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Mi rigirai per l'ultima volta nel mio grande e caldo letto. Passai le mani sul viso e sospirai forte. Erano appena le 03:00 e ancora non riuscivo a dormire. È stata una giornata pesante tra l'altro, stare a scuola e vedere il ragazzo dei tuoi sogni andarsene in giro con un'altra fa male. Candy mi è stata vicino tutta la prima ora, poi lei è rientrata per chimica ed io sono rientrata per il bar, e poi ho iniziato con matematica. Prendo il cellulare e leggo i messaggi che oggi non ho letto, c'erano i soliti messaggi dei ragazzi degli altri corsi, poi le secchione, un messaggio di Candy e uno di, Kim. Non ci credo.
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Haley: come hai il mio numero.
Kim: rispondi alla mia domanda Haley
Haley: e tu rispondi alla mia
Kim: se prima non lo fai tu con la mia
Haley: ok, va bene. Arrivo.
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Presi uno scialle che era poggiato sulla sedia e lo misi addosso, indossando contemporaneamente le mie pantofole animaletto. Scesi di sotto cercando di fare meno rumore possibile, ma le scale oggi mi odiano, e scricchiolano più del solito. Apro la porta sul retro e richiudendola piano poi sobbalzo.
<mi hai fatto prendere un colpo> dissi mettendo una mano sul petto e l'altra sulla fronte. Chiusi gli occhi e sospirai, Kim sorrise e mi toccò il mento. Lo guardai seria, poi mi spostai e iniziai a camminare verso il vialetto della strada che porta verso casa mia. <e sono tre> disse lui seguendomi. Mise le mani in tasca e si mise a passo con me. Guardai i suoi movimenti e tornai a guardare dritto avanti a me. <cosa> chiesi fingendo di non sapere. <scappi> rispose lui <non scappo, evito di avere problemi> risposi fredda <Queen?> mi chiese divertito. Non gli risposi e abbassai lo sguardo <andiamo Haley, dove sei tu?> chiese <qui> risposi guardandolo <e dov'è lei?> disse con un cenno di sorriso. L'unica parola che mi viene in mente è "illegale". Avrei bisogno di Candy, di chiederle cosa fare, mi sento impacciata. Perché quando siamo soli riesco a parlargli? Tutto questo è sbagliato. Lui è popolare, io non lo sono. Popolare no, ma insomma ha tante persone intorno a lui, io ho solo la mia migliore amica e qualche secchiona sui social.
<dovresti smetterla> dissi io <non siamo compatibili, e lo sai anche tu. Forse, quello che vuoi è, mah, prendermi in giro. Prenderti gioco di quelle come me, che ci credono> lo guardai e sembrava nervoso <e poi le lasci andare> continuai. Serrò la bocca e la mascella fece quel suo movimento che a me piace da morire. <non mi conosci affatto> rispose distaccato <no, infatti> risposi dandogli ragione. Tornai a guardare la strada avanti a me. Immaginavo la faccia di mia madre se si fosse alzata e non mi avrebbe più trovata in camera mia. Immaginavo la faccia di Candy, quando domani le avrei detto di questa serata un po' stupida, un po strana. Immaginavo la mia faccia, quando Kim mi aveva accarezzata. Immaginavo la sua faccia, quando domani sarebbe tornato tutto normale. Avevo dimenticato di che ore fossero. Avevo dimenticato che ero fuori di notte, con un pigiama e delle pantofole per bambini. Avevo dimenticato che di fianco a me c'era Kim.
Mi prese la mano ed io le guardai entrambi, poi tolsi la mia mano dalla sua girandomi dall'altro lato. Mi prese il braccio e mi tirò con lui sul retro di qualche casa. Mi poggiò al muro poi prese il mio viso fra le sue mani e iniziò a baciarmi. Non ci credevo. Fu il bacio più bello della mia vita. Ma poi, l'uragano, distrusse tutto, ancora una volta.
<non dirlo a nessuno> mi disse mentre tornavamo a casa, mano nella mano. Tolsi la mia mano dalla sua e mi misi davanti a lui camminando all'indietro. <allora scusa Kim, non posso> mi toccai la mano poi avanzai il passo verso casa mia.
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Haley KateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora