Capitolo 39

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Mi risveglio e finalmente è sabato.
Guardo l'orologio e vedo che sono solo le 8:30 quindi riappoggio la testa sul cuscino e fisso il soffitto.
Quante notti passate in bianco e quante lacrime versate sotto questo tetto.
Sento il telefono vibrare ed allungo un braccio per raggiungerlo con la mano.
Un messaggio da Matt:

Buongiorno piccola, spero tu abbia dormito bene...Che ne dici se verso le 09:30 passo a prenderti e ti porto a fare colazione da Starbucks? Fammi sapere.
Un bacio.

Questo ragazzo è un vero tesoro, il nostro rapporto si rafforza sempre più e quando mi fa queste piccole sorprese la mia giornata migliora.
Decido di rispondere al messaggio mentre mi infilo le pantofole.

Certo, perfetto direi...Allora a dopo:)

Attendo la sua risposta che arriva quasi subito:

A dopo principessa<3

Mi dirigo verso il bagno e decido di lavarmi i capelli.
Mi infilo sotto la doccia e cerco di regolare la temperatura dell'acqua.
Credo che questa sia una delle cose più complicate per me.
All'inizio scendono praticamente cubetti di ghiaccio, poi giro la manopola verso sinistra e l'acqua è bollente.
Dopo cinque minuti abbondanti credo di aver trovato la temperatura giusta, ma anche se non lo fosse mi andrebbe bene comunque perchè non voglio fare tardi.
Mi faccio lo shampoo due volte e poi aggiungo un po di balsamo sulle punte.
Risciacquo il tutto ed esco dalla doccia.
Mi copro con un telo e tampono i capelli con un asciugamano più piccolo rispetto a quello che mi avvolge il corpo.
Pettino i capelli ed inizio ad asciugarli.
Ho sempre odiato il tipo di capelli che possiedo perchè non ho mai capito come sono: non sono lisci, ma neanche ricci; non sono castani, ma neanche biondi, insomma un vero disastro, quindi la maggior parte delle volte ci passo la piastra.

Finito di asciugare i capelli indosso l'intimo e corro verso camera mia per decidere cosa mettere.
Apro le ante dell'armadio e scruto attentamente ogni centimetro del mio guardaroba.
Visto che siamo quasi a giugno la temperatura è abbastanza alta e ogni giorno sono minimo 30 gradi.
Opto per una salopette di jeans con i pantaloncini corti e sotto indosso una canottiera gialla.
Ho sempre amato i colori accesi perchè mi ricordano l'estate che è la mia stagione preferita.
Allaccio le converse bianche alte e vado in bagno per truccarmi.

Il periodo del "mi trucco tanto per coprire la faccia" è stato breve, ma intenso. Brevissimo anzi, un giorno è bastato ed avanzato.
Oggi metto solo un po di matita nera nella rima inferiore degli occhi e un velo di mascara.

Guardo il telefono e vedo che sono le 9:28 perciò scendo ed aspetto Matt in giardino.
Ovviamente il mio ragazzo è puntualissimo e alle 9:30 in punto, la sua auto si ferma di fronte a me.
Salgo in macchina e lo saluto con un baco veloce a fior di labbra.

-Sei puntualissimo!- dico io
-Mai farsi attendere da una ragazza- risponde lui facendo l'occhiolino e rivolgendomi un sorriso.
-Soprattutto se quella ragazza sei tu- Aggiunge poi.
Abbasso la testa perchè sento le guance prendermi fuoco e quando l'imbarazzo è diminuito inizio una conversazione normale con il mio bellissimo fidanzato.
-Senti, possiamo fare colazione da McDonald's invece che da Starbucks? Ho voglia di mangiare al fast food- chiedo a Matt facendo gli occhi dolci.
-Sei proprio sicura di non voler andare nel negozio di frappuccini più famoso al mondo?-
So dove vuole arrivare quindi oltre allo sguardo da cucciolo inizio a battere le ciglia ripetutamente e velocemente.
Lui sbuffa e sussurra un 'ok'.

Arriviamo da mcDonald's e ordiniamo, io prendo una brioche al cioccolato, un muffin e un latte macchiato; lui invece preferisce una porzione di pancakes, un donut al cioccolato e un cappuccino. Ci sediamo e mentre aspettiamo la colazione parliamo del più e del meno.
Finalmente vedo la cameriera arrivare e poggiare i vassoi proprio davanti a noi.
Io divoro tutto in men che non si dica e lo stesso fa Matt.
Usciamo da quel fast food e saliamo in macchina per tornare a casa.

-Bendati gli occhi- dice il mio ragazzo passandomi una sciarpa nera.
-Cosa? Perchè? Ma sei pazzo?!- rispondo io impulsivamente.
-E dai, è una sorpresa, non puoi sbirciare...-
Sbuffo sonoramente e poi mi bendo.
Il tempo sembra non passare mai e sono sicura di aver sentito minimo 11 canzoni, quindi dovrebbe essere passata più di mezz'ora.
Sento l'auro fermarsi e Matt scendere.
Apre il mio sportello e mi prende una mano per aiutarmi ad uscire dall'auto.
Mi fa camminare per un po e poi mi toglie la benda.
Non credo ai miei occhi.
Questo ragazzo ha organizzato tutto questo per me?
Mi getto fra le sue braccia sussurrando un grazie prima di baciarlo.

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