capitolo -4- solo una puttana.

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Ci avviammo verso la porta con cappotto e sciarpa. Uscimmo nel vialetto del Palazzo e ci dirigemmo verso la sua macchina nera. Lui guidò per qualche minuto quando finalmente giungemmo alla stazione. Ci posizionammo accanto al binario 3,quello proveniente da Genova. Ero molto agitata,stavo davvero per conoscere i miei idoli. E probabilmente saremmo anche diventati amici. Mi sporsi leggermente e vidi il treno avvicinarsi velocemente. Appena il treno si fermò del tutto vidi sascha scendere dal treno. Mi staccai immediatamente dalle braccia di Stefano e cominciai a correre verso di lui,manco fosse il mio amico a distanza. Dopo qualche passo di corsa giunsi da sascha. Lo abbracciai forte,e mentre avevo il mio mento in mezzo al suo collo mi disse
Sa: "ehy,quindi tu sei Marta. La ragazza di Stefano?"
Io: "oddio si. Sascha non sai quanto bene ti voglio."
Sa: "grazie piccola,anche io te ne voglio" e sorrise. Mi staccai da quell'abbraccio durato anche troppo per i gusti di Stefano,infatti lo vidi avvicinarsi a noi. Sascha e Stefano si salutarono e tutti e tre insieme ci dirigemmo ai treni provenienti da Padova e Napoli. Abbracciai anche Salvatore e Giuseppe. Ero una ragazza felicissima,stavo camminando mano nella mano con il mio ragazzo,che fino a qualche mese fa era solo un sogno vedere i suoi occhi. Inoltre accanto avevo sascha,il mio idolo da una vita e i restanti mates che seguivo da una vita. Giungemmo alla macchina di Stefano,entrammo e ci dirigemmo a casa mia e di Stefano. Non riuscivo proprio a levarmi il sorriso dalle labbra. Sascha non faceva altro che urlare e dire battute,Stefano faceva il bambino e Salvatore boh,non so néanche spiegarlo;mentre Giuseppe era quello più calmo ma faceva ridere tanto anche lui.

SASCHA P.O.V

Avevo finalmente conosciuto la ragazza misteriosa di Stefano,mi ha parlato di lei per un mese Intero,e devo dire che è molto carina.
Sascha che dici,è la ragazza del tuo migliore amico.
Lo so coscienza. Non c'è bisogno che tu me lo ricordi.

STEFANO P.O.V

Notai che Marta non levava gli occhi di dosso a sascha. Avevo un po' di timore,magari le piaceva. Ma era mia,è nessuno poteva averla. Passammo il pomeriggio a giro per Firenze. Fu un pomeriggio bellissimo e verso sera andammo a mangiare una pizza. Tornammo a casa verso le 23:40 e Marta ancora non mi guardava. Così,mentre tutti si preparavano ad andare a dormire,entrai nella stanza mia e di Marta e vidi una scena che mi fece venire mal di petto: Marta baciava sascha. Porca troia,manco un giorno e sia il mio migliore amico,sia la mia ragazza mi avevano tradito. Entrai nella stanza facendo rumore,e Marta mi guardo con gli occhi sbarrati.
Io: "complimenti. Davvero. Meritate un applauso entrambi. Mi fate ribrezzo."
M: "no amore,ti posso spiegare."
Io: "NON CHIAMARMI AMORE. È FINITA,BASTA. SEI SOLO UNA PUTTANA,ECCO COSA SEI." Ero incazzato da morire,ma mi resi conto di aver esagerato con le parole.
Sa: "Stefano,calmati."
Io: "CALMATI? CALMATI? COSA CAZZO STAI DICENDO COGLIONE. COME HAI POTUTO FARMI QUESTO." vidi negli occhi di Marta la paura. Si morse il labbro inferiore,e per non peggiorare la situazione uscì dalla porta sbattendola. Andai in salotto e mi misi un cuscino sulla faccia. Mi si avvicinò Giuseppe,lui c'era sempre.

My dream.||Stefano Lepri.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora