Una pulizia dentro una pulizia

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Stiamo mangiando. Mi sono fatto fare un panino esplosivo con tanto di peperoncino uova e bacon.
Tra 15-20 minuti usciamo fuori per spaccare il culo ad alcuni zombie.
<<Giorgio, sei tutto rosso>> dice sorridendo Nicoló. <<Chissà perché>> rispondo e mi metto a ridere.
Usciamo fuori con le nostre armi e Stesk incomincia un discorso. <<Ora peró il cancello ed usciremo e faremo pulizia. Tu, Giorgio, non puoi usare la pistola ma userai un coltello. Ovviamente porterai la pistola ma la userai solo per emergenza>> Stesk con in mano la sua balestra apre il cancello ed usciamo. <<State attenti>> ci dice Stesk. Da un angolo compare un non-morto e, con un solo colpo, Stesk lo prende in testa.
É da tanto che camminiamo senza incontrare un non-morto quando una ventina di non-morti compaiono da un vicolo e incominciano ad attaccarci. Stesk che era la piú vicina non ha spazio per sparare e incomincia a ucciderli con una freccia, io, invece, mi metto nella mischia e tiro colpi a raffica. In poco tempo ce li togliamo di torno e stacchiamo le frecce dalle teste.
Dopo un po' di tempo sentiamo delle voci che provengono dal walkie-talkie voci confuse. <<aiuto... sul mare... aiuto!>> le uniche parole che si capivano. <<Andiamo, a quanto pare sono sul lungomare>> corriamo verso il lungomare e vediamo un'orda di una centinaia di non-morti. <<Giorgio, prendi la pistola che ti ho dato, noi tiriamo con le balestre>> incominciò a sparare. <<Ragazzi, non ci vuole niente. Basta che ognuno ne uccida 9-10>> dico io visto che gli altri erano nel panico più totale. Verso la fine del lungomare vedo un gruppo di persone, saranno quelli della radio.
Funiamo di sterminare gli zombie e ci avviciniamo verso il gruppo. Un componente del gruppo fa un passo avanti con un gesto spavaldo. <<Grazie>> <<Di niente, eravamo usciti appunto per uccidere una centinaia di non-morti>> risponde Stesk. <<Non-morti? Sinceramente noi li definiamo azzannatori>> <<Non ce ne fotte un cazzo di come li definite voi>> rispose nervosamente Federico. <<Uccidete quel ciccione di merda!>> ordinò il comandante ai membri del gruppo. I cinque membri si avvicinarono a Federico quando Stesk li bloccò piazzandosi di fronte. <<Torcetegli un solo capello e vi rompo il naso>> <<Cazzo! È arrivata la fidanzatuccia del ciccione. Fate fuori sta bambina>> disse il comandante. Un membro prese per i capelli Stesk ma lei, con grandi riflessi, tirò un pungo prima che gli potesse fare qualcosa. <<Muorirai, nessuno mi sminuisce>> Subito dopo gli sparai in testa. Che cazzo ho appena fatto? Ho ucciso una persona. Mi sento una merda. <<Sparategli!>> incominciò una vera e propria lotta. Stesk incominciò a picchiare a colpi mitra in testa. Il comandante con la sua pistola mimetica prese in piena testa a Micaela Arturi. Tirai tre colpi e ho uccisi il comandante.  <<Cazzo!>> gridò uno dei due membri del gruppo che erano rimasti. Incominciò a sparare a raffica e tirò almeno 8 colpi nella gamba di Giulia. Non faccio neanche in tempo di mettermi a piangere che gli sparo al membro del gruppo in testa e nel frattempo Federico Amadore prende l'ultimo membro all'addome con una freccia. Appena Stesk finisce di spappolargli il cervello all'ultimo che ha ucciso si alza e allarga la ferita del membro e lo uccide. <<Ragazzi c'è Giulia che è gravemente ferita alla gamba>> dico io disperato. <<Dobbiamo cauterizzare la ferita è togliere i proiettili e mi sa anche che si é fratturata l'osso>> risponde Stesk tutta imbrattata di sangue. <<Controllate se hanno alcolici e qualcosa che possa accendere una fiamma>> continua Stesk. <<Controllo io>> disse Nicolò che era rimasto tutto il tempo immobile. Incominciò a rovistare nelle tasche ma non trovò nulla. <<Dobbiamo tornare a casa mia, è l'unica cosa che possiamo fare>> disse Stesk. Io presi in braccio Giulia e la consolai. <<Non ti preoccupare, tesoro, tra poco Stesk ti curerà>> intanto Giulia non faceva altro che piangere. La ferita era bruttissima.
<<Siamo arrivati>> disse Stesk. <<Giorgio, portala dentro>> continuò. Io con il piede spalancai la porta e stesi Giulia su un letto. <<Vado a prendere del whisky>> <<Ottimo, prendi anche qualcosa per accendere un fuoco tipo un fiammifero>> andai di corsa e presi tutto. <<Ecco qui!>> Stesk prese il whisky e un fiammifero. Versò tanto di whisky sulla ferita e Giulia incominciò ad urlare. <<È solo l'inizio. Se piangi per questo per il resto ti uccidi dal dolore? Sei grande, puoi farcela!>> gli diceva Stesk mentre versava il whisky. Prese un fiammifero e bruciò la ferita, Giulia incominciò a strillare. Io uscii fuori e vomitai, non posso sopportare tutto ciò. Incominciai a giocherellare con la pistola per distrarmi.
Quando Stesk mi disse che aveva finito corsi subito dentro e desi un bacio a Giulia che era sollevata. <<Ora riposati e non ci pensare più, il peggio è passato>> la consolai.

L'era dei morti (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora