Era sabato mattina e Harry era pronto per il pranzo di famiglia. Sua madre aveva acconsentito a far partecipare Louis e Harry stava messaggiando con lui, aspettando l'arrivo del ragazzo. Il pranzo era di sabato invece che di domenica perché la scuola sarebbe iniziata lunedì e Harry avrebbe lavorato praticamente tutto il giorno.
Ci fu un piccolo bussare alla porta e Harry si alzò dal divano per aprire a Louis. Il ragazzo indossava dei jeans e una camicia nera abbottonata, mentre Harry ne indossava una bianca. Louis gli sorrise e si abbassò per baciargli la guancia.
"Hey, ragazzo carino", lo salutò Louis. Harry roteò gli occhi e tornò sul divano. Louis si tolse le scarpe e lo seguì.
"Che buon profumo", mormorò Louis felicemente. Si mise seduto accanto a Harry, ma fondamentalmente si mise seduto sul suo grembo. Harry lo circondò con le braccia e lo spostò su di lui, sapendo che a Louis piaceva stare seduto lì.
"Sì, la mamma sta provando a renderlo perfetto. Penso sia perché ci sei tu qui", ammise Harry.
"Ho già mangiato qui, prima", notò Louis. Harry scosse le spalle e afferrò il telecomando. Mise alcuni cartoni e Louis guardò la televisione con felicità, era contro Harry e giocava con le sue dita che era sul suo stomaco.
"Hai delle mani enormi", biascicò Louis. Harry scosse la testa e gli diede un bacio dietro l'orecchio. C'era Spongebob in televisione quando i suoi nonni entrarono. Harry si voltò e sorrise loro.
"Ciao nonno. Ciao nonna", li salutò Harry. Louis iniziò ad alzarsi, ma Harry lo tenne stretto.
"Ciao, amore. Chi è lui?", chiese sua nonna. Stava sorridendo leggermente a Louis che ricambiò il sorriso, sentendosi nervoso.
"Sono Louis", si presentò. Si alzò in piedi nonostante il lamento di Harry e strinse entrambe le loro mani.
"E' il ragazzo di cui stavi parlando l'altra volta?", chiese suo nonno. Harry arrossì e annuì.
"E' abbastanza carino", sua nonna annuì in approvazione ed entrambi i ragazzi erano arrossiti.
"Ve l'avevo detto che fosse un belloccio", disse Robin mentre entrava. Abbracciò i genitori di Anne e si spostarono per sedersi nelle sedie grandi. Louis tornò sul grembo di Harry e Robin si mise seduto accanto a loro.
"Quando arrivano gli altri due?", chiese Robin. Harry avrebbe voluto che non l'avesse chiesto, perché appena lo fece, ci fu un bussare alla porta.
"Parlando del diavolo", borbottò Robin. Harry si irrigidì mentre sentì Robin salutarli e quando entrarono nella stanza, gli occhi dei suoi zii si focalizzarono su lui e Louis.
"Chi è questo?", chiese suo zio.
"Sono Louis. Piacere di conoscervi", disse Louis educatamente. Si alzò in piedi per stringere la mano dell'uomo, ma lui la evitò e guardò Robin.
"Tu approvi?", chiese. Louis sembrò preso alla sprovvista e Harry si alzò per farlo sedere di nuovo sul divano. Louis tornò sul suo grembo, i suoi occhi non lasciavano mai l'altro uomo.
"Non vedo perché non dovrei?", replicò Robin con tono annoiato. Suo zio scosse le spalle e si mise seduto sul divanetto, sua moglie che si spostava accanto a lui.
"Quindi, Louis, quanti anni hai?", chiese la zia di Harry.
"Diciassette. Ne compirò diciotto a dicembre", disse Louis con un finto sorriso. Il pollice di Harry che accarezzava la parte esterna della sua coscia, ma era più confortante per Harry che per Louis.
"Quindi sei anche tu al liceo?".
"Sì, signora".
Anne entrò nella stanza e sorrise al gruppo. Si mise seduta accanto a Robin e riuscì a sentire la tensione nella stanza.
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Killing Time - Larry Stylinson (Italian Translation)
FanfictionHarry e Louis trascorrono un'estate insieme. ≈≈≈ Questa storia non è mia. Io l'ho solo tradotta, dopo aver chiesto ed ottenuto il permesso dell'autrice. Tutti i diritti riservati a lei. / This story is not mine. I've just translated it, after asking...