"Pyper non fare così..." Un'altro singhiozzo mi scappa dalle labbra.
"Stai zitto." Mi stringe forte fra le braccia.
Non ce la faccio a salutarlo. È sempre così, ma ora che ho passato una settimana con lui è ancora più difficile lasciarlo andare. Quando veniva a trovarmi per uno o due giorni era sempre un trauma vederlo partire, ma adesso è duemila volte peggio. Mi ero abituata alla sua presenza e adesso mi lascia qui.
"Non andare... Miami è bella, puoi fare i concerti qui... Ti prometto che ti lascio organizzarli nel mio salotto..." Una piccola risata lascia le sue labbra e io lo stringo sempre più forte.
Non riesco a togliergli le braccia di dosso, è più forte di me.
Le lacrime scorrono copiose sulle mie guance, bagnandogli la maglietta.
"Adoro il tuo salotto, ma non posso."
"Potresti mangiare tutti i biscotti di mia madre che vuoi."
"Adoro i biscotti di tua madre e tua madre, ma non posso."
"Ci sarebbe Houston fra il pubblico..." Tento ancora.
"Adoro Houston."
"Ma non puoi. Lo so. Ma ci sarei io."
"Pyper mi fai sembrare cattivo così..."
"Sei cattivo, stai per salire su un dannato aereo che ti porterà a Los Angeles, dove c'è quella brutta zoccola che è benissimo capace di riprovarci spudoratamente con te. E sai una cosa? Dopo Los Angeles andrai a Londra. E vuoi sapere un'altra cosa? Be' questa la vorrei sapere anche io. E sai qual'é? É quando ti rivedrò." Mi prende il volto fra le mani e mi guarda negli occhi. E io mi perdo dentro ai suoi. Azzurri come due zaffiri e lucidi quanto i miei prima che scoppiassi in lacrime.
"Ehi, questo non è un addio. Potremo sentirci via Skype, FaceTime, Whatsapp e tutto quello che vuoi. Te lo prometto." Annuisco poco convinta e mi asciugo le lacrime.
Gli porgo il mignolino e lui scuote la testa ridacchiando.
"Avanti, dai! È il mignolino, nessuno si tira indietro dal mignolino!" Insisto io. D'altronde il mignolino è il mignolino.
Lui allunga il dito e lo intreccia con me. Poi lo stringo forte a me e gli do un ultimo bacio.
"Vedi di arrivare sano e salvo a Los Angeles. E di sputare in un occhio all'oca da parte mia." Gli sistemo il colletto della maglietta mentre lui scoppia in una risata.
"Non cambierai mai, vero?"
"Certo che no, la tua vita sarebbe troppo insulsa e monotona senza il mio sarcasmo, la mia bellezza, il mio egocentrismo, il mio modo di essere terribilmente perfetta ma anche terribilmente fastidiosa. Come potresti vivere senza tale spina nel tuo caro morbido candido fianco? Come potresti anche solo pensare di vivere una vita così monotona senza la mia sfiancante presenza?"
"Mi annoierei."
"Esattamente."
"È per questo che ti amo."
"Non è vero, ma ti amo anche io. E ora corri o perderai l'aereo." Gli lascio un ultimo bacio e lo guardo sfuggirmi dalle mani per andare a vivere la vita per cui ha faticato tanto.
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È uscito questo coso e non lo so, mancano 5 capitoli e poi finisce tutto.
-lu

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Just saying || l.h.
FanfictionDove uno sconosciuto é in grado di far rompere la coppia piú bella della North High School of Miami.