Capitolo 15

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Dopo quel bacio ho salutato Jake lasciandolo allenare e sono andata da Matt commentando con un "ne parliamo in macchina".
Eccoci qua, lui è al posto di guida ed io sono accanto a lui.
Non ho idea di cosa fare, arrabbiarmi, fargli una scenata o restare calma.
-Ashley...- Dice lui come se avesse paura di me.
-Matt...-
-Dimmi quello che vuoi, però ti prego, non allontanarti da me, non lo potrei sopportare...-
-Matt, io non ho intenzione di allontanarmi da te. Hai fatto una cazzata, ma non per questo ti eviterò. Sei il mio migliore amico ed evidentemente hai paura che io soffra-
-Già...-
-Già cosa?-
-Già...sono il tuo migliore amico-
E senza dire altro parte avendo come meta casa mia.
Il viaggio è silenzioso e sembra non finire mai.
Arriviamo, finalmente, e prima di scendere mi volto verso di lui e gli dico:
-Grazie comunque...Volevi aiutarmi e te ne sono grata-
-Ashley...non devi ringraziarmi di nulla. L'ho fatto perchè volevo dimostrarti che lui non è sincero.-
Mi sorprende come continua ad insistere con questa storia.
-Matt ma non hai dimostrato niente, anzi sì. Hai dimostrato che a lui importa di me, eccome-
Apro lo sportello e scendo, ma prima che io possa chiudere la portiera interviene lui dicendo:
-Ashley, ti avverto: io non mi fermerò finchè non ti dimostrerò che ho ragione, ma fino ad allora ti starò accanto nonostante tutto-
-Buonanotte Matt-
Chiudo lo sportello e mi avvio verso casa.
Sono esausta, oggi è stata una giornata ricca di emozioni e abbastanza stancante, così in men che non si dica mi addormento liberando la mia mente da tutti i pensieri che la riempiono.

Mi sveglio per colpa della sveglia e, per quanto non ne abbia voglia, mi alzo e mi sistemo prima di andare a scuola.
Oggi è una giornata abbastanza importante perchè la squadra della nostra scuola gioca contro la "Mountains" un'altra scuola della nostra città.
Il preside ha deciso di sospendere le lezioni così possiamo assistere alla partita ed io ho deciso di andarci per dare il mio sostegno alla squadra, ma soprattutto a Jake.
Suona il campanello e corro ad aprire.
Vedo Katy che mi sorride ed entra dandomi il buongiorno.
Sapevo già che era lei perchè ci eravamo messe d'accordo per andare insieme al campo da calcio della scuola.
Abbiamo deciso di vestirci con i colori della scuola ossia il bianco e il rosso.
Facciamo colazione con le crêpes e usciamo.
Decidiamo di andare a piedi perchè ci vogliono 15 minuti e nel tragitto parliamo un po.
-Allora...qualcosa non va, che succede?- chiede lei guardandomi con aria interrogativa.
Chissà perchè ma lei riesce sempre a leggermi nel pensiero.
-Ma che sei un'indovina?- dico ridendo...
-Forse, ma ora parla- ordina lei.
Le spiego gli avvenimenti della giornata precedente e lei senza pensarci due volte commenta:
-No ma sul serio? E tu a chi credi?-
-Beh, in realtà non lo so...Li conosco poco ed entrambi mi hanno dimostrato, in un modo o nell'altro, di tenerci a me...-
Finalmente arriviamo così la nostra conversazione termina in fretta.
Ci sediamo sugli spalti ed attendiamo l'inizio della partita.
Nel frattempo arriva Matt e si siede accanto a me, ma non ci scambiamo nessun tipo di parola a parte un 'ciao'.
Le cheerleaders iniziano il loro balletto e subito dopo la squadra fa il suo ingresso in campo: è inutile dire che la mia attenzione è attirata solo ed esclusivamente da Jake.
Sposto un secondo la mia attenzione sull'altra squadra per vedere come sono fatti e soprattutto se hanno l'aria minacciosa.
Sento che Katy mi strattona il braccio così mi volto verso di lei chiedendole in modo scontroso:
-Cosa c'è?-
-Emmh...niente è solo che...- è palesemente nervosa e noto che il suo sguardo è rivolto alle mie spalle, verso il campo.
Mi giro all'improvviso e lo vedo.
Finalmente lo vedo.

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