-DRIIIIIIN DRIIIIIN-
STUPIDA SVEGLIA!Ma perché esiste la scuola? Non ho voglia di andarci.
-TESOROOOOO ALZATI NON VORRAI FARE TARDI A SCUOLA!-
Grida mia madre con la sua stupida voce stridula dal piano inferiore. Mi alzo svogliatamente e a passo di zombie prendo dei vestiti, dell'intimo e mi dirigo in bagno. Apro l'acqua e mi infilo sotto la doccia facendo cadere insieme ai rigagnoli sul mio corpo ogni pensiero negativo...mi viene subito da pensare alla giornata di ieri passata abbracciata a Cameron sotto l'albero...quando ieri sera siamo tornati a casa lui mi ha aiutata ad evitare mia madre e ringraziando il cielo ci è riuscito; mi ha colpito molto la sua frase "Ora ci sono io", appena me l'ha detta mi sono sciolta, non so neanche io la motivazione, *TI PIACEEEE*, TACI STUPIDA COSCIENZA! tutti i miei pensieri vengono interrotti dal rumore della porta che si apre
-Chiunque tu sia esci subito, mi sto facendo la doccia!- dico con voce arrabbiata
-Ei bambolina mi devo lavare i denti e sistemare un po' quindi potevi preparati prima-
Uh fantastico, il Cameron arrogante è ritornato...ma io ho finito di lavarmi e devo uscire se non voglio fare tardi a scuola....e ora?
-Cameron, per favore, ho appena finito di farmi la doccia e devo uscire per prepararmi, se aspetti cinque minuti fuori dalla porta mi vesto al volo ed esco-
-Ok piccola-
Mio dio quanto amo quando mi chiama piccola! Sento la porta sbattere e ogni rumore nel bagno è cessato, si sente solo il mio respiro. Allungo la mano fuori dalla tendina per prendere non più il mio asciugamano striminzito ma il mio morbidosissimo accapatoio azzurro, lo indosso ed esco dalla doccia
-AAAAAAAAAAAAAA-
Stupido Cameron! Appena sono uscita dalla doccia lo trovo davanti a me con le braccia incrociate e con quel suo solito sorrisetto da strafottente
-Che hai fatto? Sembra che tu abbia visto un fantasma-
Dice ridacchiando sotto i baffi. Questo è troppo! Vado verso di lui e comincio a tirargli dei pugni su un braccio ma lui ridacchia sotto i baffi perché non gli creo neanche un po' di dolore a causa dei suoi muscoli e della mia pochissima forza.
-Stupio! Cretino! Imbecille! Ma come ti è saltato in mente eh? Come? E se fossi uscita mezza nuda? Allora? Stupido ragazzo!-
Continuo a tirargli pugni ma appena finita di pronunciare quella frase lui smette di sorridere e con uno scatto fulmineo, non so come, mi ritrovo con le spalle e i polsi boloccati al muro dalle sue grandi e forti mani; si trova a pochissimi millimetri dalle mie labbra e io non ho il coraggio di guardarlo negli occhi perché non so se riuscirei a resistere dal saltargli addosso.
-Guardami-
Dice con voce terribilmente sexy e roca...lentamente alzo lo sguardo e mi ritrovo a fissare un mare profondo, senza fine, uno di quelli che ti lasciano senza fiato
-Beh-
Dice allentando la presa sui miei polsi e avvicinando la bocca al mio orecchio; le sue labbra carnose sfiorano il mio lobo provocandomi una scia di brividi lungo la schiena e senza accorgermene sto trattenendo il respiro
- Se fossi uscita mezza nuda mi avresti rallegrato la giornata, vedere il tuo bellissimo corpicino...-
Dice leccandosi le labbra
-Tutto nudo poi-
Dice ancora staccando la mano da un polso e accarezzandomi un fianco.
Il mio respiro si fa irregolare e infine staccando le mani dal mio corpo esce con quel sorriso divertito fuori dalla porta, lasciandomi come un ebete attaccata al muro , ancora paralizzata da ciò che è appena successo.
Cerco di pensere a quegli occhi incredibili e tolgo l'accappatoio, metto l'intimo di pizzo nero (sempre regalato da Alessia), una maglietta bianca con la scritta nera "Smile " sul seno, corta fino a sopra l'ombelico, dei jeans aderenti neri strappati, le mie bellissime vans nere e bianche ed infine dopo essermi piastrata i capelli lunghi metto un cappello con la visiera rivolta all'indietro. So che non è molto un abbigliamento da brava studentessa ma mi piace e non mi interessa di quello che pensano gli altri, inoltre a scuola è pieno di ragazze con minigonne che coprono ammalapena il culo o con magliette scollatissime che fanno vedere il seno prosperoso che si ritrovano; io non avrò problemi, mi si vede ammalapena la pancia! Comunque....una volta sistemata mi lavo i denti e mi metto in po' di eye-liner nero e del mascara che risaltano i miei occhi azzurri. Ecco fatto!
Esco dal bagno e scendo al piano inferiore. Carly è a lavoro con mamma, sono uscite poco fa e io senza aspettare quell'imbecille che vive a casa con me prendo una mela e mi incammino verso scuola, oggi non ho voglia di andare con l'autobus ma la scuola è troppo lontana quindi sono costretta. Appena si ferma davanti casa mia salgo e subito dietro di me c'è Cameron. Senza dire niente mi siedo al primo posto libero.
