Killing Time - Larry Stylinson (Italian Translation)

Diciannove

Il loro primo litigio avvenne la prima settimana di scuola. Non fu perché si ignoravano l'un l'altro o perché avevano un problema con altre persone. Accadde perché Louis aveva deciso di prendere in giro un altro ragazzo e ciò a Harry non piaceva.

Il ragazzo era di un anno più giovane e Louis usava il suo status di diplomando e lo ostentava. Harry non riusciva a crederci perché era Louis e lui era così dolce. Aveva preso in giro il ragazzo per i suoi occhiali – il che era stupido perché Louis porta gli occhiali – e per i suoi capelli – che erano rossi – ed era stato meschino e non era necessario.

Niall rideva con lui e roteò gli occhi quando Harry disse a Louis che era una merda. Louis aveva liquidato Harry e così avevano deciso di non parlarsi. Era stato difficile per Harry, perché voleva che il ragazzo s'intrufolasse dalla sua finestra e lo baciasse come faceva ogni notte, ma Louis non si era presentato.

Erano anche seduti accanto a Francese e Harry era incazzato quando Louis aveva fatto gruppo con Eleanor invece che con lui. Harry aveva fatto coppia con il ragazzo dai capelli rossi – Adam – e ricevette uno sguardo da Louis. Erano stati in lotta per due giorni, ma entrambi i ragazzi erano troppo testardi per parlarsi per primi.

È Venerdì e si sarebbe tenuto un "Falò di bentornato a scuola". Harry sarebbe dovuto andarci con Louis, ma dal momento che non si parlavano, probabilmente ci sarebbe andato da solo. Il loro litigio era stupido in tutta onestà, ma non era Harry quello che doveva scusarsi. Era la buona persona in questo.

Era seduto nella classe di francese, la sedia accanto a lui era vuota. Stava aspettando che Louis attraversasse la porta così da poterlo guardare perché, anche se avevano litigato, Louis era ancora il suo ragazzo e a lui piaceva guardarlo.

Si sentirono delle risate dalla porta e Harry staccò lo sguardo dal suo quaderno per vedere Louis ridere con Adam. Harry alzò un sopracciglio perché Louis due giorni prima lo prendeva in giro. Non si rivolgevano la parola perché Louis l'aveva fatto piangere e adesso stavano ridendo insieme.

Louis gli fece un sorriso prima di camminare verso il fondo della classe e stravaccarsi accanto a Harry. Harry sbuffò per la noia e riuscì a sentire lo sguardo di Louis su di lui.

"Harry?", Harry rifiutò di guardarlo, anche se avrebbe voluto saltare sul grembo di Louis e baciarlo.

"Harry", si lamentò Louis.

"Sweetheart, guardami. Per favore?", pregò Louis. Harry sentì il suo cuore battere velocemente e si voltò lentamente verso il suo ragazzo. Louis sorrise quando i loro occhi si unirono e si fece più vicino così gli altri non avrebbero sentito apertamente la loro conversazione.

"Non essere arrabbiato con me. Gli ho detto che mi dispiace e l'ho invitato alla festa di stasera", gli disse Louis. Harry strinse gli occhi a quello.

"Non di andarci con me, idiota, in generale", Louis roteò gli occhi. Harry si rilassò di nuovo e Louis gli sorrise. A Harry erano davvero mancati il suo sorriso carino e gli occhi arricciati, la pelle abbronzata e i morbidi capelli.

"Sono perdonato o sono ancora un cretino che tu odi?", chiese Louis. Harry si morse il labbro e mormorò pensieroso.

"Credo di averti perdonato, ma sei ancora un cretino", gli disse Harry. Louis si imbronciò e dio, Harry aveva davvero il ragazzo più carino e odiava il fatto di essere a lezione perché voleva baciarlo. Louis non dava baci a scuola – il che era stupido – ma Harry accettò.

"Non sono un cretino", continuò Louis imbronciato e Harry si avvicinò per lasciare un leggero colpetto al suo naso.

"Lo sei, ma sei un amabile cretino", concluse Harry.