Quattordici

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Capitolo dedicato a hesamazjay
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Era venerdì notte e Louis aveva invitato Harry per la notte. Non era nulla di speciale, ma Harry era eccitato di stare a casa dell'altro ragazzo. Sarebbe stato diverso comparato al fatto che dormivano sempre nella sua stanza.

Harry arrivò a casa dell'altro ragazzo dopo cena e fu immediatamente accolto da sorrisi femminili e musica rumorosa.

"Harry!", esclamò Daisy mentre apriva la porta. Lei abbracciò le sue gambe e Harry le sorrise, stringendo gentilmente la sua schiena.

"Hey, piccina, dov'è tuo fratello?", chiese Harry. Daisy si allontanò con un piccolo broncio sul suo viso.

"Perché vieni sempre per vedere Louis?", protestò lei e Harry sentì il suo sorriso crescere di più.

"Perché lui mi piace".

"Io non ti piaccio?".

"No, mi piaci", le assicurò Harry.

"Ti piace Lou di più?", disse lei lentamente e Harry scosse le spalle.

"Mi piace in un modo diverso. È nella sua stanza?", chiese e Daisy annuì. Harry corse per le scale e poi camminò per il piccolo corridoio. Bussò alla porta e Louis la aprì, senza maglietta e bellissimo.

"Hey", Louis fece un grande sorriso, spostandosi così da permettere a Harry di entrare nella sua stanza. Harry entrò e poggiò la sua borsa sul pavimento. Louis si mosse dietro di lui e lo circondò con le braccia, baciando le sue scapole.

"Mi sei mancato", mormorò Louis. Harry si voltò, il suo cuore che sembrava esplodere.

"Sono solo due giorni", Harry fece una risatina sommessa e Louis annuì, poggiando il suo viso sul petto di Harry.

"Lo so, ma mi sei mancato", gli disse Louis. Harry mise le sue braccia intorno all'altro ragazzo e si abbassò per baciarlo in testa. Louis sollevò la testa e diede a Harry un vero bacio.

"Louis, non si bacia il tuo ragazzo nella tua stanza", disse Lottie, la sua testa che comparve dalla porta. Lui si allontanò e le fece il dito medio, spostandosi per chiuderle la porta in faccia.

"Cos'è successo alla privacy?", urlò e riuscì a sentirla ridere.

La cosa che Louis odiava di casa sua era che non c'era privacy. Chiunque può entrare nella sua stanza in qualsiasi momento. Sospirò solamente e fece sedere Harry sul suo letto. Fece partire un film e indossò una maglia, andando poi di sotto a prendere del cibo. Fu veloce e presto erano raggomitolati sul letto mentre guardavano il film – beh, una specie.

Harry aveva una ciotola di popcorn sul suo grembo e li mangiava tranquillamente mentre scorreva il suo Tumblr – non prestando attenzione al film. Stava dando anche un po' di attenzione a Louis – e Louis aveva provato ad attirarla – quindi si imbronciò e gli lanciò un verme gommoso. Harry sobbalzò quando la caramella lo colpì sul petto e alzò lo sguardo verso Louis con un sorriso sciocco.

"Che diavolo, Lou?", sogghignò Harry. Louis gli fece un broncio e morse un verme gommoso innocentemente.

"Perché non mi stai prestando attenzione? Sono carino", piagnucolò Louis. Harry rise ad alta voce e scosse la testa con affetto. Non poteva negarlo, Louis era molto carino.

"Sono impegnato", gli disse. Tornò al suo telefono e aggiornò il suo Tumblr. Louis strinse gli occhi e tirò fuori un altro verme gommoso. Lo spinse nella sua bocca e lo succhiò, così da renderlo appiccicoso. Lo tirò fuori velocemente e poi lo tirò in faccia a Harry.

Il verme era appiccicoso e Harry sobbalzò e gridò come una ragazza. Louis rise accanto a lui e Harry gli lanciò uno sguardo disgustato.

"Louis! È nauseabondo", esclamò Harry. Louis scosse solamente le spalle e continuò a sghignazzare.

Killing Time - Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora