Mi svegliai di colpo a causa di una frenata brusca da parte di mia madre che mi ha fatto battere la testa contro lo schienale del sedile davanti a me
- AH! LA TESTA! CHE BOTTA-
Dissi alterando un po' la voce.
-Scusami tesoro ma una macchina è sfrecciata davanti a me nonostante il semaforo rosso....certa gente non si commenta-
Rispose mia madre con tono...come dire....acido?
- Dormigliona almeno ti sei svegliata!...uuuuuu siamo arrivatiiii che bel giardino! Voglio immediatamente scendere da quest'auto!-
Gridò emozionato mio fratello Mat come un bambino di cinque anni davanti ad un paradiso di caramelle. Appena scesa dalla macchina presi la mia valigia e appena alzai lo sguardo rimasi a bocca aperta: c'era un giardino immenso ben curato con una stradina nel bel mezzo che ti portava dritta alla porta di casa.Una volta entrata in casa era veramente immensa, con le sue pareti panna e un gigantesco divano al centro del salone posto proprio davanti ad una TV incredibilmente grande! La cucina poi....anch'essa immensa con un frigorifero già pieno di cibi super calorici che amavo da matti. Al piano inferiore c'erano tante stanze tra cui la camera da letto matrimoniale per mamma, la cucina, una lavanderia, due bagni..non ci posso credere....UNA MINI SALA CINEMA?!?MA È IL PARADISO?!? Wow, veramente graziosa per passare del tempo con degli amici...poi..ritornando alle stanze c'era anche un'altra camera da letto, tutto ciò lungo un salone ricoperto di quadri. Appena vidi le scale mi precipitati al piano di sopra per vedere la mia stanza e quella di mio fratello. Appena arrivata c'era sempre questo corridoio in cui si affacciavano le stanze. Quando aprii la prima porta trovai Mat disteso sul suo bellissimo letto e rimasi sbalordita nel vedere una camera da letto così grande per una sola persona (nella vecchia casa le camere erano dei buchi). Lui mi guardò per un secondo e sorridendo disse
- Finalmente una bella casa ...anche se secondo me è veramente troppo per tre persone ma questo vorrà dire che chiameremo un po' di amici e faremo mooooolte feste!-
A quella affermazione rabbrividii. Odiavo le feste, erano sempre piene di ubriachi e pervertiti che non vedono l'ora di metterti le mani addosso. Accennai un sorriso mentre uscii dalla camera per vedere il resto; subito dopo la sua stanza aprii una porta e trovai un bagno color acqua marina; la porta dopo ancora era di un'altra lavanderia , un'altra porta era di uno sgabuzzino
- FINALMENTE!-
Esclamai quando mi accorsi che mancava solo la mia stanza e c'era solo una porta alla fine del corridoio. Mi diressi verso di essa e quando l'aprii rimasi sbalordita: era un'immensa stanza azzurra(il mio colore preferito) con due grandi finestre che si affacciavano sul giardino interno che con mia grande sorpresa possedeva una piscina alquanto grande. Il mio letto era comodissimo e affianco ad esso c'era un comodino su cui poggiarci le cose; un armadio alto fino al soffitto e largo 10 volte me occupava mezza parte della stanza e una gigantesca libreria con i miei libri preferiti di Harry Potter e Twilight insieme a tanti altri che occupavano la parete intera. Infine vicino al mio armadio c'era una scrivania molto accogliente con una televisione sopra (ma doveva essere tutto così grande? Mi trovo nel mondo dei giganti?). Una volta finita l'esplorazione della casa mi sdraiai sul letto ed inviai un messaggio ad Alessia *finalmente arrivata! Mi sento una principessa* con allegata una foto della mia stanza. Aspettai una risposta ma non arrivò... probabilmente stava in giro con gli amici. Scesi al piano inferiore e appena vidi mia madre l'abbracciai.
-Grazie mamma è una casa davvero splendida...ma ...perché è così grande se siamo in tre?-
-Oh beh....ecco...non siamo in tre-
A quelle parole rimasi a bocca aperta
- Cosa vuoi dire?-
Lei mi guardò con quei suoi occhioni da cerbiatta ferita e disse tutto d'un fiato.
