Tornai a casa sfinita. Nel frattempo che andavo via Kim mi tempestava di domande, poi gliel'ho detto..
<Kim mi stai vicino, ci vediamo, mi baci e mi tieni la mano poi fai come se non fosse successo niente. Qui c'è chi ci crede>
E sapete cosa mi ha risposto? Sapete cosa?
<Ehi, non urlare, se ti sentissero sarei finito>
Mi ha fatto schifo.
-
<zia Sara mi ha detto tutto, perché sei tornata prima> mia madre irruppe il dolce silenzio della mia camera <e tu perché sei tornata prima da lavoro?> le chiesi <mi preoccupo per te> sorrisi <mamma, non dovete> lei sbuffò. <la mamma di Zack mi ha chiesto se sei ancora disponibile per la baby sitter> disse lei <Zack Cooper?> chiesi spalancando gli occhi. Quel bambino è peggio della peste <si, dai inizia ad andare>
<ma mamma> dissi replicando io <vai> disse lei <e la scuola?>
<hai un mese libero, ora va> disse lei sfinita <grazie> urlai andandole in contro. L'abbracciai e le diedi un bacio sulla guancia poi andai via.
-
<salve> dissi <oh Haley, che fortuna. Allora Zack è di sopra, dorme ancora, in quei mobili li c'è l'occorrente per Zack, poi ti spiegherà tutto lui, ne è capace. Un bacio> la signora Cooper era sempre indaffarata. La guardai andare via poi entrai in casa sospirando. Zack ancora dorme e non so se è una fortuna o una sfortuna.
-
Haley: Candy, sono tornata a casa e ora sto facendo la baby sitter a Zack, un bambino che abita un po più avanti da casa mia
Candy: ok, oggi ci vediamo?
Haley: certo. Oh vado, il ragazzino si è svegliato
-
<ciao> dissi io <dov'è la mamma?> mi chiese Zack. Aveva una voce d'angelo e si stronfiava ancora l'occhio. Gli sorrisi e gli andai in contro prendendolo in braccio <al lavoro> dissi andando in cucina per fargli il latte. Cercavo di essere tranquilla, magari non sarebbe stato la peste di sempre. <oh. Ok. Cosa fai?> mi chiese ancora come un angelo <il latte, lo vuoi vero?> scosse la testa disgustato <e cosa vuoi> gli dissi <mettimi giù> disse <seguimi>. Seguii il piccolo Zack fino in camera da letto <Zack, non dovrei essere qui> dissi <zitta> mi disse lui <lo vedi l'armadio? Lì sopra a tutto, ci sono merendine al cioccolato che la mamma mi nasconde> gli sorrisi e gli diedi una merendina <però, alla mamma non si dice ok?> lo raccomandai, annuii mentre era felice di mangiare la sua merenda. Guardammo la TV tutto il tempo poi iniziò a parlarmi della sua vita. <io ho 4 anni, lo sai?>
<si che lo so>
<e sono un bimbo bello, sai anche questo?> chiese
<certo che so anche questo, però sei un monello> gli dissi iniziando a fargli il solletico <no> disse ridendo <non sono un monello. Mio fratello Kim dice che io sono un diavolo dalla faccia d'angelo e la mamma sorride sempre, credo che hanno ragione> mi sorrise <come hai detto che si chiama tuo fratello?>
<Kim> rispose tranquillo lui <che ore sono>
<le 12:30> dissi <dovrebbe essere qui a momenti> scese dal divano e andò a giocare con i lego. Kim. Kim no vi prego. La porta si aprì, mi girai piano. Kim si.
<che ci fai qui> mi chiese <sono la baby sitter di tuo fratello> risposi shoccata <wow. Bene.>
<sei in ansia che hai? C'è forse Queen? Posso andare via> gli dissi pungendo <no.> rispose secco <mia madre ti ha detto di restare qui tutto il giorno?> chiese Kim <tutto il giorno> risposi io <e mi ha detto di restare a dormire il sabato> continuai <il sabato. Ok> fece Kim poi andò di sopra.
Tutti ma Kim no.
STAI LEGGENDO
Haley Kate
Teen Fiction"Mi sembra stupido star dietro ad una persona che forse, nemmeno si accorge di te. Però ci provi, ed è questa la cosa bella, che non ti dai per vinto e ci provi." -Haley