01.
Niall si moridicchiò le labbra, nervosamente. Era stato convocato dal manager per una questione urgente o almeno è come l'aveva definita lui. Passeggiò nel corridoio, fuori dall'ufficio, per quelle che gli sembrarono ore. Si struggeva, cercando di capire il motivo di questo colloquio improvviso. È vero, aveva commesso tanti errori, ma nessuno così grave tanto da essere cacciato dalla band.
Aveva paura, paura di perdere tutto. Quel tutto che aveva raggiunto a fatica, ma con grandi soddisfazioni.
"Niall." Il ragazzo si voltò e vide la figura alta e slanciata dell'uomo dinanzi a lui. "Entra." Annuì, non sapendo cosa dire. Lo seguì sin dentro al suo ufficio e si accomodò. "Sai perché sei qui?" Scosse la testa.
"Vuoi cacciarmi?"
"No. Anzi, ti ho mandato a chiamare per proporti un accordo." Il biondo annuì, visibilmente sollevato.
Si sistemò meglio sulla sedia ed assunse un'espressione seria.
"Quale?" Rispose, accigliato.
"Sappiamo tutti quanto tu adori le tue fan, specialmente quelle italiane. Perciò ho deciso, assieme ai ragazzi, di farti incontrare una di loro." Si schiarì la gola. "Ho già organizzato tutto. L'appartamento in cui vivrai, il liceo, i truccatori e i parrucchieri, persino i dati personali. Devi solo fingere di essere uno studente e farti chiamare Darren."
"La proposta è interessante, ma perché hai scelto proprio me?"
"Andiamo, Niall." Ridacchiò. "Hai una propensione per le italiane."
"Beh, in effetti..." Si grattò la nuca, imbarazzato.
"Allora, accetti?" Il ragazzo non ebbe il tempo di riflettere, tanto che la sua mano stringeva già quella di Simon.
[...]
Abigail entrò nell'edificio scolastico, mentre teneva i libri stretti al petto. Era un ragazza timida e riservata, ma allo stesso tempo intelligente e testarda. Aveva ottimi voti e studiava le lingue, tanto che riusciva ad articolare perfette frasi in'italiano, nonostante fosse indiana.
Aprì la porta della classe e si recò al suo posto, per poi sedersi ed aspettare che l'aula brulicasse di studenti. Il trillare della campanella segnò l'inizio delle lezioni e Abigail sbuffò. Amava ciò che studiava, ma non la sua scuola. Era colma di ragazzi che la disprezzavano, solo perché era mulatta. E mentre la classe iniziava a riempirsi, la ragazza aveva mille pensieri per la mente.
La professoressa Couderc entrò nell'aula, estraendo i libri dalla borsa e poggiandoli sulla cattedra. Il tema del giorno era la geografia francese. Odiava la geografia, specialmente se era lei a spiegarla. Ma decise comunque di prendere qualche appunto, nel caso avesse dovuto affrontare un'ipotetica interrogazione sull'argomento.
Pochi secondi dopo, la porta si aprì ed un ragazzo fece il suo ingresso. Aveva il respiro affannato ed Abigail ridacchiò, trovandolo buffo.
"Mi scusi." Si giustificò il moro. "Sono nuovo e non riuscivo a trovare la classe." La ragazza lo scrutò intensamente.
Era sicura che avesse un'aria familiare, ma non capiva dove poteva averlo visto.
"Va bene, siediti vicino ad Abigail." La mora sgranò gli occhi ed il ragazzo si sedette accanto a lei.
"Ciao." Disse, sorridendo.
"Ciao..." Sussurrò, non sapendo il suo nome.
"Oh, chiamami pure Darren."
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Darren » niall horan.
Fanfiction[COMPLETED] Niall Horan, componente della boyband più popolare del momento, si ritrova ad accettare un contratto alquanto bizzarro. - "E se ti fingessi uno studente, facendoti chiamare Darren?" (Revisionata). »»» © darkaess. all rights are reserved...