Capitolo 5 - Giorni nuovi

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Quando mi sveglio mi sento piena di vitalità, balzo giù dal letto e vado dritta in bagno, legandomi i capelli in uno chignon disordinato e infilandomi dentro la doccia, accendo l'acqua calda faccio bagnare tutto il corpo, poi il resto è un movimento meccanico, prendere il bagnoschiuma, insaponarmi, lavarmi, uscire dalla doccia e asciugarmi. Mi metto l'intimo, e poi sciolgo i capelli che ricadono lungo la schiena in una nuvola lucente mora, indosso un vestitino color turchese con le spalline larghe, lo scollo retto, in vita è stretto e poi va ad allargarsi, creando un movimento leggero e svolazzante, mi metto un paio di sandali aperti, color sabbia, vado di sotto, do il mangiare a Hachiko in cucina, mi abbasso gli accarezzo la testa e poi vado a prendere la mia borsa, esco e mi immetto nel traffico di Seattle.

sono seduta in una panchina guardando le barche parcheggiate nel molo dell' Elliott Bay, mi sto rilassando mangiando una ciambella e bevendo dell'ottimo caffè italiano, una figura si siede vicino a me, ha i capelli lunghi e biondi, sorrido riconoscendo Diana.
《sei...diversa, sputa il rospo Smith!》Diana è divertita e sorseggia anche lei del caffè -la ragazza ci va subito forte, che forza!- la mia 'io' interiore ride e io non riesco ad essere seria.
《emh...tu dici》bofonchio prima di assestare l'ultimo morso alla mia adorata ciambella con glassa al cioccolato ricoperto di scaglie di cocco
《si! Dimmi, sono tutta orecchie》 faccio un respiro profondo chiudendo gli occhi, poi li riapro guardandola
《è venuto lui....》
《lui? Quel lui?》
《si....lui, ovvero...Christian》
《quando?!?》è sorpresa, ora si è messa con la schiena dritta guardandomi con occhi sgranati 《ieri nella pausa pranzo, qualcuno ha bussato la porta, mi sembravi tu o Miranda, ma quando ho alzato il viso e mi sono trovata lui davanti, all' inizio volevo morire ma poi ho lasciato scorrere.》
《e poi?》mi sorride in modo complice
《abbiamo litigato, ma poi abbiamo fatto pace, e ci siamo messo d'accordo, per vederci...e alle nove lui si è fatto trovare davanti a casa mia, siamo entrati, abbiamo parlato, abbiamo cenato...》
《c'è qualcos' altro....sotto ammettilo》
《si》ridacchio e continuo
《abbiamo fatto l'amore...》
《lo sapeeevooo ahahaha》
《Diana, non capisci, alla festa di beneficenza, Christian, non era da solo, era insieme ad un altra donna》
《poteva essere un accompagnatrice così tanto per...》
《Una che si sta tutta stretta a lui, e gli sorride come fa una fidanzata al proprio ragazzo? No. Diana, quella era la fidanzata di Christian, una certa Ana... se non sbaglio》
《oh cazzo. Il bastardo è venuto a letto con te tradendo la sua ragazza, e non te l'ha detto!》
《Diana, io...quando abbiamo parlato me lo aveva accennato quando eravamo, in ufficio, ma poi non ne abbiamo parlato, poi è successo quello che è successo, abbiamo dimenticato, lui era lì per me, e io per lui, avevamo di bisogno, dell' uno e dell' altro, lui mi ha desiderato veramente, infatti voleva rimanere ma non ha potuto, e dovuto andare via, era triste, però mi ha detto che mi avrebbe cercato》
《lo sto odiando...》
《Diana..》
《cazzo Annie! Ti ha fatto soffrire come una dannata e ora viene e ti fotte così...?!? -schiocca le dita poi continua- non voglio che soffri e se giuro, soffri un altra volta io lo uccido!》sorrido teneramente poi la abbraccio e lei mi stringe a sé.
《ti voglio bene》
《anche io Annie, ci conosciamo da una vita, oramai con uno sguardo ci capiamo, e ci siamo affezionate, se sarebbe capitata a me, tu avresti preso le mie difese》
《è vero》
《comunque, ritornando a Mr. Mi scopo tutto e tutti...secondo me, ti ama ancora...》-che cambio di umore, prima lo vuole uccidere e poi dice che mi ama ancora, Bah! È pazzesca, ma la adoro!- sorrido
《forse lui non mi ha mai...amato.》
《Annabel Smith, no. Fidati eri una gnocca a 15 anni pensa ora a 24 anni! E soprattutto alla festa di beneficenza eri una V.I.P》rido divertita
《ma come sai che ero una vip?》
《beh, ho amici al Seattle Times, ho visto la tua foto, Wow! Eri una gnocca pazzesca, Christian avrà sbavato guardandoti》rido
《oh Diana, grazie mille, ma per tua sfortuna non mi ha riconosciuto, Grace gli ha detto di me, ma ora dai facciamo una bella passeggiata!》gli batto una mano sulla sua coscia e noto che sussulta
