Capitolo 1

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"Baby won't you come my wayyy" canticchiavo piano mentre scendevo al piano di sotto trotterellando "get something i want to sayy"

Erano le sei di mattina e c'erano un sacco di cose da fare quel giorno. E dormire non era di certo una di quelle.

Fui felice nel vedere che anche la mia famiglia si preparava per la sua giornata.

"Tesoro, ti ho fatto i pancakes con i mirtilli. Bacon e uova sono sul fornello" urlò mia madre velocemente precipitandosi in giro per la stanza.

Mio padre era seduto sulla sua sedia bevendo il caffè e aveva il telegiornale acceso.
"BuonGiorno principessa" mi sorrise dolcemente lanciandomi un occhiata.

"Giorno papà!" Corsi dietro di lui e gli stampai un lieve bacio sulla guancia.

Mia madre si fermò giusto vicino a me spostando per un momento la sua attenzione alla TV.

"Mamma hai visto il mio..." Mia sorella arrivò impetuosa. Si fermò subito girandosi per vedere cosa stavamo guardando.

"Sta mattina presto la cittadina di Venadly è stata trovata bruciata e a pezzi. Non ci sono per ora segni di sopravvissuti e la causa di tutto ciò è ancora sconosciuta. Tutti saranno sottoposti ad un'indagine" annunciò malinconicamente la giornalista mentre una lista di case bruciate e negozi ridotti in briciole scorreva dietro di lei.

Si potevano vedere anche poliziotti, pompieri, e altri lavorare diligentemente.

"Oh mio..! È terribile!" Boccheggiò mia madre scuotendo la testa.

Io annuii con la tesa concordando.

"Amavo la loro pasticceria..." Piagnucolò camminando.

Ebbi da ripensarci due volte a quello che mia madre aveva appena detto. Le mie povere orecchie, avevo davvero sentito bene?
Centinaia di persone erano morte e tutto ciò che importava a mia madre era una stupida pasticceria.

Poi, di nuovo, mia mamma non mostrò alcun rimorso o nessun sentimento di comprensione.

"P, Jae non abitava lì?" Chiese mio padre sottovoce con il viso pallido, continuando a bere il caffè.

Presephone scoppiò in lacrime correndo nella sua stanza.

"Faccio colazione, è troppo presto per tutta questa merda" sbuffai abbinandomi verso la cucina.

"Il linguaggio" disse mio padre con noncuranza.

Mia sorella era pazzamente innamorata del suo stupido ragazzo. L'ho difficilmente visto intorno a lei, e se lo era, era solo per una cosa.

Centrato, ero abbastanza sicura che i vicini sapessero il suo nome.

Jae-Lin Blu è quello che chiamano un demone. Alto 1 metro e 80, era giapponese con un po di caucasico in lui. I suoi capelli erano biondi come l'inferno e ricadevano sulla sua faccia come se fosse un personaggio dall'anima dannata.
Aveva un bel sedere, il corpo totalmente coperto di tatuaggi.
Il modo in cui parlava e il modo in cui si vestiva urlavano: "Cattivo ragazzo!!"

100%

Non mi fidavo di lui.

Lasciai cadere un po di pancakes nel piatto di fianco alle uova e al bacon.

I mirtilli furono messi sopra i pancakes e ricoprii il tutto con lo sciroppo.

Andai sul divano e mangiai la colazione con mio padre mentre guardavamo la tv.

"Va bene, io vado tesoro" mia madre baciò appassionatamente mio papà "fa la brava Thessaly"

"Si sì mamma. Ci vediamo stasera" mugugnai con la bocca piena dandomi un aspetto minaccioso per mia madre.

Mio padre sorrise alzandosi. Non feci caso al fatto che anche lui fosse già vestito da lavoro.
"Lascia che ti accompagni alla macchina amore mio" le prese dolcemente la mano accompagnandola in garage.

Augh, ciò che fa mio padre per mia madre è incredibile.
Sembrava che fossero ancora nei loro primi mesi di fidanzamento.

Andai in cucina e lavai il mio piatto prima di andare a controllare mia sorella. Sarà sicuramente devastata per la sua perdita.

Come odiavo il suo ragazzo, amavo mia sorella, e odiavo vederla così.

Mi chiedo perché mio padre fosse così noncurante riguardo Jae.
Erano come due biondi migliori amici.

Mio padre aveva la pelle chiara, come Casper, il simpatico fantasmino bianco, ma era di un'incredibile bellezza.
Aveva quei bellissimi occhi dorati e un caldo sorriso per la maggior parte del tempo.

I capelli biondi avevano delle sfumature scure, che gli davano un aspetto da uomo classico e sofisticato.

Immaginavo come mia madre si innamorò di lui.
Tutte le donne nelle vicinanze erano innamorate di lui.

Dopo aver messo i miei piatti in lavastoviglie, corsi di sopra per controllare Persephone.

Anche se era lei la sorella maggiore, a volte mi sembrava che lo fossi io.

Come nei momenti come questo.

Stavo per bussare alle porta quando sentii che c'era più di una voce provenire dalla sua stanza.

C'era uno sconosciuto nella sua camera.

Era tutto così ovvio, stavano rapendo mia sorella!!

Potevo sentire genere una supplica provenire da lei. Non aspettai un secondo a pensare mentre aprii la porta correndo dentro per salvarla.

"PERSEPHONE!"

Adopting an Alfa (italian version)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora