Mi ama. Nash mi ama. Nash Grier mi ama. Non credo possa essere vero. Mi butto sul letto e sorrido con gli occhi chiusi.
"Amore, che succede? Come mai così felice?" Chiese mia mamma entrando in camera. Mi alzai velocemente arrossendo di colpo.
"Mamma...niente" dissi balbettando. Mi misi sotto le coperte e sussurrai un 'Buonanotte' velocemente.
"Sisi, ma domani parliamo" disse uscendo. Inziai a ridere pensando a quanto fosse stupida e invadente mia madre. Ma le voglio bene comunque. Dopo poco che cercavo di addormentarmi il cellulare vibrò. Lo accesi. Messaggio da Nash. Risi e lo misi in silenzioso. Mi addormentai pensando alle sue labbra.
Nash's pov
Stetti tutta la notte a pensare a lei e al messaggio che le avevo scritto 'Il mio mondo in bianco e nero si è colorato delle tue sfumature'. Ancora non visualizzato, ma cosa mi sono messo in testa, potrebbe anche essere un altro Nash, non esisto mica solo io. Inziai a ridere e posai il cellulare, mettendolo in silenzioso. Mi addormentai pensando alle sue labbra.
[...]
"Ti odio!!" Urlava Briana spingendomi.
"Briana, lo sai che non voglio stare con te!" urlai più forte.
"Mi stai prendendo in giro?!" Urlò.
"Si, è tanto che ti prendo in giro. Da quando, il primo giorno di scuola, mi hai baciato! Briana lasciami in pace! Non ti voglio più!" Urlai e andò via piangendo. Non me na fregava nulla, letteralmente un fottuto emerito cazzo di quella puttana. Ora volevo solo lei, Sophie. Mi avviai al bagno e mi feci un bagno. Mesi i miei pantaloni preferiti e la cannottiera di Ramones con le vans nere. Mi infilai il giubbotto di pelle nero e presi il cellulare. Lo accesi e digitai il suo numero.
"Nash...?" Disse. La amavo sempre di più.
"Ti devo parlare" dissi con voce spezzata.
"Okay...ma c'è scuola" disse. Inziaia a ridere.
"Ti prego Sophie. Se una volta non vai a scuola non succede mica il finimondo" dissi sorridendo. Quella ragazza è fantastica, riesce sempre a farmi sorridere.
"Okay, dal Martini tra dieci minuti" disse.
"Sarò lì tra dieci minuti precisi" dissi. Poi sussurai un impercepibile 'ti amo'.
"Che hai detto?" Chiese.
"Niente" e chiusi la chiamata. Dovevo dirle la verità. La fottuta verità che la amo.
Sophie's pov
Infilai degli skinny strappati alle ginocchia con una maglietta bordeaux a maniche corte. Infilai le convers bordeaux e presi lo zaino. Per non far capire a mia mamma che non sarei andata a scuola, ma che sarei andata da Nash. Sbattei la porta di casa e uscì camminando lentamente. Era una bella giornata, che sarebbe diventata stupenda se si fosse presentato dal Martini. Eccolo lì appoggiato ad una macchina. Gli andai davanti, ovviamente non mi notò, aveva il cellulare in mano.
"Buongiorno" dissi. Mi guardò con gli occhi spalancati. Con quegli occhi spalancati. Inziai a ridere appoggiandomi a lui.
"Oddio la tua faccia!" dissi ridendo.
"Sophie" disse staccandomi da lui.
"Okay, cosa devi dirmi" dissi ma prima che riuscisse ad aprire bocca riniziai a ridere.
"Vuoi ridere, okay" disse e prese a farmi il solletico.
"Fermo Na-ahahaha!" Urlai. E si fermò. Mi prese la mia faccia tra le sue mani e mi baciò. Approfondì il bacio facendosi spazio con la lingua tra le mie labbra. E le lingue si abbracciavano e giocavano. Mise le mani sui miei fianchi e mi strinse a se con un abbraccio, così mesi le braccia intorno al suo collo. Mi fermai.
