello più grande che era tornato dall'università, studia fuori città e torna poco, ora però è tornato per scrivere la tesi e starà a casa per un po'
-Ema!- urlai io buttandogli le braccia al collo, seguita da Giulia
-Come stanno le mie gemelline preferite?- ci domandò abbracciandoci
-Bene, anzi benissimo- disse Giulia sciogliendo l'abbraccio
-Ci sei mancato un po'- gli dissi io
-Anche voi, mi mancavano le vostre urla la mattina- disse ridacchiando
-Si, insomma, il solito simpaticone- lo apostrofò Giulia
-Grazie anche tu non sei niente male- ribatté Emanuele ironico.
Emanuele aveva 22 anni e frequentava il terzo e ultimo anno di Architettura, era l'unico fratello che avevo e d eravamo molto legati, era il mio consigliere e migliore amico.
-Ragazzi c'è pronto- dichiarò mia mamma interrompendo lo scambio di battute tra Giulia ed Emanuele.Author's corner:
Ciao a tutti!! Questa storia ha qualche anno, è stata la mia prima storia e rimarrà per sempre il mio "primo amore", ho deciso di pubblicarla anche qui, dopo averla pubblicata su un altro sito perché credo sia una storia carina. Fatemi sapere che ne pensate!
Un bacio
Francesca
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Facciamo un gioco? Chi s'innamora prima, perde
Teen FictionEmma ha 17 anni, una sorella gemella e una storia dolorosa alle spalle, Marco è il suo compagno di banco, non la sopporta o forse in fondo no. Rimarranno per sempre Corvaglia e Ferri oppure diventeranno Emma e Marco?