Chapter 12

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Uscii dal bagno già pronta per la scuola. Mi guardai allo specchio e vidi un braccio penzolare dal letto. Così mi girai e vidi Nash che dormiva, beato. Mi avvicinai piano mi inginocchiai e cominciai ad urlare di alzarsi. Lui aprii gli occhi piano.

"Ma che cazz..Okay mi alzo" disse ributtando la testa sul cuscino. Cercai di tirarlo per un braccio ma era troppo pesante.

"Nash....alzati....abbiamo....scuola...ah ci rinuncio" dissi sbuffando. Cercai di alzarmi ma mi prese per un braccio e mi strattonò, buttandomi sopra di lui.

"Hey...che fai?" Sussurai ridendo leggermente.

"Voglio il bacio del buongiorno" disse facendomi avvicinare a lui. Mi avvicinai facendo sfiorare la nostra labbra.

"Cazzo, vuoi farmi morire?" Sussurrò. Io sorrisi e mi alzai, correndo via, sculettando.

"Accidenti a te!" Urlò dal piano di sopra.

"Vestiti e poi ne riparliamo!" Urlai anche io. Sentii i pesanti passi che si spostavano per tutta la camera, con fretta e furia. Scese con i capelli tutti scombinati. Stavo versando il caffè nelle tazze quando due mani si posarono sui miei fianchi. Quelle due mani si spostarono fino a diventare un abbraccio, che mi stringeva e mi faceva sentire bene. Mi girai e appoggiai la testa sul suo petto. Riuscivo a sentire il suo cuore battere all'impazzata e lasciai un piccolo bacio sul suo petto.

"Ti amo tanto cucciolina mia" disse fissandomi dolcemente. Mi misi in punta di piedi per baciarlo, si abbassò leggermente e poggiò le sue morbide labbra sulle mie. Mi staccai e lo guardai con gli occhi dolci. Rise e mi prese in braccio. Misi le braccia intorno al suo collo e mi portò fin sul divano. Ci sdraiammo e mi baciò lentamente e appassionatamente. Fece entrare la lingua in mezzo alle mie labbra e ne morse una, facendomi gemere. Allacciai le gambe alla sua vita e lui iniziò a muovere i fianchi.

"Nash...mmmh...la scuola" dissi tra un bacio e l'altro.

"La scuola può aspettare, piccola" mi sussurrò all'orecchio con voce roca. Mi eccitava tantissimo quando faceva così. Alzai leggermente i fianchi, mi sganciò i pantaloni e mi abbassò leggermente. Infilò le dita dentro la mutandine e poi dentro di me, con forza.

"Non potevi...aspettare...di essere...mh...davanti a scuola per...baciarmi?" Sussurrai tra un sospiro e l'altro.

"Ma scherzi...Non ti bacerei mai davanti a tutti" disse. Mi scostai e feci in modo che le due dita uscissero da me. Lo guardai e mi si appannò la vista.

"No...No Sophie...scusa amore" disse. Ormai la lacrime mi avevano bagnato tutte le guance.

"Nash, non cercare scusa. Ti non mi ami, e non mi chiamare 'amore'. Come ho fatto ad essere così stupida. Tu...tu" mi prese le mani e si avvicinò al mio così ma non lo potevo guardare, mi faceva schifo.

"Si, Sophie, sei stata stupida. Ma come hai fatto a credere che io fossi interessato a una come te? Mi sono messo con te solo perchè non avevo nessuno con cui divertirmi. Così ho scelto te. Carina e debole, facile da conquistare" prese un respiro "All'inizio pensavo fosse solo un gioco ma alla fine mi sono veramente innamorato di te. Insomma sei la ragazza che tutti vorrebbero, dolce e solare. Ne abbiamo passate tante insieme e alla fine sei speciale. Ti ricordi la prima volta che l'abbiamo fatto? Ammettilo, ti è piaciuto. In ogni caso, io ti amo più della mia vita. Più di ogni altra cosa. Sei speciale e unica. Non so come fartelo capire. Io non..." Mi guardava con gli occhi lucidi. Cercai di togliere le mani dalle sue. Me le lasciò subito.

"Nash! Perchè?! Perchè  a me?! Cosa ti ho fatto di male?! Cazzo!" Urlo piangendo. Mi alzai e mi allacciai i jeans. Corsi di sopra e presi lo zaino. Scesi.

"Ora andiamo a scuola. Poi quando torno qui faccio le valige e  me ne vado" dissi ed aprii la porta.

Quando entriamo a scuola nessuno si interessò a me. Corsi via da Nash che invece andò nel suo gruppo. Notai Cameron abbastanza lontano da tutti. Così corsi da lui. Era da solo con il cellulare in mano. Mi fiondai tra le sue braccia e piansi tantissimo.

"Hey hey Sophie, che succede?" Mi chiese. Alzai lo sguardo e avevo tutto il mascara colato.

"Lui mi ha mentito. Tutto questo tempo, lui mi ha mentito. Mi ha detto che sono stupida ed ingenua e che stava con me solo perchè non aveva nessuno con cui divertirsi" dissi cercando di respirare.

"Ho bisogno di un posto in cui dormire. Voglio andare via da quella casa" gli dissi. Lui mi accarezzò la testa.

"Mi dispiace" riuscì a dire.

"A me non mi frega più un cazzo" dissi frignando.

"Comunque puoi ospitarmi a casa tua?" Dissi e lo guardo col labbruccio.

"Però promettimi che tu e Jade non litigherete" mi disse e sorride. Lo abbracciai forte.

"Non ho voglia di andare a scuola. Facciamo forca?" Gli chiedo. Lui annuì.

Ci sedemmo dentro un bar. Era un posto carino, caldo. Fuori era freddo.

"Vuoi qualcosa?" Mi chiese Cameron. Io scossi la testa. Annuì e si alzò. Tornò dopo poco con un cappuccino.

"Come posso fare con lui?" Gli dissi. Combatto per far si che le lacrime non scendano nuovamente sulla mia guancie.

"Conosco bene Nash...quando ci tiene, ci tiene" sospira e prende un sorso di caffè.

"E secondo te..." abbassai lo sguardo.

"Ci tiene" mi precedett. Alzo lo sguardo e spalanco gli occhi.

"Quindi...stasera dovrei rimanere da lui?" Chiedo mordendomi la guancia. Lui mi sorride.

"Ma se...Ma se dovesse farmi del male ancora?" Una lacrima mi riga la guancia.

"Tu hai noi. La tua nuova famiglia. Se c'è qualche problema di puoi rivolgerti a noi" mi vado a sedere accanto a lui e lo abbraccio forte.

"Se non avessi te cosa farei" dissi al suo orecchio.

♡spazio autrice♡

Alloooora...è tanto che non aggiornavo e forse vi sono anche mancata, ma, eccomi qui con il nuovo capitolo! So che è corto e che fa schifo ma non c'avevo tanta voglia.

Mi scuso in antcipo per gli errori grammaticali, capitemi, ho anche io una vita sociale. Commentate se c'è qualcosa di sbagliato.

Dopo questo capitolo aggiornerò più frequentemente, come facevo prima.

Credo di aver detto tutto quindi...

A presto polpettinee♡

He Was My Drug N.GDove le storie prendono vita. Scoprilo ora