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Rais Pov's
Siamo rincasati verso mezzanotte, tranne per l'intromissione di mio padre e la delusione in bagno con Name, che mi ha fatto eccitare e mi ha lasciato in quel miserabile stato. Dopotutto la vendetta che va servito freddo sono io il primo a dirlo.

A parte ciò è stata una bella serata. Il padre di Armony ha cercato di scoprire se eravamo una setta o una cosa del genere, attraverso a delle domande a trabocchetto, a cui abbiamo risposto prontamente.

Si perfino intrufolato nell'ufficio di Black e si è messo a curiosare fra i suoi documenti, ma con sua grande delusione non ha trovato nulla di compromettente. Tutti i branchi sono registrati allo Stato come società che forniscono personale qualificato (a volte), a diverse aziende. C'è rimasto malissimo quando l'uniche cose che ha trovato sono curriculum e il testo notarile.

Mi sto facendo la doccia, una volta che il padre curiosone se ne è andato, io e Nord abbiamo fatto una gara di velocità e non possiamo vantarci di aver fatto una competizione pulita ci siamo dati così tanti spintoni, che ci faranno male le spalle per i prossimi secoli.

Ho chiesto a Name di aspettarmi sveglia, poiché gli voglio fare una proposta che non potrà rifiutare. Esco dalla doccia, mi asciugo, indosso i boxer e vado a infilarmi sotto le coperte con Name.

- Finalmente - sussurra appoggiandosi al mio petto - Sei tanto stanca? - chiedo iniziandola a coccolare - Si - - Grazie per avermi aspettato sveglia - - Non ce di che - sbadiglia, prendo fiato sto per fargli la proposta che cade in un sonno profondo.

Sospiro deluso e io che mi sono impegnato tanto a preparare un discorso e a cercare tutti i motivi positivi per cui dovrebbe accettare, mi sono dannato l'anima, per un mucchietto di nulla, ma devo ammettere che quando dorme è ancora più bella.

Gli scosto i capelli dal volto e passo il pollice sulle labbra, l'impulso di baciarla è molto forte, ma non voglio svegliarla. Già mi sto eccitando così, se poi si sveglia, nel vederla confusa non resisto più!
Credo che questa notte la passerò in bianco.

Name Pov's
Quando mi svegliai verso mezzogiorno Rais non c'era, mi sono lavata e vestita e ora lo sto cercando. Ho controllato in ufficio, nel bar dove John il barman, mi dà un caloroso bentornara e in mensa dove tutti mi sono venuti a salutare e a farmi domande scomode come "Perché l'Alfa ti ha cacciato?" o le più audaci "Com'è a letto?" sarebbero state delle lupe morte se solo non fossi tanto presa a cercare il mio compagno disperso.

Vado verso le stanze del beta e dei omega (incredibilmente mi ricordo dov'è), che Woede mi vieni incontro, mi metto in mezzo al corridoio per impedirgli il passaggio. - Oh, ciao Name. Come va? - chiede insicuro.

- Bene, grazie. Sai dov'è Rais? - - N... no - balbetta guardandosi intorno, che gli prende oggi? Non mi sembra lui. - Menti, dov'è Rais? - ripeto con tono più sicuro e autoritario - Non sono autorizzato a riverarlo - dice assumendo una posizione rigida.

L'unica parte che non ho controllato e fuori, dev'essere per forza lì. Vado verso l'uscita, l'Omega cerca di fermarmi convincendomi che la mia intuizione è giusta. Faccio pochi passi che mi trovo faccia a faccia con Rais apparso dal nulla.

- Dove vai Lupacchiotta? - domanda stringendomi e afferrando il mio sedere con sguardo malizioso. - Ti stavo cercando - rispondo, mentre mi lascia una scia di bacia sul collo.

- Dormito bene? - - Si, ma dov'eri? - - A organizzare una cosa, vieni con me? - domanda porgendomi una mano. Annuisco e ci incamminiamo nel bosco, dopo un paio di minuti arriviamo davanti a una grotta buia, che non mi ispira particolare fiducia.

- Dobbiamo entrare lì? - chiedo scettica - Si, non dirmi che hai paura - mi sfida - No, per niente - rispondo ironica - Perfetto, fai attenzione che dentro è molto buio - dice prendendomi per mano, mi trascina dentro e in seguito a una breve passeggiata, arriviamo a uno specchio d'acqua cristallina, illuminato dalla luce del Sole che filtra dalla roccia, per terra ci sono dei petali di rose rosse sparse da per tutto.

Una coperta bianca con sopra altri petali, un cestino e una bottiglia di spumante. Mi giro esterrefatta verso Rais che sorride soddisfatto, lo bacio con foga. - Ti piace piccola? - domanda con sguardo dolce - Si, ma non ti aspettare chissà che cosa in cambio - ribatto mordendogli il labbro.

- Aww, così mi uccidi - sussurra mordendosi il labbro inferiore e passando il pollice sul mio. - Me ne farò una ragione, per ora. Sei mia non lo dimenticare e molto presto verò a ritirare il mio compenso -

- Ci vorrà ancora un po' - ribatto dandogli un bacio casto sulle sue carnose labbra, lo amo è l'unico difetto di questa storia. - Perché hai organizzato tutto questo? - domando sedendomi sulla coperta, seguita da lui.

- Lo saprai fra poco. Hai fame? - chiede prendendo il cestino avevo così fretta di trovarlo che non ho mangiato niente. Estrae delle fragole e qualche dolce al cioccolato, mi vuole mettere all'ingrasso.

Prende una fragola e la mette fra i denti, si sporge e azzanno il frutto. Mangiamo e ridiamo un po', poi improvvisamente diventa serio e si alza confodendomi ulteriormente le idee. - Ti ho portato qui, per farti una proposta che non potrai rifiutare, ma la volevo fare come la Luna comanda - dice, dalla tasca dei jeans una scatola di pelle rossa.

Si inginocchia e apre lo scrigno, mostrando un anello, non molto vistosso, ma bellissimo - Non è da me, non lo avrei mai fatto per qualcun'altra. Vuoi diventare la mia Luna? - domanda, gli salto addosso buttandolo a terra e lo bacio entusiasta - Quindi? - chiede - Si! - esclamo

Wolf- Crudele come PochiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora