Ed Io Vi Mando Come Pecore In Mezzo Ai Lupi

Chapter Eight

Il campanello. Il suono odioso di quel campanello..mi fece distogliere gli occhi dalla finestra..rigata dalla pioggia. C'era stato un sole accecante fino a poche ore prima ma come é successo a me..un fulmine nel cielo sereno portò il sole a nascondersi quasi come se avesse paura.
Volevo chiedere a mia madre di andare ad aprire, probabilmente era a fare il bucato..non era mai a casa per il suo lavoro ma quando c'era..si comportava come una perfetta casalinga.
Ma questo costava parlare e a me non andava proprio di farlo..ero immersa in quelle foto,  in quella voce,  in quei messaggi. Come detto poco fa..forse era il momento di prendere in considerazione l'idea di parlarne con qualcuno..dalla prima volta le cose erano degenerate ..pensavo fosse una cosa di passaggio anche se ne ero terrorizzata ma adesso..non si poteva più evitare. Chiunque tranne Andrea avrebbe annullato il viaggio con Matty e Sue..per non parlare di New York. 
Lasciai il campanello suonare a vuoto e mi posizionai nelle coperte ben messe per dimenticare, almeno per il momento questa brutta situazione.
-Anna?-
Fantastico! l'unica cosa che mi impedí di chiudere gli occhi fu la voce di mia madre..la sua voce squillante dal piano di sotto mi fece sbruffare.. non ce la facevo ad ascoltare la sua ramanzina sull'educazione ne avevo abbastanza di questa giornata.
-Un amico ti é venuto a trovare-
Un amico..non mi pare  che io abbia amici apparte Sue e Matty..che probabilmente mi avrebbero avverito e poi Andrea non avrebbe etichettato Matty o Sue come un "Amico"...questo era molto strano ma ultimamente non stava succedendo niente di normale..ho passato diciannove anni tra libri, TV,  e fantasia..adesso non so cosa io abbia fatto di tanto grave per meritarmi questo..un pazzo sociopatico..per non parlare della presenza di nuovi amici a sorpresa.
-Anna!-
Volevo tapparle quella bocca ma l'unico modo per farlo era andare giù...non avrebbe smesso di chiamarmi cosí facilmente.