Rosso Natale parte 2

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<mi concedereste questo ballo?>
Due occhi azzurri mi fissavano. Sembravano gli occhi di un angelo e infatti appartenevano ad una delle persone più buone e tranquille che io conoscessi.
Accettai di buon grado l'invito e seguii il mio cavaliere verso la pista da ballo.
<Alexander. Che piacere vedervi.>
Lord Salvatore mi osservò divertito.
<il piacere è tutto mio. Mia sorella ci teneva particolarmente a venire, anche per non lasciarvi sola con tutta questa gente, in caso di pericolo. Nonostante sia incinta non vuole abbandonare il suo lavoro.>
<Spero davvero che non ce ne sarà bisogno. In caso contrario, per nostra fortuna abbiamo zia Caroline qua a Londra. Il nostro Capo sarà più che onorato di darci una mano in caso di necessità.>
<non dubito che vostra Altezza Caroline interverrà se necessario, ma io devo proteggere mia sorella.>
<lo capisco perfettamente Sir. Vi posso assicurare che in caso qualcosa dovesse capitare, vostra sorella non verrà minimamente messa in pericolo. Mi occuperò io stessa di risolvere eventuali disguidi.>
Finito il ballo mi allontanai da lui per andare a cercare qualcuno che già conoscessi. Intravidi da lontano Lord Landon parlare con Lady Dustin.
Più che parlare la Lady cercava in tutti i modi di attirare l'attenzione di William, sbattendo le ciglia con fare civettuolo, e mettendogli sotto il naso il suo decolte ampiamente e scandalosamente esposto.
William si accorse della mia presenza e con occhi supplicanti mi feci segno di avvicinarmi e salvarlo dalla squillante e fastidiosa voce di quella donna. Ero tentata di lasciarlo lì visto che mi aveva obbligato ad esibirmi alla soire di mia zia, ma poi ebbi pietà di lui e mi avvicinai con molta calma.
<Buonasera William. Lady Dustin.> feci un brevissimo inchino e porsi la mano a William che me la baciò, mentre la Lady non si scomodò nemmeno a far finta di inchinarsi.
Si sentiva troppo superiore ed era una cosa che non avevo mai sopportato nella maggior parte delle ragazze nobili.
<Rose, ma che piacere vedervi.>
Asserì William evidentemente sollevato del fatto che avessi capito il suo segnale d'aiuto. Io risi appena per la sua reazione, cosa che Lady Dustin prese molto male. Divenne tutta rossa in volto.
<Lady della Rosa, io e Sir William stavamo avendo una conversazione molto interessente. Vero Willy?>
Io lo guardai in modo interrogativo.
Willy?
Lui odiava il nomignolo Willy e solo a me concedeva di usarlo. Gli amici e i parenti più stretti lo chiamavano Will. Quella era il mio modo per distinguermi fra gli altri.
Lui alzò le spalle non poco seccato dal nomignolo.
<niente che non possa essere rimandato Lady. Non vorrete mandare via così velocemente una mia cara amica? E cortesemente, chiamatemi William, non sopporto il diminutivo Willy.>
Parlò in modo pacato, ma si vedeva lontano un miglio che non ne poteva più di lei.
<Ma Lady della Rosa vi chiama spesso Willy!>
Lui sospirò e con fare ovvio disse <solo Rose può chiamarmi in quel modo. È una mia cara amica da quando eravamo bambini ed è l'unica alla quale concedo certi privilegi.>
Allora Lady Dustin scoppiò di rabbia. Aveva praticamente il fumo che usciva dalle orecchie. Se ne andò impettita, venendomi addosso di proposito e facendomi sbilanciare. Se non fosse stato per i riflessi pronti che avevo grazie al mio essere Cacciatrice, probabilmente sarei finita a terra.
<Grazie per avermi salvato da quella donna così esasperante. Non mi mollava più.>
<come vostra migliore amica, questo ed altro.>
Mi inchinai di fronte a lui con fare giocoso ed entrambi scoppiammo a ridere.
<manca poco alla fine delle danze, mi concedereste il vostro ultimo ballo?>
<con piacere... Willy.>
Ballammo un valzer. Lord Landon era molto bravo a ballare ed era un vero piacere parlare con lui. Gli concessi due balli di seguito. Stava per incominciare il terzo quando la croce al mio ombelico iniziò a diventare calda.
<Ma che strano cristallo. Credevo fosse trasparente e ora invece ha un color verde molto deciso.>
<Sarà la luce delle candele o il riflesso degli abiti. Se vuole scusarmi William, ma devo trovare mia cugina al più presto.>
Sgattaiolai via, cercando di uscire dal centro della pista facendomi spazio in mezzo alla folla. Mi guardai attorno e corsi verso il terrazzo che dava sul giardino esterno. Incrocia con gli occhi Alexander che era al fianco della sorella che sicuramente aveva percepito la presenza. Stava per seguirmi ma Alex la bloccò. Io gli mimai di tenere gli occhi aperti e mi eclissai diretta al giardino.
Mi inoltrai nella vegetazione e la croce divenne sempre più calda. Oltrepassai una siepe e vidi un uomo incappucciato correre via. Ero troppo lontana per poterlo prendere, e dovevo trovare prima il demone. Qualche metro dopo, lui era lì. Un cerchio magico illuminato avvolgeva il corpo di Lady Dustin,accasciato a terra e privo di cuore, e in piedi ad incombere su di lei c'era un enorme demone rosso, con corna caprine che gli arrivavano alla vita. La coda batteva a terra rumorosamente e ripetutamente. Ingoiò ciò che era rimasto del cuore della ragazza per poi sparire e la sua presenza scoparve con lui. Il cerchio smise di brillare e tutto tornò silenzioso e immobile.
Prima di andare dalla dama, tornai indietro nel punto in cui avevo visto l'uomo scappare e per poco non inciampai su un oggetto. Mi chinai per raccoglierlo.
Mi rigirai fra le mani la maschera appena raccolta. Era molto elaborata e quasi spettrale, molto simile a quella che indossavo al Bloody Bar.
La nascosi nelle tasche della gonna e tornai dal cadavere.
Ero arrivata troppo tardi anche quella volta, ma ora sapevo che dietro tutto quello non c'era un Lord. Nessuno degli invitati si era allontanato dalla sala, a parte la nostra Lady defunta.
Tornai indietro e subito Alexander e Victoria vennero da me.
<Sei riuscita a prenderlo?>
Scossi la testa sconsolata e mi diressi verso il palco della musica per fermarli e dare il nefando annuncio. Scoppiò il panico fra i nobili e solo l'arrivo della polizia li calmò un pò. Ormai tutti avevano capito che qualcuno mirava a loro, anche se credevano fosse per soldi, ma ciò li aveva destabilizzati. Si credevano dei in terra solo perché avevano i soldi e questi avvenimenti gli avevano sbattuto in faccia la verità: erano solo umani fragili e possibili vittime si un serial killer.
Non fu facile tenere tutti all'interno della sala, e infatti dopo poco tempo la polizia si arrese e lasciò andare la maggior parte di loro. Io fui l'ultima ad andarmene. Avendo trovato il cadavere ero stata sottoposta ad un interrogatorio.
<signorina della Rosa> aveva poi domandato alla fine il detective <come fate a essere così fredda nonostante quello che è successo? Non avete paura?>
<chi si fa comandare dalla paura di solito è il primo a morire in situazioni difficili. La soluzione è rimanere sempre lucidi e non lasciarsi sopraffarre>
<Siete stata proprio voi a trovare quasi tutti i cadaveri lasciati dal nostro serial killer.. si potrebbe quasi considerarvi una sospettata e il vostro carattere freddo non vi aiuta>
<come avrei anche solo potuto fare un gesto del genere. Come voi avete constatato ci vuole enorme forza per compiere tali atti e io di certo non ho tutta quella forza. Sono solo una donna molto sfortunata che si è ritrovata di fronte allo scempio di persone innocenti.>
<alcune voci dicono che voi e Lady Dustin non eravate in buoni rapporti.>
<È vero, nasconderlo sarebbe inutile, ma vorrei farvi notare che mentre noi parliamo, c'è un assassino a piede libero per la città.>
Venni congedata subito dopo.
Non potevo credere a quello che era successo. Non solo non sapevano svolgere il loro lavoro, ma avevano dei sospetti su di me.
Uscii dalla sala e fuori dalla porta ad aspettarmi c'era Summer che stava piangendo. Appena si accorse di me mi venne incontro e si fermò quel tanto che bastava alle nostre gonne per sfiorarsi.
Al che fece la cosa che meno mi aspettavo da lei. Alzò la mano e mi tirò uno schiaffo.....

Salve a tutti!
Ve lo aspettavate? Per quale motivo Summer è così arrabbiata?
Per scoprirlo continuate a leggere ;) a presto dolcezze :*
-Martina

La Cacciatrice: Ballando col demoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora