Capitolo 7

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Laito pov.

Non appena capii che la mia Hisako era stata rapita da Kou mi infuriai e incominciai a distruggere tutto ció che mi circondava per poi dirigermi verso la villa Mukami.

Quando arrivai notai una figura in lontananza che stava a terra. Pian piano mi avvicinai ad essa fino a riconoscerne il viso. Era Hisako che stava piangendo.

Mi avvicinai a lei ,le posai una mano sulla spalla per rassicurarla.

-Torniamo a casa piccola...-dissi a bassa voce , non sapevo perchè l'avevo fatto ,ma sentivo il grande bisogno di farlo. La presi in braccio stile sposa per poi dirigermi verso il cancello. Sentii Hisako mormorare delle parole ,ma non ci badai molto visto che in quel momento la mia unica preoccupazione era quella di arrivare al più presto a casa.

Dopo circa venti minuti finalmente arrivai alla villa sakamaki. Portai velocemente Hisako nella sua stanza dove la posai sul letto. La guardai notando che si era addormentata. La fissai a lungo per poi dirigermi verso il suo armadio alla ricerca di qualcosa di caldo e asciutto da farle indossare. Afferrai dall'armadio la prima camicia da notte che trovai per poi avvicinarmi a lei. Lentamente le sfilai la divisa bagnata per farle indossare i vestiti asciutti. Quando ,per la prima volta, vidi il suo corpo seminudo ammetto che dovetti trattenermi dal non saltarle addosso. Quando stavo per coprirla con le coperte mi resi conto che il letto si era ,ormai, bagnato. Sospirai per poi riprenderla in braccio e portarla nella stanza accanto alla sua, la mia.

L'adagiai sul letto sotto le coperte per poi sedermi vicino a lei. Sentii dei tuoni far rimbombare i vetri delle finestre così portai il mio sguardo verso l'esterno della stanza . Stava piovendo a dirotto . Riaffioró nella mia mente la scena di prima, era per terra sotto quel temporale a piangere, a versare calde lacrime. Posai il mio sguardo sul suo viso e mi resi conto che più la guardavo più mi rendevo conto che io in realtà di lei non sapevo niente così come anche lei non conosceva niente di me. Forse era arrivato il caso di concedermi una seconda possibilità, di provare a cambiare. No ,ma che dico! E poi cambiare per chi? Per lei? Io non sono questo. A me piace divertirmi ,non voglio niente di serio nella vita!

Sbuffai per poi alzarmi dal letto e rimanere in piedi a guardarla. La fissai per circa tre minuti .

No ,io non cambieró per un insulsa umana.

Incazzato mi avviai verso la porta per poi uscire dalla stanza.

Sentii dei mugolii provenire dalle labbra di Hisako.

La guardai notando che il suo viso era corrucciato e stava sudando. Preoccupato mi avvicinai a lei per poi posare la mia mano sulla sua guancia. I suoi lineamenti si addolcirono non appena la mia mano venne a contatto con la sua pelle calda. Sospirai abbattuto per poi distendermi accanto a lei e guardarla. Era così bella e dolce. All'inizio pensavo che fosse quel tipo di ragazza con cui non avrei mai voluto a che fare e invece eccomi qui disteso nel mio letto accanto a lei e per di giunta non stiamo facendo niente, non che mi dispiaccia stare qui a guardarla.

Hisako era quel tipo di persona che ti diceva quel che pensava sempre , che ti faceva sentire bene anche con un solo sorriso, che ti rendeva vunerabile ,ma era anche misteriosa. Non sapevo niente di lei ,il suo passato mi era sconosciuto ,i suoi piaceri e le sue preoccupazioni mi erano sconosciute, tutto mi era sconosciuto e la cosa mi dava alquanto fastidio.

È arrivata qui da poco tempo e aveva già scombussolato la quotidanietà di tutti. Specialmente la mia. Ogni volta che la guardavo mi sentivo come se fossi sbagliato, come se lei meritasse di meglio. Forse dovrei cambiare...

No io non sono questo....io non mi preoccupo per gli altri, non posso cambiare. Mi piace essere così come sono. Stronzo, puttaniere ,sgarbato ...amo il divertimento ,la serietà non fa per me

Diabolik Lovers~Laito SakamakiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora