Credere

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Gabriel

" Abbiamo un accordo, allora ?" domandai per avere un ulteriore conferma.

Walter Rossi ridacchiò nel suo elegante smoking : " Ma certo signor William! Sono sicuro che sarà davvero entusiasmante fare affari con lei . Non è vero Luke? "

Quel bifolco , tutto muscoli e niente cervello , annuì mentre mandava giù, a fondino, l'ennesimo bicchiere di vino rosso .

Mostrai loro un mezzo sorriso , del tutto falso .

Non avevo nessunissima intenzione di sorridere a quel modo , anzi stavo disperatamente cercando ,in tutti i modi possibili e immaginabili , di nascondere il mio vero stato d'animo dietro quella maschera di serenità .

Ero ansioso, stanco, stressato, confuso, e perfino un po'...impaurito e sospettoso.

C'era una sfumatura negli occhi scuri di Walter , che non riuscivo a decifrare : il suo sorriso non mi convinceva per niente , nascondeva qualcosa .

Aveva preso una decisione di cui non ero stato messo al corrente , ne ero certo .

Chissà cosa stava frullando in quella sua testolina malefica

I suoi uomini , che in quel momento gli stavano ronzavano tutt'intorno come api intorno al miele, facevano finta di nulla, ma era evidente che sapessero qualcosa riguardo al suo nuovo piano, ovviamente a me sconosciuto .

Diedi un'occhiata a James al mio fianco , e anche lui non sembrava affatto tranquillo .

Nell'aria non si respirava di certo un'aria serena , limpida, cristallina, eppure all'apparenza niente stava andando storto .

Forse era soltanto una nostra stupida, sciocca, impressione.

Era impossibile che avessero scoperto la nostra vera identità in quella stessa serata, a meno che non avessero informatori in ogni angolo .

Trassi un profondo respiro e rivolsi un sorriso mesto a Stella.

" Allora, a domani ...signori ?" domandò Walter stringendo la mia mano in segno di saluto , e successivamente quella del mio migliore amico.

" Certamente" risposi prontamente , mandando giù quel nodo in gola davvero fastidioso.

James annuì semplicemente, con un gran bel sorrisone a trentadue denti stampato sul volto.

Ovviamente era finto anche quello .

Hanno abboccato?

Scopriremo tutto domani.

" Arrivederci" salutò infine James , per poi avviarsi verso l'uscita sfoderando le chiavi della nostra auto di lusso da una delle tasche dei pantaloni grigi , che aveva scelto di indossare proprio per quell'occasione .

Prima di seguirlo , per un bel po' rimasi a fissare Stella negli occhi.

Provai a trasmetterle ogni possibile sentimento, emozione positiva di cui ero provvisto.

Lasciai che fossero i miei occhi a dirle che non doveva temere, che presto saremmo stati insieme...per sempre

Mentre mia figlia le trotterellava intorno .

I suoi occhi del mio stesso colore, ogni tanto si soffermavano su di me con curiosità evidente .

Dar loro le spalle , a Stella e a mia figlia, fu più difficile di quanto avessi immaginato.

Con mille pensieri che mi ronzavano ancora per la testa, mi avviai verso il parcheggio , rabbrividendo non poco per il freddo pungente, che mi assalì non appena varcai il portone d'ingresso di quella meravigliosa sala extra-lusso .

Ho attraversato l'oceano per trovartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora