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Sono per un viale lungo E Olney Ave, c'è una casa al quanto graziosa.

E' grande ed è davvero bella. Fuori è marmorizzata, davvero accogliente. La guardo per un po, sono ancora indecisa se bussare o andare via e lasciare stare. Ho fatto un viaggio, molto lungo, mia madre non sa che sono qui e, rivoglio Kim, il motivo principale per cui sono qui oggi è Kim. Devo rimanere.

Mi guardo intorno per un po poi mi decido a bussare.

<signora Cooper>

Chiamo. Non credo si ricordi ancora della mia stupida voce, quindi perché non chiamarla.

Saranno passati 20 minuti, 20 minuti a bussare ma nessuno ha aperto, deduco che non sia in casa. Mi siedo lungo il viale di casa, finalmente, un auto. Mi alzo e mi avvicino alla porta in modo tale da farmi notare. Era lei, in un abito elegante, capigliatura da oscar e ben truccata, è davvero una gran figa.

<davvero molto bella>

Quasi le sussurro. Non me la ricordavo cosi, la Florida le avrà fatto decisamente bene.

<cosa?>

Si volta a guardarmi.

<oh, mi scusi>

Le dico sorridendo.

<sono io, sono Haley>

La vedo titubante

<Haley Kate>

Ci tengo a precisare, fa uno sorriso sarcastico poi entra in casa.

Rimango fuori a guardarla per un po, poi mi fa segno che potevo entrare. Chiudo la porta alle mie spalle e questa casa "WOW" è davvero bella. Tutta ordinata, tutto messo al posto giusto. Mi avvicino a delle fotografie, Kim c'è.

<accomodati, cara>

Non me la ricordavo cosi formale.

<certo>

Dico piano. Mi siedo su un divano in pelle grigia, mi sistemo per bene e poggio le mie mani sulle mie ginocchia aspettando che lei venga da me. Arriva da me dopo 2 minuti con in mano un vassoio con dei biscotti e del the. E' davvero accogliente, ma non sono qui per dei biscotti e del the, o per farmi trattare bene. Lei non ha trattato bene me, mi ha strappato dalle mani ciò che più avevo di buono, per una volta, nella mia vita fregandosene di tutto. Kim adesso è scomparso, crede di chiamarsi Kennie e l'unica persona che devo ringraziare per questo casino è sua madre.

<Zack, scendi a vedere chi è venuto a trovarci>

Davvero stava chiamando Zack?

I miei occhi si illuminano quando lo vedono, era vestito in modo carino, dei pantaloncini scuri con una camicetta bianca e un papillon ocra abbinato alle sue bretelle. Scende le scale in modo signorile, mi alzo in piedi e porto le mani alla bocca, i suoi capelli a caschetto e biondi. Mi viene quasi da piangere. Mi scende una lacrima che asciugo subito, lui alza lo sguardo verso di me e gli si illumina il sorriso. Scende le scale correndo perdendo tutta la sua entrata da piccolo lord e corre verso di me, lo presi in braccio e lo strinsi sempre più forte a me.

<come stai?>

Gli chiesti accarezzandogli i capelli, mi sorrise e mi strinse ancora.

<bene>

Mi rispose poi. Tornai al mio posto e lui mi rimase vicino stringendomi il braccio.

La signora Cooper sorrideva mentre beveva dalla sua tazzina.

<allora>

Disse posando la tazza sul tavolino in vetro posto davanti a me, guardavo i suoi movimenti e cercavo di capire tutto al meglio.

<cosa ti porta qui>

<ma, signora Cooper come ha potuto vedere suo figlio Kim non c'è>

Fa un sorriso spiacevole e si guarda intorno.

<arriva al punto Haley>

Il suo tono è cambiato, non usa più la sua formalità adesso, ma è la signora Cooper, quella di sempre.

<dov'è Kim>

<lo saprai dov'è>

<lo so, ma non è lui>

Corruga la fronte, è confusa

<come?>

<Signora Cooper Kim dice di chiamarsi Kennie, non ricorda nulla, non ricorda me e a me inizia a star stretta questa situazione, allora mi dica, cos'è successo>

Zack si alza e va in cucina e mi alzo anch'io con sguardo fisso su di lei.

<racconta per favore>

Tornai a sedermi.

<Inizio settimana a scuola Candy corse da me urlandomi che Kim fosse tornato a scuola, titubai un po, era impossibile che lui fosse li, che fosse tornato e invece signora Cooper lui è li, lui era li. Era li che mi chiedeva se fosse anche per me il primo giorno di scuola, gli dissi che ero io, che ero Haley e mi rispose di non ricordare nessuna Haley e che lui si chiamava Kennie. Non gli ho fatto pressione signora->

<Katherine, chiamami Katherine>

Mi interruppe sistemandosi sulla poltrona.

<Non gli ho fatto pressione, Katherine. Iniziai a chiedergli del perché era li, del cosa volesse fare e mi ha risposto correttamente, cioè insomma, quando parla è sempre lui, solo dice di non ricordare>

"Katherine" sospira rumorosamente poi si gratta la fronte come se non avesse ancora capito.

<Kim, non ricorda>

Si ripete, annuisco come se lei potesse vedermi.

<ti dirò una cosa Haley, è andato via di casa qualche settimana fa dicendomi di voler iniziare di nuovo a vivere, magari una vita nuova, tutta sua. Ti dico la verità, ho cercato cure e cure, psicologi e psichiatri pur di farti dimenticare da lui, ma nulla, non mi è riuscito nulla cosi smisi e mi dissi che la vita era completamente sua. Con Zack ci riuscii, o almeno cosi mi fece credere nonostante Kim gli ricordasse sempre di te. Credo..credo che lui vuole iniziare una nuova vita, dove ci sei tu, sin dall'inizio, senza alcun errore.>

Il cuore inizio a battere forte, un sorriso si formò sul mio viso, inevitabile.

Battei un paio di volte le palpebre e cercai di ragionare. Davvero Kim Cooper avrebbe fatto tutto questo? Il Kim che conosco non mi avrebbe neanche degnata di uno sguardo un paio d'anni fa, mi odiava ed era costantemente schivo.

<perché cambiare nome?!>

<ah, questo non lo so>

Mi alzai cercando di capirne qualcosa.

<grazie signora Cooper, mi è davvero stata d'aiuto>

<Katherine, per te solo Katherine>

Le sorrisi e salutai Zack che come l'ultima volta aveva lacrime agli occhi, cercai di non rimanere un attimo in più o avrei portato con me Zack. Non credevo di trovare una signora Cooper così accogliente e di parte, cioè insomma non che mi odiasse, ma per come mi strappò via Zack e Kim sembrava quasi che non mi volesse.

Uscii da quella casa non sapendo dove passare la notte, un rimedio lo troverò, ora meglio telefonare Candy.

<com'è andata>

<insomma, abbastanza bene>

<fai l'indifferente ma è andata bene, lo so>

<gia, mi ha praticamente detto che Kim, aspetta, dove sei>

<scusa Haley, ad una festa, l'hanno organizzata a scuola, Kim non fa altro che chiedere di te, è stato sul punto di telefonarti e, non so come faccia ad avere il tuo numero, se non ricorda nulla avrebbe dovuto avere un nuovo cellulare, boh tutto nuovo, non credi? Sua madre non c'entra nulla, sono sicura>

<No Candy, lei non c'entra nulla, Kim sa tutto, vuole solo iniziare una nuova vita. Una nuova vita fatta di me e di lui, da sempre, senza errori."

Haley KateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora