Conquistarlo o dimenticarlo?

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Andrea se ne andò dopo aver scelto il vestito per lo spettacolo e aver provato un paio di volte il pezzo abbozzando una coreografia, così io mi rifugiai in camera a terminare i compiti. Ma la pace durò ben poco, circa mezz'ora dopo, infatti, Giulia fece irruzione in camera buttandosi malamente sul mio letto e interrompendo quello che stavo facendo. Appoggiai la penna e sbuffai poi la guardai che mi sorrideva
-Cosa c'è?- domandai, lei aggrottò la fronte
-Cosa ti fa pensare che io voglia chiederti qualcosa?- mi chiese lei pacifica
-Il fatto che sei piombata in camera in questo modo, ad esempio?- domandai retorica
-No, io volevo solo chiederti come stai? Come va? È da un sacco che non parliamo- continuò lei incrociando le gambe
-Tutto bene, domani ho l'ultimo compito, poi dovrebbe essere tutto finito- raccontai chiudendo il libro
-Cavoli, due settimane prima della fine della scuola e avete già finito? Beati voi- commentò stupita lei, io mi strinsi nelle spalle
-È per via dello spettacolo, così possiamo provare senza avere i compiti o le interrogazioni- spiegai
-E con Ferri come va?- domandò poi
-Non va- risposi telegrafica
-Stai con Andrea?- mi chiese con una nota di apprensione
-No, è il mio migliore amico, cioè, lui è innamorato di me, ma io, purtroppo no- raccontai, la guardai, aveva cambiato espressione, un velo di tristezza campeggiava sul suo viso –Che c'è?- domandai
-Niente, niente, è che succede sempre così- continuò lei
-Così come?- chiesi non capendo
-A tutti quelli che piacciono a me, piaci tu- mi confessò, io spalancai la bocca, poi la richiusi e scoppiai a ridere, lei mi guardò con aria interrogativa –Beh, cosa ridi?- chiese lei spazientita
-No, scusa ma cosa vai dicendo? È il contrario semmai- spiegai ridendo –Comunque non so se Andrea mi verrà ancora dietro, oggi non ha fatto altro che parlare di te- le dissi, lei si illuminò
-Davvero?- mi domandò, io annuii, lei mi abbracciò con molto slancio –Beh, cosa ti ha chiesto?-chiese tutta contenta
-Se sei fidanzata o che scuola fai, continuava, diceva che sei simpatica- spiegai e ritornai sui miei compiti
-Però devi ammettere che è carino, anzi è proprio bello- commentò lei
-Bello è bello però lo vedo solo come amico- risposi io –Ora mi lasci studiare?- domandai sbuffando
-Si si, scusa, me ne vado- disse alzandosi dal letto e lasciandomi finalmente sola a studiare
Alcuni giorni dopo, a ricreazione andai in cortile assieme a Carlotta e mentre chiacchieravamo vidi Ferri avvinghiato ad una bionda, mi bloccai, Carlotta si fermò di conseguenza e guardò nel punto che stavo fissando
-Dai Emma, non guardarli- mi consigliò la mia migliore amica cingendomi le spalle con un braccio, quasi a proteggermi
-Chi è?- domandai, lei sapeva sempre tutto, conosceva tutti
-Miriam Nardi, è una di seconda D stava con Niccolò Bellandini di quinta F poi lei lo ha tradito e quindi si sono mollati, in realtà lei è una troia e secondo me è anche stupida- mi spiegò, io continuavo a fissare i due senza dire una parola
-L'altro giorno mi ha detto che mi ama, è uno stronzo!- commentai
-Certo che è uno stronzo Emma, ma questo lo sapevi già prima di innamorarti, e non dire di no perché sei innamorata- mi disse Carlotta, poi mi prese per le spalle –Emma, adesso basta, ti sta facendo soffrire troppo, e tu non reagisci, ma hai sopportato e superato cose molto più grandi di questa- continuò, io rima-si in silenzio –Quindi ci sono due cose da fare tra le quali puoi scegliere: o te lo prendi con la forza o te lo dimentichi per sempre!- concluse dandomi questo out-out
