She Fights With Demons (In revisione)

RITROVARSI

Rakev

Vedo quegli occhi azzurri diventare sempre più lucidi, mentre la sua voce si affievolisce fino a diventare un mero sussurro e quando le prime lacrime le solcano il viso, un terribile senso di vergogna e rammarico mi portano via, sbattendomi come onde sugli scogli. Sento la bestia agitarsi, in preda a quelle emozioni che non comprende e che, tuttavia, la sconvolgono, facendola sentire debole e disorientata. La rabbia la capisce ed anche la fame, ma non il senso di colpa e questo non lo sopporta. Mentre osservo quella ragazzina che non riesce a fermare le lacrime, solo una cosa mi passa per la testa. Così seguo il mio corpo, alzandomi e stringendo a me quel corpo tremante eppure caldo. La sento irrigidirsi, ferma come un ceppo di legno, prima che si rilassi stringendomi a sua volta e aggrappandosi con le mani alla casacca mentre anche i singhiozzi iniziano a prorompere dalla sua bocca. Anche se dovesse continuare ad odiarmi, anche se non volesse più che mi avvicini, anche se dopo volesse uccidermi non m'interessa. Adesso voglio solo tenerla tra le braccia e confortarla come un tempo. La stringo più forte accorgendomi con rammarico ancora più forte di quanto si sia alzata in questi anni. Riesco infatti ad appoggiare il mento sui suoi soffici capelli, una mano affondati in essi e l'altra che la tiene ferma a metà schiena. La sento mormorare tra un singhiozzo e l'altro e non posso far altro che stringerla ancora più forte ed anche se dovessi farle in qualche modo male tenendola così saldamente, ho bisogno di sentire il suo calore, il suo profumo, la sua presenza qui con me.

-Avevi promesso.. avevi promesso..-

E mentre continua a ripeterlo sento le sue mani battere in piccoli pugni sul mio petto, ma in modo debole, come se non avesse la forza di colpirmi più forte benché probabilmente lo voglia.

-Lo so..-

Riesco a dire solo, prima che la voce mi manchi. Continuo ad abbracciarla, e se fosse possibile vorrei avvolgerla e tenerla al sicuro per sempre, facendole dimenticare tutti questi anni di solitudine, tutto il dolore che gli ho causato non tornando da lei, non ribellandomi per ritrovare ciò che era importante. E non appena formulo quel pensiero, sento il legame esplodere potente come non mai e mi mozza il respiro quando lo sento iniziare ad avvolgersi intorno a noi, unendoci in modo ancora più forte, girando e stringendosi intorno alle nostre anime come se fosse qualcosa di palpabile, come se una fune invisibile ci legasse, risalendo a spirale fin dalla punta dei piedi sempre più su per congiungere infine i nostri cuori. In un attimo mi sembra tutto così giusto. Essere così, tenere Ange stretta tra le braccia, sentire il suo profumo ed il suo calore, il suo cuore che batte frenetico quanto il mio, mi fa acquisire una nuova consapevolezza. Qualunque cosa accadrà da adesso in poi, non potrò più lasciarla indietro, rimarrò con lei, anche se non dovesse mai perdonarmi le camminerò di nuovo a fianco, proteggendola, amandola, dando la mia vita per lei se necessario,seguendola e donandole tutta la mia fedeltà. Questo pensiero mi sembra così giusto, che il sospiro che rilascio sembra dissolvere tutto il peso che mi sono portato dietro fin'ora e per la prima volta dopo anni mi sento leggero, libero di seguire ciò che ogni parte di me desidera. Stranamente anche la bestia sembra d'accordo e come me, pure lei sembra aver trovato il suo posto nel mondo. Se potessi fermare il tempo, lo farei in questo preciso istante, mentre tengo tra le braccia la cosa che per me di più conta a questo mondo.

-Torna da me Ange.. torna da noi.. Facciamo tornare tutto come prima..-

Non riesco a trattenere queste parole. Ho bisogno di riaverla con me, di avere accanto il mio nuovo punto di riferimento. Ma non appena le parole lasciano le mie labbra la sento irrigidirsi nuovamente, poi le mani che tiene appoggiate al mio petto mi spingono ad allontanarmi da lei, a sciogliere quell'abbraccio e subito mi coglie un senso di abbandono. Le braccia mi ricadono lungo i fianchi, mentre lei continua a tenermi a distanza, le palme ancora pigiate contro il mio petto, la testa scura china a nascondere gli occhi particolari. Sospira e le spalle le tremano, poi i laghi azzurri che ha per occhi si fissano nei miei, rossi di pianto, ma risoluti.