-Beh...tu sai che tuo padre...ecco...si...è andato via e...ha lasciato tutti noi senza parole e completamente abbandonati. Tu devi sapere che ha una sorella , si chiama Carly ed ha un figlio; loro vivevano con l'aiuto dello stipendio di tuo padre e ora che non c'è più hanno deciso di venire a vivere con noi e Carly , essendo anche lei vedova, vuole trovarsi un lavoro per aiutarmi a mantenere tutti quanti-
Mi staccai dal suo abbraccio e la guardai un po' scombussolata nel sapere che mio padre aveva una sorella e che viveva grazie a lui....capisco il dolore che provava perché dopo lo stupido incidente ha lasciato sola anche me perciò cercherò di mantenere la calma.
-OK...quando arrivano? Tra una settimana? Un mese?- chiesi.
-Ora- rispose sorridendomi vedendo che non mi ero arrabbiata
-OK io vado sopra a sistemare le mie cose- mentre stavo sulle scale riflettevo su ciò che mi aveva appena detto mia mamma ...adesso dovrò anche occuparmi di una bambino che vorrà giocare tutto il giorno con le macchinette ....comunque dovrò aspettare, tanto arriveranno or....ASPETTA....ORA?!?!?
mentre facevo i miei ragionamenti suonò il citofono di casa...OH NO!
-TESORO VAI TU PER FAVORE? STO IN BAGNO!- E così feci.
Scesi al piano inferiore ,mi riavviai i capelli e aprii la porta...ebbi un tuffo al cuore.Mi ricordava troppo mio padre...lo stesso naso,la stessa bocca,lo stesso sguardo dolce
- Piacere, Carly!- mi porse la mano risvegliandomi dai pensieri
-Lexy!- dissi con un sorriso tirato
-FINALMENTE!Vieni pure- disse mamma da dietro le mie spalle facendomi saltare dalla paura. Si scambiarono un abbraccio e nel frattempo Mat scese e saluto' tutti uscendo da casa.
-Ma Cameron?- chiese mia madre a Carly
-Sta prendendo le valigie dalla macchina , potresti aprirgli la porta?- Mi chiese Carly...ma come poteva lasciare un bambino a prendere le valigie pesanti? Mah...mi diressi verso la porta per riaprirla nello stesso istante in cui citofonarono. Appena l'aprii per poco non mi strozzai con il succo alla pesca che avevo in mano. Altro che bambino, era un bellissimo ragazzo alto, muscoloso, con il viso ben definito dalla mascella sporgente e con degli splendidi occhi azzurri incorniciati dalla sopracciglia bionde esattamente come i capelli
- Quando avrai finito di fissarmi fammi entrare per favore perché le valigie dopo un po' cominciano a pesare- disse con la sua voce profonda uscita da quelle labbra rosee che adesso hanno assunto un sorriso malizioso...oh mio dio non mi ero accorta che lo stavo fissando. Arrossii subito e mi scansai dalla porta senza dire niente nascondendomi il viso con la manica attorcigliata nel mio pugno...sperai con tutto il cuore che fosse uno scherzo, magari era un ragazzo che passava li per caso e vedendo un bambino in difficoltà nel prendere le valigie l'ha aiutato e che magari adesso il vero Cameron sta chiudendo gli sportelli e sta venendo qui. Ti prego dimmi che non è lui, dimmi che non si chiama Cameron!
I miei pensieri vennero interrotti da una risatina; alzai lo sguardo e trovai lui che rideva sotto i baffi guardando la mia faccia rossa come un peperone.
- Comunque piacere,Cameron Cook-
Disse porgendomi la mano...Nooo..era lui...noooo...si, si, di pure così quando in realtà speravi con tutto il cuore che fosse lui. Stupida testa stai zitta!
-P..piacere....L...Lexy...Lexy Bornet- dissi tremolante stringendogli la mano: aveva una stretta decisa e una mano che a primo impatto era calda e grande ...mentre la mia era piccola e gelida. In confronto a lui io ero una nana, arrivavo all'altezza del suo petto....ero veramente minuscola. Lui sorrise ed entrò nel salone, salutò mia madre e in quel momento potevo vedere benissimo la maglietta grigia a maniche corte che gli metteva in risalto i muscoli ...e io dovevo vivere con lui?!?
- Tesoro fagli vedere la sua stanza...è quella di sopra, tuo fratello ha deciso di prendere questa vicino alla mia stanza.-
Cosa?!? Io dovevo stare sola con lui allo stesso piano? Ma è uno scherzo? Ma zitta che non vedevi l'ora! Taci coscienza!
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AMAMI
RomanceLexy, una ragazza di NYC, si trasferisce e nonostante la sua vita precedentemente rovinata dalla morte del padre riesce, dopo tanto tempo, a fidarsi di qualcuno...ma la fiducia con il passare del tempo si trasforma in qualcosa di più.