-E se non riuscissi a credergli? Perché un giorno dice una cosa e il giorno dopo si smentisce, un giorno picchia Andrea e quello dopo lo vedo avvinghiato ad una tipa, prima dice che non gliene importa niente di me e poi dice di essersi innamorato di me, io non riesco a dimenticarlo, ma non riesco neanche a credergli e credimi, fosse facile dimenticarlo l'avrei già fatto- dissi io
-Ciao bellissime!- ci salutò Andrea, io rimasi immobile e anche Carlotta, lui aggrottò la fronte –Che succede?- ci domandò poi
-Succede che Emma è una testa dura e ci sta ancora male per quel coglione di Ferri- spiegò Carlotta, Andrea si girò verso di me
-Io gliel'avevo detto di innamorarsi di me, ma lei non ha voluto- disse facendomi sorridere, come solo lui sapeva fare
-Beh dai Andre, che ci racconti?- domandò Carlotta per cambiare discorso
-Ieri sono uscito con una tipa- annunciò lui sorridendo, io ascoltavo la conversazione in modo passivo
-Dai? E chi è?- chiese Carlotta sorpresa
-Una tipa, si chiama Giulia- continuò lui
-E di cognome?- lo incalzò Carlotta curiosa –Magari la conosco- continuò entusiasta
-Corvaglia- disse, io spalancai gli occhi e Carlotta fece lo stesso
-Mia sorella?- domandai stupita, lui annuì sorridendo –Sei uscito con mia sorella?- chiesi nuovamente –Ecco dov'era andata ieri pomeriggio- collegai –Vado a studiare in biblioteca- dissi imitando la voce di mia sorella-Si si, la biblioteca- continuai
-Beh, e allora?- continuò Carlotta eccitata dalla notizia
-E allora niente- concluse Andrea alzando le spalle
-Eh no carino!- dissi alzando il dito indice apostrofandolo –Prima mi dici che sei uscito con mia sorella e poi quando vogliamo sapere cos'è successo dici niente? Ora ci racconti tutto, per filo e per segno- gli intimai, lui mi guardò a metà tra lo stranito e l'impaurito, Carlotta annuì alle mie parole
-Ok, vi racconto- si arrese –Siamo andati a fare un giro in centro, poi ci siamo mangiati un gelato e poi siamo stati seduti su una panchina a parlare- ci raccontò, io e Carlotta ci guardammo
-E non è successo nient'altro?- chiese Carlotta con fare indagatore, lui scosse la testa vigorosamente, Carlotta continuò imperterrita a fissarlo
-Ok, ci siamo baciati- disse colpevole abbassando la testa, io ero sconvolta, Carlotta lanciò un urlo e si portò le mani alla bocca in segno di stupore, tutti si erano girati verso di noi, Ferri e quella Miriam compresi
-Stai scherzando?- chiesi ad Andrea
-No- rispose lui
-Oh mio Dio!- esultò Carlotta –Ora siete cognati!- continuò
-Beh, adesso vediamo come va, non affrettiamo le cose- rispose mentre fissava Ferri -Chi è quella tipa?- chiese lui cambiando discorso, mi voltai, i due erano ritornati ad essere avvinghiati
-Miriam Nardi- disse Carlotta, io rimasi in silenzio
-Vuoi fargliela pagare Emma?- mi chiese Andrea, io non capii -Come migliore amico, ti offro la possibilità, ma sappi che sarà l'ultima, per rispetto a tua sorella, di fargliela pagare a Ferri facendogli vedere che l'hai dimenticato e quindi baciandomi- mi spiegò, io mi girai verso Carlotta per cercare un aiuto, lei annuì solidale alla proposta di Andrea
-Non me la sento, nei confronti di Giulia, le voglio bene, è mia sorella- rifiutai scuotendo la testa
-Sappi che sarebbe stato un bacio finto, tu non provi niente per me, io non provo niente per te, come quelli dei film, senza lingua- continuò Andrea –Ti conviene decidere in fretta, se ne sta andando- mi mise fretta, mi voltai a guardarlo, abbracciava la bionda, mi voltai di nuovo verso Andrea, alzai gli occhi al cielo
-Scusa Giulia!- sussurrai prima di baciare Andrea, alcuni secondi dopo, Carlotta mi batté sulla spalla, io mi staccai
-Se n'è andato, ma vi ha guardato per tutto il tragitto- m'informò Carlotta, Andrea mi sorrise e io feci lo stesso, caro Marco, non sai cosa vuol dire mettersi contro una Corvaglia, pensai sogghignando.

Facciamo un gioco? Chi s'innamora prima, perdeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora