Jim vomitò nella tazza del cesso dello spogliatoio grumi di paura acida. Nell'acqua scura e sporca del water, vedeva galleggiare i residui di un pasto solitario e perduto indietro nel tempo. In un solo colpo la sua realtà era andata in frantumi... disintegrata, come uno specchio sotto il duro colpo di una pietra lanciata con rabbia.
"Cosa cazzo è Lafayette?". Jim contimua a chiederselo, mentre tremante si rimetteva in piedi e tirava lo sciacquone. I brividi lo scuotevano improvvisi, artigliandogli la pelle e accarttocciandogliela come carta straccia.
Si appoggiò contro il muro di piastrelle fredde del cesso e tornò a fissarsi il dito. Era li, perfettamente attaccato al suo posto, eppure era come se fosse solo un pallido ricordo. Lo piegava e muoveva certo... ma era un estraneo.
Pensò anche al braccio flaccido e molle che era sbucato fuori. Non voleva ammetterlo, ma sotto lo strato di decomposizione e necrosi, Jim aveva visto la piccola cicatrice a forma di sorriso triste che suo padre aveva sull'avambraccio. Avvertì un'irrefrenabile voglia di piangere e il desiderio di arenarsi in quel cesso, come la carcassa di una vecchia nave.
"Ehi cazzo... ma ci sei morto lì dentro?"
Jim si voltò verso la porta. La voce era quello di un uomo in procinto di cagarsi addosso. Si asciugò il moccio freddo con la manica della divisa e uscì.
Quello fuori lo guardò odiandolo, poi si infilò nel cesso chiudendosi velocemente la porta dietro le spalle. Jim uscì dallo spogliatoio accompagnato da una sinistra fanfara di scorregge e guaiti intestinali e lo trovò un suono dannatamente rassicurante.
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Disco Inferno (#WATTYS2015)
УжасыL'inferno è sempre in ascolto. Trattiene il respiro, fin quando non sente la giusta melodia. La musica può salvarvi... la musica può dannarvi...