6

15.1K 696 55
                                    

- Stai meglio? - chiedo sentendo il suo respiro quasi del tutto regolare sovrastare qualsiasi altro suono

- Si - risponde puntando i suoi occhi da predatore sul beta, che si sta alzando - Andiamo a cacciare quei fifoni dei omega dalle loro stanze - aggiunge, usciamo tutti e tre dalla biblioteca, andando verso le scale, ma svoltiamo a un corridoio un po' prima ed ecco che le pareti cambiano tonalità

- Alfa - sussurra Assir guardando il lato del corridoio bianco con i ghirigori - Ma cosa cavolo... Name come hai fatto? - domanda esso a bocca aperta - Non lo so e da quando sono qui che succede - rispondo guardando il suo lato nero, il confine che si forma non è grigio come si aspetterebbe, ma di un verde molto scuro, morto, per modo di dire

- A quando sembra, la casa non risponde solo a te - commenta il biondo passando tra le due zone senza che succeda qualcosa

- Cioè? - chiedo aspettandomi una spiegazione

- La casa è nera, perché ci sono io, non può diventare di un altro colore. Le camere sono colorate solo, perché ho dato il permesso alla casa. Se non ci sono è tutto bianco, ma appena mi avvicino torna nera. È strano che risponde alla tua presenza, senza sovrastare la mia - spiega osservando curioso il mio lato
- Ora andiamo a svegliare quei sei - dice riscuotendosi dai suoi pensieri proseguiamo e troviamo sei porte tutte in fila sul lato destro e una leggermente più grande alla fine del corridoio

- Uscite fuori svaticati! - urla autoritario Rais - Chi è quel bastardo che rompe!? - domanda furioso un muscoloso uomo di colore, uscendo dalla prima porta

- Woede! È questo il modo di parlare al proprio Alfa! - lo rimprovera il mio compagno

- Scusi - risponde l'uomo abbassando la testa

- Chi è che disturba il mio riposino di bellezza!? - urla furiosa una donna, dalla porta successiva escono due donne asiatiche, credo gemelle, che indossano il vestito tradizionale cinese una in blu e l'altra in rosso.

- Che bei occhi... li voglio anch'io - dice quella in blu, sciocca le dita e i suoi occhi da neri diventano viola, ma non riescono a commettere con quelli di Rais

- E già pronto a cena? - - O ci sono tasse da ritirare? - si alternano due voci, già fuori dalle proprie stanze c'è un ragazzo obeso e un vecchio

- Che noia - sussurra un'altra in fondo a tutto, c'è una ragazza malconcia, con i capelli sporchi, indossa un vestito che gli sta due volte e ha le ossa in bella vista.

- Ora che ci siamo tutti, vi presento Name la mia compagna, Name loro sono Woede, le gemelle Jidu e Aoqi, Throat, Jashae e Nothrotita. Per voi, il rispetto che portate a me, dovete portarlo dieci volte in più a lei - dice in ordine d'uscita, per poi ringhiare l'ultima frase

- E tu mi hai disturbato, solo per una donna così scialba? - si lamenta Aoqi, una scintilla di rabbia attraversa gli occhi di Rais, prende la ragazza per il collo e la sbatte al muro

- Allora non hai capito, devi rispettarla - ringhia e la lascia cadere a terra - Andate a cacciare quei fifoni dalle loro stanze e fateli tornare a lavorare, poi andate a fare il vostro dovere - dice prendendomi per il polso e portandomi fuori da quel posto

- Di cosa si occupano? - chiedo curiosa

- Woede delle truppe, tiene il branco sempre allenato e pronto a combattere. Aoqi delle miniere e degli affari con altri branchi o clan. Jidu è una spia, vede le cose positive o negativi dei altri gruppi e li riporta qui per migliorare il branco. Throat, anche se non sembra, crea menù sani e equilibrati. Jashae della contabilità. Northrotita tiene tutti tranquilli e come una psicologa e infine, Assir, tiene tutto sotto controllo e fa divertire il branco - spiega, qui è tutto ben organizzato, da me tutto ciò non c'era. A malapena ci conoscevamo tra di noi!

- A cosa pensi lupacchiotta? - domanda prendendomi in braccio e facendomi sedere sulla sua spalla destra, a differenza sua io sono molto piccola, sono solo un metro e cinquantacinque!

- Che non è giusto che abbastanza piccola, da essere portata in questo modo - sbuffo facendolo ridere di gusto, che bella la sua risata, mi fa sentire bene, mi scioglie il cuore

- Per me non ci sono problemi, mi piace questa misura - risponde girando a destra, andando verso il grande portone di ferro, caccia una chiave dalla tasca destra e lo apre.

Quando usciamo rimango a bocca aperta, io mi aspettavo un paesaggio triste, morto, invece, è bellissimo! Le montagne rigoglioso, l'erba verde lucente e un fitto bosco si erregge intorno alla gigantesca casa. - Wow - sussurro, mentre Rais mi posa a terra - È stupendo! - esclamo, mi trasformo in una lupa bianca e inizio a correre libera per l'erba alta

- Dove scappi? - chiede Rais nella mia testa, mi giro e affianco a me c'è un imponente lupo nero tre volte più grande di me, pure da lupo è gigantesco e io piccolina

- Da nessuna parte. Ma tanto se lo facessi tu non mi riusciresti a prendere -

- Sicura? Vuoi vedere come ti prendo? -

- Vediamo -

- Ha dieci secondi di vantaggio, se arrivi al portone prima che ti prendo, esautisco un tuo desiderio -

- Perfetto! - esclamo partendo di corsa, prendendolo di sorpresa guadagnando secondi preziosi, il brutto di avere il pelo bianco e che non mi posso monetizzare con l'ambiente, ma d'inverno con la neve non mi vede nessuno! Mentre sento il conto alla rovescia di Rais nella mia testa, mi butto in un fiume e mi strofino su delle more per cambiare odore, torno indietro e mi nascondo sotto le radici di un albero secolare, non molto lontano dall'obbiettivo.

Appena sento lo zero nella mia testa, vedo un fulmine nero passarmi accanto, è velocissimo sicuramente mi avrebbe preso. Esco dal nascondiglio e inizio a correre più veloce possibile, arrivata al portone qualcosa mi butta a terra e un muso nero, è davanti a me.

Non ha neanche il fiatone! Incredibile! - Bella e furba, eh? Come hai fatto a sfuggirmi lupacchiotta? - ringhia

- Non te lo dico altrimenti, non lo potrei rifare - sghignazzo soddisfatta, ho fregato il grande e potente alfa!

- Allora, cosa vuoi che faccia? Sai sono molto bravo a letto - commenta leccandomi il volto

- Rais, non voglio quello. Per favore portami a casa -

Wolf- Crudele come PochiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora