Just saying || l.h.

PICCOLI CHIARIMENTI

Allora, recentemente sono stata "attaccata" nei commenti di una storia perché sono Cake af. Vi racconto la vicenda molto velocemente.
Praticamente l'autrice di questa storia ha finito la storia e ha fatto un #AskCharacters e io come ogni persona, ero liberissima di chiedere quel che volevo, che la domanda centrasse o no con la storia. Avrei potuto benissimo chiedere ad Ashton se poteva lasciare Brianza, per fare un esempio. Allora, dato che io shippo Cake (non come si shippa Larry cioè credo come una Bromance, scusate non ci ho mai capito nulla in queste cose), sono stata attaccata da gente che evidentemente non li shippa. Mi è stato detto "ma che problemi hai?", "ma ritirati", "ma ce la fai?".

CHIEDO SCUSA SE NON SONO UGUALE A VOI E NON SHIPPO LE COPPIE CHE VOI SHIPPATE, ADESSO VADO E MI TAGLIO COSÌ SIETE CONTENTI DAI.

Ma porca puttana, scusate eh, sarò libera di shippare le coppie che voglio permettetemi. Potrei mettermi a shippare pure i lama con i fenicotteri ma a voi non dovrebbe fregare nulla. Vi sembra educato mettersi ad insultare le persone e trattarle con arroganza solo perché non hanno i vostri gusti? Se a me piace il rosa e voi l'arancione vi vengo a bestemmiare dietro perché il rosa è l'unico colore che vi deve piacere (colori scelti a caso)? Ma allora che cazzo avete imparato alle elementari? Dico le elementari perché mi viene anche il dubbio che questa gente non le abbia neanche finite le elementari eh. Mamma mia mi sembra di essere tornata a due anni fa quando se shippavi Larry venivi insultata dietro e te ne tiravano fuori mille colori.

Se non vi va bene quello che dico mi fate la santa cortesia di non cagarmi e lasciarmi perdere, perché è questo che fa la gente educata.

Chiedo scusa se mi sono sfogata con voi e vi giuro che mi farò perdonare presto, è solo che certi atteggiamenti mi danno davvero fastidio. Non capisco che piacere c'è a urlare addosso agli altri. Ero e sono tutt'ora incazzata perché dai, dimostri di avere 5 anni e non 13 minimo.

Ancora mille volte scusa,
Lucrezia.