《ahi!》ridiamo e beviamo i nostri caffè finendoli, ci alziamo li buttiamo nei cestini e ci facciamo una bella passeggiata chiacchierando del più e del meno. Stiamo passeggiando sul molo dove sono parcheggiati tutti gli yacht quando all'improvviso vediamo spuntare Christian, e quella che dovrebbe essere la sua fidanzata Ana....ha gli occhi grandi e azzurri, è molto bassa....e la pelle molto pallida, sembra una piccola nana da giardino accanto a Christian che in confronto è un gigante, beh 1.95 cm di uomo perfetto, culo perfetto, occhi perfetti, capelli perfetti, labbra e via dicendo...per non parlare di altro....ma in quel momento quel piccolo pensiero poco casto svanì in piccoli millisecondi, perché li vedevo avvicinarsi, mano nella mano, e io mi sono sentita una puttana svergognata, senza pietà....tutto ad un tratto sbianco e sgrano gli occhi.
《andiamo...》dico in modo frettoloso a Diana che mi stava guardando spaventata così a passi svelti passo accanto alla coppia felice e mi dirigo verso l'uscita dell'Elliott Bay, seguita da una Diana abbastanza shoccata. Quando mi infilo dentro la macchina tiro un sospiro di sollievo 《Annabel...》il tono di voce è un sussurro, sommesso, 《mi sento una puttana svergognata e senza pietà di rovinare una coppia, io amo Christian, lo amo con tutta me stessa, anche ora dopo anni e anni di dolore, e ieri....le sue labbra che si posavano sulla mia pelle e lui che si perdeva in me, diventando un tutt'uno con me....》scoppio a piangere, Diana seduta nel posto del passeggero mi stringe a se e mi coccola come si farebbe con un bambino, che ha sbagliato e si è pentito di quello che ha fatto.
《vedrai, Annabel, se lui ti fa soffrire lo uccido, ma sono sicura che lui ti ama con tutto se stesso, e risolverà lui la situazione, ok? Fidati e lascia scorrere, se lui per ora vuole vederti senza che lo sappia la sua ragazza, allora assecondalo, ma sai che sta sbagliando lui, tu gli hai detto le tue paure? Però sta attenta. Se lui vuole il gioco allora sta a te decidere.》annuisco rimanendo in silenzio
《bene, allora lui vuol dire che lo ha capito, e che si fida del suo istinto, e se sbaglia beh farglielo capire, lui solo con te, si apriva e si apre...tutt'ora...almeno credo.》annuisco, poi facciamo cambio di posto lei guida e io sono il passeggero, andiamo a casa mia e stiamo sedute nel divano non so quanto tempo, dopo va via, e io rimango sdraiata guardando Hachiko seduto a terra, gli accarezzo la testolina e sorrido, un 'bip' proveniente da telefono mi distrae lo prendo e leggo sms
'ehi piccola di papà come va? Seattle è sempre la stessa anche se io non ci sono più? Lo spero! :D comunque piccola mia, non posso venire lì per questo fine settimana il Bureau di New York mi sta trattenendo per un bel po', non voglio allarmarti, tranquilla è solo un indagine di qualche mafioso cinese che si è infiltrato nel paese con passaporti falsificati, però importa armi illegalmente e dobbiamo fare molta attenzione, un agente sottocopertura si è infiltrato nel covo di questo bastardo, dobbiamo fare attenzione' sorrido per il suo messaggio, rispondo.
'non riesci a stare lontano da armi, complotti, covi puzzolenti e tutt' altro... sei John Smith dopotutto, non posso farci nulla ho esaurito tutti i miei assi nella manica per farti cambiare idea, mi devo arrendere e dire, buona fortuna papi, sta attento! Ti voglio ancora vivo fino al matrimonio e poi tutto il resto!' non passa molto che mi arriva un messaggio 'si non riesco a stare lontano da tutte queste cose, e si sono John Smith, e proprio questo John Smith ha cresciuto ed allevato una donna con i fiocchi, e ci vado anche fiero! Sai che qui al Bureau ti vanto con molti agenti, e molti di questi vogliono farti conoscere i propri figli, e sono dei bei tipetti, Annie! Dai buttati piccola! E poi tranquilla piccola mia, starò attento e sai da quando eri piccola che ritornavo a casa con il solo pensiero di accompagnarti all' altare e di posare sulle mie gambe un giorno i miei amati nipotini, che ti assomiglieranno un casino, e ne andrò fiero, ora ho una riunione, ti voglio bene a dopo!' leggo quel messaggio, sento gli occhi pizzicarmi
《oh, papà》gli rispondo velocemente 'e io sono orgogliosa di essere Annabel Smith e di essere tua figlia e papà, un giorno potrai portare all' altare e coccolare i tuoi nipotini, e no papà, preferisco mettermi con uno di Seattle, ti voglio bene e grazie mi hai fatto piangere, ma piangere per la commozione, ti voglio bene' premo invio e poi aspetto la risposta ma nulla, opto che era in riunione e non poteva prendere il cellulare, così appoggio il cellulare sul tavolinetto di fronte al divano e appoggio poi la mano sul grembo, guardo il soffitto pensando quell' incontro che mi aveva fatto troppo male, Christian stringeva quella razza di ragazza, un altro 'bip' mi distrae, afferro il cellulare e guardo questa volta un e-mail da parte di....

Fifty Shades of a Rose 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora