Capitolo 43

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Lunedì.
Odio il lunedì.
Per me è come il simbolo dell'apocalisse.
Avete presente quel senso di disgusto e di odio profondo verso una cosa?
Ecco, per me è il lunedì, un po come la pizza fredda e la coca-cola calda: uno schifo.

Mi alzo a malincuore dal letto per spegnere quella maledetta sveglia che sta suonando da 40 secondi, anche se sembra molto di più.
Vado velocemente in bagno prima che lo occupi mia sorella ed entro subito nella doccia.
Quando esco mi accorgo di non aver portato con me i vestiti per cambiarmi, quindi mi lego un asciugamano attorno al corpo e mi dirigo verso la mia camera.
Uno di questi giorni devo organizzarmi con Katy per andare a fare shopping perchè ho sempre i soliti vestiti e stanno diventando monotoni.

Apro le ante dell'armadio e fisso i vestiti come se potessero scegliersi da soli, ma non ottengo i risultati che sognavo quindi mi costringo a decidere in fretta cosa mettermi.
Prendo un paio di jeans stile boyfriends chiari ed una canottiera grigia, intonata alle vans. Mi lego in vita una camicia a quadri rossa e nera e poi vado verso il bagno per finire di prepararmi.
Raccolgo i capelli in una mezza coda in stile anni '60 con un rigonfiamento leggero, mi trucco con la matita nera ed il mascara e poi preparo lo zaino per scuola.

Scendo al piano di sotto e guardo l'orologio notando che sono solo le 7:35, quindi mi siedo su uno degli sgabelli attorno al tavolo rialzato e verso in una tazza un po di caffè con altrettanto latte. Prendo una mela e la taglio in pezzi per poi mescolarla con altra frutta fresca e creare una macedonia all'ultimo minuto.
Bevo e mangio la mia colazione e poi mi avvio verso l'inferno.

Ho percorso questo tragitto centinaia se non migliaia di volte ed ogni volta mi sembra diversa dalla precedente.

Arrivo a scuola in leggero anticipo così decido di andare al mio armadietto per lasciarci dentro i libri che non mi servono per le prime ore.
Mentre appoggio i miei quaderni sento una voce chiamarmi:

-Ashley? Ashley Blake?..-
Mi volto immediatamente e riconosco subito la persona che ho di fronte.

-Sì Jason, sono io...cosa vuoi?- rispondo io al ragazzo che mi ha rovinato la vita.

-Wow, sei...cambiata..-

-Si, beh, io direi che..mi hanno cambiata..-

-Già, a proposito, io non mi sono dimenticato di quella storia e credo neanche tu...Quindi io ti consiglio di tenere gli occhi ben aperti, perchè qualcuno potrebbe venire a sapere qualcosa e credo che non ti farebbe piacere, o sbaglio?-

-Non sbagli Jason, hai ragione non mi farebbe piacere, ma tu starai zitto e non dirai nulla a nessuno..- dico io facendo un passo verso di lui senza smettere di guardarlo negli occhi.

-Wow! Da quando Ashley Blake si rivolge a me in questo modo? E da quando io prendo ordini da una come te? Non ti conviene metterti contro di me e lo sai bene...-

-Senti, cosa vuoi in cambio del tuo silenzio?-

-Oh Ashley, sei così ingenua! Io non manterrò il tuo segreto e lo sai bene...-

-Il NOSTRO segreto- ribatto io.

-Sì come vuoi, ma sicuramente tra noi due c'è una persona che verrebbe vista diversamente se si scoprisse il suo segreto, e quella sei tu..-

-Io ho fatto solo quello che ritenevo più giusto.-

-Sai, quello che è giusto non è sempre quello che si vuole..-

-Non fa differenza Jason! Ormai è successo ed ora non ha senso ritirare fuori questa storia.- Dico io sperando di convincerlo a tacere.

-Beh Ashley, per me ha senso...Sai bene che il mio scopo è sempre stato quello di rovinarti la vita e voglio riuscirci-

-L'hai già rovinata! E comunque perchè ti diverti tanto ad infastidirmi?-

-Non lo so sinceramente, forse è perchè sei debole ed ingenua, e le persone deboli ed ingenue, o meglio stupide, sono facili prede...- dice lui con un tono da psicopatico. Comincio ad avere paura.

-Non sono debole, e anche se lo fossi sarei comunque più intelligente di te-
Appena quelle parole escono dalla mia bocca lui scoppia in una fragorosa risata e poi smette improvvidamente quando mi guarda negli occhi e dice:

-Se fossi in te farei attenzione alle parole che usi contro di me... Non osare più parlarmi in questo modo altrimenti sarò costretto a parlare prima del previsto..-

Sto per ribattere, ma una voce parla prima di me.

-Hey, Jass!-

Mi volto insieme a Jason per scoprire chi lo chiama ed appena lo vedo intervengo:

-Matt?!-

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