"Ma non stai con Briana?" Dissi staccandomi da lui.
"L'ho lasciata stamattina, prima di chiederti se...beh...Sophie vorresti essere la mai ragazza?" Disse grattandosi la nuca.
"I-io...Nash ci devo pensare" dissi e presi la mia roba. Andai via camminando. Ma mi fermai. Mi girai e tornai da lui.
"Sai baciare molto bene" dissi e gli lasciai un bacio sulla guancia.
"No, Sophie, voglio stare con te tutto il giorno" disse e mi prese la mano. Ci incamminammo verso il parco. Trovammo un albero piangente e ci mettemmo lí sotto, io tra le sue gambe. Poggiai la schiena contro il suo petto. Sentivo che il battito del cuore era aumentato. Inziai a formare dei cerchi sui suoi pantaloni. Accesi il cellulare e aprii WhatsApp. Lessi il messaggio di ieri sera di Nash e mi girai da lui.
"Grazie" dissi e gli strizzai le guancie rosee. Arricciò il naso come un bimbo piccolo.
"Io devo andare" dissi e mi alzai.
"Vorrei, se a te va bene, fare una torta" disse.
"Allora falla" dissi ridendo.
"Insieme" sussurò.
"Oh...okay" dissi. Mi prese la mano e scendemmo la collina.
[...]
"Per la domanda di prima?" Disse mentre camminavamo.
"Me l'hai chiesto un minuto fà. Per farti soffrire te lo dirò domani" dissi. Sapevò già la risposta.
"Si, ma fino a domani avrò le tue labbra" disse e mi baciò.
"Sisi, ma la torta al cioccolato" dissi e rise scompigliandomi i capelli.
"Okay, bambina" gli feci la linguaccia. Arrivati davanti a casa sua prese la chiave e aprì la porta. Mi prese lo zaino dalle spalle e lo posò per terra. Mi portò in cucina e prese le cose per fare la torta.
"Okay, ci siamo" disse e si avvicinò. Così tanto da starmi ad un centimetro dalla faccia, non potevo guardarlo. Così abbasai lo sguardo.
"Sono così brutto?" Disse facendomi alzare lo sguardo.
"No, sei stupendo" dissi abbracciandolo forte. Lo baciai con trasporto. Sorrise tra le mie labbra stringendomi sempre più forte.
"Nashyyy!!" Sentì urlare. Era una voce acuta e squillante.
"È la mia sorellina" disse alzando gli occhi al cielo. La prese in collo e me la mostrò. È davvero molto bella, però non ha gli stessi occhi di Nash. Mise il broncio girandosi da Nash.
"Non mi hai raccontato la favola per dormire!" Urlò. Nash rise.
"Okay okay. Arrivo subito tu vai a letto intanto" disse e la piccola si allontanò correndo.
"Allora...dove eravamo rimasti" sussurò.
"Nash, voglio fare la torta" dissi ridendo.
"E io voglio la tua p-" disse ma lo fermai.
"Chiudi quella bocca e aiutami" dissi ridendo.
"Che caratterino" disse.
"E comunque ti amo, anche io" dissi ridendo.
Autrice
Secondo capitolo!! Tremedino il nostro Nash. Hahhaha, no apparte gli scherzi, vi piace.
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Passate da:
1. Ale_horan_ 'That Night'
2. lamazzadiharry
3. Sabri-forever3 'Sisters' (bellissima)
4. When_angels_cryLa vostra,
Giorgia♥
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He Was My Drug N.G
Fanfiction"Sempre soli, tu con le tue puttane, io con i miei pensieri. Ma non ti è mai venuto in mente di cambiare? Non ti sei mai stancato di fare sempre le stesse cose? Voglio dire, sarò pure noiosa quanto ti pare, ma almeno non sono stronza e puttana come...