Enrico

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Era il giorno concordato con Enrico per aiutarlo negli esercizi di matematica. Infatti questo pomeriggio andai da lui

Enrico "Entra pure "

Roberto " Grazie. Bella casa "

Enrico " Grazie a te per essere venuto"

Roberto " Allora, iniziamo con gli esercizi "

Prima di fare gli esercizi gli spiegai il modo migliore per eseguirli. Sembrava aver capito ma non riuscì nemmeno a risolverne uno. Così glieli risolsi io. Ricevetti un messaggio da giacomo ma non risposi perchè ero impegnato. Solo alla fine mi accorsi che Enrico non aveva fatto niente e che gli esercizi li avevo risolti tutti io. Sulla strada del ritorno parlai con Ian.

Ian"quello ti sfrutta"

Roberto"chi Enrico?"

Ian"si il ciccione"

Roberto"ma no. Lui fa fatica e..."

Mi squillò il telefono. Era Giacomo.

Giacomo"dove sei stato? Io e Michele siamo venuti a casa tua ma non c'eri"

Roberto"lo so scusa. Mi ero scordato di dirti che oggi ero da Enrico"

Giacomo"Enrico?"

Roberto"si. Lo sto aiutando a fare i compiti"

Giacomo"capisco. Va bene ci vediamo domani a scuola ciao"

Roberto"ciao"

Chiusi la telefonata e andai a casa. Il giorno dopo fu un giorno normale come tutti. Dissi a Giacomo e Michele che sarei andato da Enrico per tutta la settimana. Loro furono d'accordo e non ci furono problemi. Ma ogni pomeriggio feci io tutti gli esercizi di Enrico. Così successe che durante il ritorno a casa....

Ian"smetti di aiutare il ciccione"

Roberto"perchè?"

Ian"quello ti sfrutta"

Roberto"ti sbagli"

Ian"domani ci penso io"

Roberto"che vuoi fare?"

Non mi rispose. Il giorno dopo seppur cosciente non riuscii a controllarmi. Ian comandava. Arrivato a scuola andò subito da Giacomo e Michele.

Ian"voi due ditemi com'è il ciccione"

Giacomo"ciao Ian"

Ian"ti ho fatto una domanda"

Giacomo"il ciccione sarebbe Enrico?"

Ian"ovvio"

Michele"te lo spiego io. Enrico cerca sempre di approfittarsi di tutti. Non so come si comporti con Roberto ma credo che lo faccia lavorare molto"

Ian"infatti è così. Lo immaginavo. Oh stupido lì dentro hai sentito?"

Roberto"si ho sentito. Ora che mi hai fatto capire puoi farmi prendere il controllo?"

Ian"no. Oggi mi diverto"

Giacomo"che vuoi fare?"

Ian"non sono affari tuoi"

Si diresse al suo banco. Cavolo Linda lo guardava.

Linda"ei ciao"

Ian"non rompere"

Linda"ma che ho fatto?"

Ian"ho detto di non rompere"

Linda"bah sparisci"

E si girò dall'altra parte. Ian deve sempre combinare qualcosa. Chissà cos'avrebbe fatto oggi da Enrico. Ma stranamente il pomeriggio lasciò a me il controllo. Andai da Enrico. Lui mi fece entrare senza problemi. Ancora non sapevo il perchè Ian non faceva niente. Lo scoprì non appena Enrico volle iniziare a fare i compiti.

Ian"non ne ho voglia"

Enrico"come no?"

Ian"non ho voglia di farmi sfruttare da te"

Enrico"ma io non ti sfrutto"

Ian"sentimi. A me non mi freghi. Roberto è tanto buono quanto stupido. Ma io sono diverso. Quindi maledetto ciccione smetti di chiedere aiuto"

Enrico"altrimenti cosa succederebbe?" Lo disse con spavalderia e Ian sorrise

Ian"ti faresti molto male"

Enrico sembrò spaventato ma cercò di restare calmo. Ma iniziò a balbettare

Enrico"e-e-e co-cosa m-mi f-fa-faresti?"

Ian ora aveva uno sguardo cattivo. Lo stesso sguardo della prima volta in cui apparve. Uno sguardo cattivo

Ian"ora vedrai"

La ragazza perfetta per me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora