Pigiama Party

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Sono le 7:00 e tra un'ora passa a prendermi Cameron. Ancora non riesco a smettere si pensare alla sua mano sul mio sedere...ma che gli salta in testa? E poi...perché? Toccasse il suo di sedere, dillo che lo vorresti toccare tu... MA COSA CAVOLO DICI! IO POI?BAH!...solo ora mi accorgo che sto litigando con me stessa e questo pensiero mi fa' venire da ridere, vado nella mia cameretta sempre ridendo e credo che se qualcuno fosse a casa con me e mi stesse osservando di nascosto mi prenderebbe per pazza! Comunque, devo cominciare a prepararmi così decido di prendere i trucchi e di portarli sulla scrivania insieme al piccolo specchio che avevo poggiato proprio affianco ad essi. Comincio a truccarmi e decido di mettermi solo del mascara perché tanto avrei dormito lì e mi sarei dovuta struccare comunque. Dopo aver finito questo passaggio decido di legarmi i capelli in una crocchia e come vestiti...dato che ormai siamo a maggio, decido di vedere negli scatoloni in cima all'armadio, così prendo la sedia, mi metto in piedi su di essa , oserei dire in punta di piedi, e comincio a frugare nello scatolone dato che se lo avessi preso, sono sicura, sarei caduta a causa del peso e del mio pessimo senso d'equilibrio.
-Hey-
Sento dire improvvisamente alle mie spalle e nello stesso momento in cui sento pronunciare quella parola, presa dallo spavento perdo l'equilibrio dalla sedia e cado, chiudo gli occhi in attesa del forte impatto che sentirò con il pavimento ma al contrario, sento due braccia forti che mi tengono salda. Apro lentamente gli occhi e appena lo faccio rimango incantata , come al solito, da quel mare azzurro che mi si para davanti. Rimaniamo a guardarci cinque minuti senza pronunciare una parola, lui che mi tiene in stile sposa e io rannicchiata tra le sue braccia con i capelli che si sono sciolti durante la caduta da quella crocchia disordinata, entrambi immersi nei pensieri, ad ammirare la persona davanti ai nostri occhi.
-Emh g...grazie-
Riesco a dire interrompendo quel momento alquanto imbarazzante. Sul suo viso si forma un sorriso da pervertito e non riesco a capire il motivo. Un secondo dopo aver parlato mi poggia delicatamente sul letto mentre lui va a sedersi su quella stramaledettissima sedia sempre con quel sorriso.
-P..Perché r..ridi?-
Provo a dire cercando di ricompormi.
-Eh..sapessi-
-No!O....Ora me lo dici!-
Dico riprendendomi del tutto e puntandogli un dito contro.
-E se non lo facessi-
- Beh, in quel caso io...io...-
Dico trovandomi in difficoltà.
-Tu?-
Mi incita a continuare la frase, ma all'improvviso si alza e viene nella mia direzione, io indietreggio fino a trovare il muro mentre lui continua a camminare fino a schiacciarmi tra il suo corpo e il muro, poggiando le sue mani sui miei fianchi e la sua fronte sulla mia...cavolo.
-Allora?-
Ripete con il fiato sul mio collo.
Per la seconda volta reagisco e scansandolo con le mani sul petto, completamente rossa in viso, dico con voce tremolante.
-Beh...s...se t..tu non me lo dici m...me ne f...farò una ragione-
Alla fine mi butto sul letto e lui con una risatina divertita mi dice.
-Piccola muovi quel tuo bel fondoschiena e vestiti sennò faremo tardi-
Ancora che mi chiama piccola? Ti piace quando ti chiama così ammettilo! Non è assolutamente vero! Era una cotta passeggera non mi piace più! Ma cambiando discorso, ora che ci penso...come ha fatto ad entrate?
- Come prima cosa non chiamarmi piccola, seconda cosa non mi guardare il sedere, terzo e quarto punto...come hai fatto ad entrare e perché l'hai fatto?-
-Primo punto ti chiamo come mi pare e piace e piccola è perfetto per te, come secondo punto è impossibile non guardarti il culo e terzo e quarto punto sono entrato dalla finestra perché volevo farti uno scherzo-
-Lo sai che è violazione di proprietà privata questa? E che ti potrei denunciare? Ma soprattutto tu non mi chiami come ti pare e piace!-
-Io invece penso proprio che questo sarà il tuo secondo nome... piccola... comunque so che è violazione ma tu non mi denuncerai-
Dice sempre con una risatina che mi fa sciogliere il cuore e prima che gli mostri un mio sorriso dovuto a quel semplice gesto decido di andarmi a preparare.

AMAMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora