Gabriel
" Quindi anche tu, non ti chiami David" intuì , incrociando le braccia al petto.
Annuii con un sorriso, e mi passai una mano tra i capelli: " No, il mio nome è Gabriel Gray"
Ma potevo veramente fidarmi di lei?
Forse.
E comunque ormai mi aveva scoperto, perciò che senso aveva continuare a mentire?
Non aveva più alcuna importanza.
Anche se...ero davvero uno stupido!
Dovevo guardare in giro prima di toccare quella pistola!
" Ok, Gabriel. Io devo andare " disse poi, continuando a mantenere le distanze.
Aprì la porta scorrevole e scomparve dalla mia vista.
Stella
Un agente dell'FBI ? Quel...Dav...cioè Gabriel era quello...sì , insomma. Avevo capito bene ? E quel ragazzo ? Un testimone in viaggio...ah, pazzesco.
Mentre scuotevo la testa ancora sconvolta , rientrai nella "zona hostess" cercando di apparire calma il più possibile alle mie colleghe.
" Si può sapere dove era finita?" mi domandò Charlot
Ignorai volutamente la domanda ed avanzai verso di lei.
Assieme ad Anne era indaffarata nel fare caffè e recuperare pacchettini di biscotti per i nostri passeggeri che avevano richiesto la colazione a bordo, Samantha invece, lei...se ne stava seduta in un angolino con un fazzoletto tra le mani, era per conto suo. Piangeva. Gli occhi gonfi e rossi.
" Ehi, che cosa ti prende?" le domandai chinandomi su di lei, improvvisamente preoccupata.
Charlot ed Anne risposero al suo posto, in coro: " Non vuole dirlo a nessuno"
Samantha si asciugò in fretta le lacrime: " Fate pure il vostro lavoro, non preoccupatevi per me" disse fra i singhiozzi .
"Ma sei sicura?" le dissi sfiorandole una spalla " se hai bisogno di qualcosa io..."
Lei mi guardò furiosa e tremante: " Vai" mi disse alzando la voce.
Lo disse quasi come se avesse paura di avermi vicino.
"Come vuoi" le risposi allontanandomi, ma aveva qualcosa di strano.
Nei suoi occhi c'era qualcosa che non andava.
Lei non era mai stata così, non era la ragazza di sempre.
Doveva esserle successo qualcosa.
Lei che era una ragazza così allegra, spensierata...
Ritornai a fare il mio lavoro, avanti e indietro per soddisfare chiunque avesse bisogno di qualcosa.
Più volte entrai perfino nella cabina di pilotaggio, dai nostri due piloti , per offrir loro il caffè.
Era meraviglioso veder il cielo da quel posto.
Attraversare le gigantesche nuvole , simili a ciuffi di panna montata, era qualcosa di straordinario, da togliere il fiato.
Incontrai due volte gli occhi verdi di Gabriel durante i miei "viaggi".
Era preoccupato, lo si capiva perfettamente dal volto teso.
Non si fidava di me? Mi teneva d'occhio per assicurarsi che non dicessi nulla ?
Mi andava bene, tanto non avrei parlato.
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Ho attraversato l'oceano per trovarti
Literatura FemininaPrimo libro della duologia: Oltre. California Gabriel Gray è un agente dell' FBI dal cuore "spezzato". In passato, una donna l'ha fatto soffrire portandolo a diffidare dall'amore in generale. Ha quindi deciso di non fidarsi più delle donne. Ste...