"Ehi," disse solo questo.
La sua voce e il suo viso non lasciavano trasparire nessuna emozione. I suoi occhi nocciola erano fissi sui miei occhi castani. La sua figura era china su di me, le sue mani erano ancora sugli stipiti della porta e i suoi capelli spettinati gli ricoprivano la fronte in maniera disordinata. Anne mi sfuggì dai pensieri, tutto quello a cui pensavo era Ashton. Ed era in piedi alla mia porta. Era venuto dopo tutto quello che aveva detto la sera prima.
L'aria intorno a noi era tesa. Non era imbarazzante, ma non era nemmeno piacevole. C'era tensione, una tensione strana. Non capivo perchè fosse venuto, ma non riuscivo a trovare il coraggio di parlare. Ero senza parole. Cosa avrei potuto dire? Pensavo avessimo già detto tutto quello che c'era da dire. Pensavo avessimo risolto. Nessun coinvolgimento, nessun accordo o cose del genere. Io volevo tenermi il lavoro e lui voleva mantenere la sua reputazione di puttaniere.
Non eravamo fatti l'uno per l'altra. Eravamo due opposti. Lui era sgarbato e irritante. Io ero dolce e non credevo che il modo giusto per ottenere quello che si voleva, fosse essendo scontrosi. Aveva problemi a gestire la rabbia, mentre io mi arrabbiavo a malapena. Lui scopava e se ne andava, mentre io cercavo qualcuno con cui iniziare una relazione seria - la prima relazione della mia vita - e quel qualcuno non poteva di sicuro essere lui. Non facevo altro che pensare a lui, si, ed era una cosa che odiavo, ma non eravamo fatti per stare insieme. Qualsiasi cosa ci fosse stato tra di noi prima, per me era stato difficile. Forse mia mamma aveva ragione.
E quindi cosa avrei dovuto fare in quel momento? Non volevo litigare con lui, ma non volevo nemmeno tornare al punto di prima. Non sapevo nemmeno se farlo entrare per risolvere la questione, motivo per cui speravo fosse venuto, o se sbattergli la porta in faccia e sperare che non mi parlasse più. La seconda opzione sembrava la migliore, ma i suoi occhi mi stavano ipnotizzando e mi stavano portando in un'altra dimensione.
"Ciao?" La mia risposta suonò quasi come una domanda.
Io lo guardai aspettando che dicesse qualcosa, ma lui non mosse un dito. Niente, assolutamente niente, allora perchè continuavo a rimanere lì in piedi ad aspettare che dicesse qualcosa? Per quanto ne sapevo avrebbe anche potuto cominciare ad umiliarmi.
Lui sospirò e rapidamente portò le sue mani sulla mia nuca. Improvvisamente le sue labbra premettero sulle mie appassionatamente, poi cominciò a spingermi dentro e chiuse la porta dietro di noi con un calcio. La mia mente non riusciva nemmeno a realizzare cosa stava succedendo.
Cominciai a sentire il fuoco formarsi tra di noi mentre il suo tocco si spostava lungo la mia schiena. Mi sentivo quasi bruciare e il mio respiro si fece più pesante. Le labbra di Ashton si muovevano sulle mie velocemente, la mia mente si svuotò completamente. Tutti i problemi su cui mi ero soffermata svanirono del tutto e vennero rimpiazzati dalla passione per quell'esasperante ragazzo.
Mi spinse contro l'armadio, quasi mi sollevò portando le mani sul mio sedere, facendomi sussultare quando lo strinse. Una delle mie mani finì tra i suoi capelli mentre l'altra si muoveva sopra la sua maglietta. Cominciava a fare troppo caldo.
Le sue labbra si allontanarono dalle mie e cominciarono a scendere lungo il collo, poi portò una mano sotto il tessuto della mia maglietta. Questa volta non lo fermai. Volevo che continuasse. Avevo bisogno di lui. Sentivo la mente vuota, non mi ero mai sentita meglio di così.
Quando scese su un punto proprio sotto il mio orecchio, sussultai alla travolgente sensazione e sentii un sorriso formarsi sulle sue labbra. Cominciò a succhiare e a mordere. Le mie mani cominciarono a tirare dolcemente i suoi capelli, il che lo fece cominciare a succhiare con più foga. Le sue mani salirono da sotto la maglietta, poi si allontanò velocemente.
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Fault (Ashton Irwin) - Italian translation -
Dla nastolatkówEvelyn Grace Anderson, ragazza di provincia, incontra le luci della grande Beverly Hills, California, ma solo per un'estate. Il suo nuovo lavoro come tata la occupa per la maggior parte del tempo e le regole devono essere rispettate. Una di queste r...