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Era tutto pronto. Io avevo detto a Stefano in 20 lingue diverse che ci sarei stata.

Mantenni la parola.

La mattina del 6 Dicembre 2015 ero la.. Sveglia già da un pezzo seduta sul divano.
Avevo il telefono in mano. Mi arrivò un messaggio da Aurora. Infartai.

" ALICE.
CAZZO C'È UN PROBLEMONE
BAGLIO FA IL MEET & GREET ALLE 16"

Bene, dovete sapere che ci eravamo organizzate in modo da incastrare vari meet & greet senza doverci dividere. Inutile dire che questo sconvolgeva il programma.

"Cosa? Davvero? Aurora fai la seria."
"Si Alice !"
"Dai, non scherzare."
"Se vuoi chiediglielo, ha fatto una live ieri alle 2"

E così feci, gli scrissi in chat. Poi lasciai il telefono a caricare e andai a prepararmi.
Passata un oretta era ora di uscire. Presi lo zainetto e il giubbotto.
Staccai il telefono dal carica batterie e controllai le notifiche.
Stefano mi aveva risposto. L'ansia mi avvolse di nuovo.
Lo aprii. Aurora diceva sul serio.

"Comunque giro per il padiglione."

Ok, un problema in meno.

Salgo in macchina e mio padre guida fino sotto casa di Aurora che sarebbe venuta con noi.

Nel viaggio di tutto parlammo tranne di quel che stava per succedere. Fremevo, volevo piangere, urlare, ridere e saltare.
Stavo esplodendo e nessuno poteva saperlo.

E poi arrivammo alla Fiera nuova di Roma.
Il parcheggio era vuoto. Mentre mi incamminavo verso le scale mi arrivò la notifica di una live di Stefano.
L'aprii immediatamente.

Stefano stava camminando in un padiglione pieno di luci colorate. Si sentiva poco, c'era un gran fracasso.

"Stefano sto arrivando, sono fuori nel parcheggio". Scrissi.

Stavo già tremando, ma pultroppo non per il freddo.

Salii quelle scale che sembravano infinite. Stefano era li, probabilmente a pochi metri da me.
Lo guardavo attraverso un telefono che a minuti non sarebbe più stato una barriera.

Dentro erano aperti solo due padiglioni.

In uno c'era una bancarella indiana e vendevano roba da mangiare, nell'altra un grande palco con luci colorate e lo stesso casino che c'era nelle live.

Ero arrivata.

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