- Piacere, io sono Nash-
Dice un ragazzo vicino a me porgendomi la mano. Lo guardo e mi chiedo...MA PERCHÉ CAZZO IN QUESTA CITTÀ SONO TUTTI DEGLI GNOCCONI? È muscoloso, (si vede dalla maglietta che prende la forma dei suoi addominali), occhi verdi e capelli di un castano scuro quasi nero.
-Piacere Lexy-
-Non ti ho mai vista da queste parti sei nuova?-
- Si, mi sono trasferita da pochi giorni-
- Oh beh allora se ti va un pomeriggio possiamo uscire e ti presento un po' la città-
Dice leggermente in imbarazzo. Perché no! Potrei conoscere la città e anche lui, magari diventeremo ottimi amici!
-Certo!-
Dico senza pensare che l'ho appena conosciuto...vabbe' pazienza.
Mi giro un attimo e vedo Cameron che guarda con sguardo truce Nash: ha la bocca serrata che mette in evidenza la sua mascella che riempirei volentieri di baci, e ha gli occhi chiusi in due piccole fessure....sembra quasi geloso....ma cosa dico! Si vede che ha già conosciuti questo ragazzo e non sono molto amici!.
Alla fine io e Nash scendiamo insieme dall'auto, ci scambiamo i numeri di telefono e ci dirigiamo ognuno al proprio armadietto. Appena lo apro qualcuno mi sale addosso e io faccio un gridolino per lo spavento.
- HEY AMICAAA!-
-MARY! Mi hai fatto prendere un colpo!-
-Oh scusami...-
Abbassa la testa dispiaciuta....non pensavo fosse così fragile...devo rimediare così le salto sopra
-COMUNQUE HEY AMICA!-
Grido come aveva fatto lei prima e le scompiglio un po' i capelli. Vedo che si è ripresa subito e scoppiamo a ridere entrambe perché tutti ci guardano in modo strano ma a noi non interessa un fico secco degli altri, così ci
prendiamo a braccetto e andiamo verso la nostra classe perché frequentiamo le stesse identiche materie
- Allora Lexy...ti devo trovare un soprannome perché non mi piace chiamare le persone che conosco con il loro vero e proprio nome, ad esempio Cameron lo chiamo Unicorno perché quando abitava ancora qui il giorno prima di trasferirsi avevamo dato una festa e quando si è ubriacato per portarlo a casa è stata quasi un'impresa. Diceva di vedere unicorni e faceva finta di cavalcarne uno , poi appena vide il suo cane gli si è messo a cavalcioni dicendo che era magico e l'avrebbe portato sopra le nuvole dove c'era il mondo degli unicorni nani-
Appena finita di pronunciare quella frase ci guardiamo per cinque secondi negli occhi e poi scoppiamo a ridere.
-A...avrei....volu...voluto vedere la s...scena-
Dico tra una risata e l'altra mentre mi siedo al penultimo banco insieme a Mary. Abbiamo entrambe le lacrime agli occhi ma smettiamo di ridere appena entra il professore di matematica e comincia a spiegare.
Le cinque ore di lezione sono state abbastanza tranquille, tranne qualche volta quando io e Mary rincominciavano a ridere perché ci veniva in mente la scenata di Cameron.
Finalmente suona la campanella dell'ultima ora e senza pensarci due volte mi fiondo fuori dalla classe con la mia amica.
-Ah!finalmente è finita questa giornata! Andiamo dal nostro amatissimo gruppetto, ci aspetta al prato dietro scuola.-
Dice lei contentissima, mi chiedo dove trovi tutta questa gran felicità, allegria, spensieratezza, vorrei tanto essere come lei ma ogni volta che ci provo succede qualcosa...ogni volta che sto con lei mi sento felice....è strana come cosa
-Salve ragazziiiii-
Saluta Mary correndo nelle braccia di Carlo, il suo fidanzato. Decido di essere per una volta come lei, lasciarmi andare, per una volta voglio provare ad essere felice anche io.
-Ciao a tuttiiii-
Dico con voce allegra. Dal gruppo esce Luke che viene verso di me e mi abbraccia.
-AIUTOOO-
Grido quando mi prende in braccio e comincia a girare su se stesso. Quando mi rimette giù sorrido per la contentezza e tutti quanti mi salutano felici, uno ad uno vengono a salutarmi e mano mano che il gruppo che avevano formato si apre vedo una cosa che non avrei mai voluto vedere...SPAZIO AUTRICE
PICCOLI UNICORNI MIEIII!
OK CALMA...600 PERSONE HANNNO VISTO LA MIA STORIA....OK ....ODDIO CHE BELLOOOOOO. VI AMO TANTISSIMO E SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO.COSA AVRÀ MAI VISTO LEXY?
LO SCOPRIRETE AL PROSSIMO CAPITOLO. BACIIIII
😘❤
P.s quella sopra è l'immagine di Mary
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AMAMI
RomanceLexy, una ragazza di NYC, si trasferisce e nonostante la sua vita precedentemente rovinata dalla morte del padre riesce, dopo tanto tempo, a fidarsi di qualcuno...ma la fiducia con il passare del tempo si trasforma in qualcosa di più.