8 ~ Fifth lesson: his mouth

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«Sbrigati Cher!» urla Niall correndo verso casa.
Tutta colpa di Zayn che gli ha ricordato che oggi gioca la loro squadra preferita.
«Aspetta» mi fermai un attimo a riprendere fiato, stavo facendo la corsa per cosa? Per vedere una noiosissima partita di calcio?
Se solo Louis non fosse andato fuori città..
Ma Niall può anche scordarsi che la prossima volta farò la corsa per una partita, che tra l'altro non guarderò.
«Dai Cher manca poco a casa» mi incitò Niall e lo incenerì con lo sguardo
«Che sia la prima e l'ultima volta che me lo fai fare» sospirai prendendo un bel respiro e lo raggiunsi, poco dopo entrammo in casa e mentre lui corse fino al divano per accendere la televisione io chiusi la porta e successivamente mi sedetti accanto a lui, ma la voglia di guardare quella partita era pari a zero.
«NO!» strilló Niall
«Non urlare per piacere» dissi, massaggiandomi la testa e tappandomi le orecchie
«Non puoi capire Cher! Stanno perdendo!» e così si sedette fissando la televisione e mangiandosi le unghie.
Più che guardare la partita guardavo il biondo al mio fianco, a come cambiava umore non appena c'era qualcosa che non andava o che, secondo lui andava fatto subito.
Dopo varie urla tra cui «Tira!» o «Ma è calcio di punizione!» o peggio ancora «Arbitro di merda!» la sua squadra vinse, riuscendo a recuperare segnando ben tre goal, nonostante stesse perdendo due a zero.
«Si!» esultò e mi prese per le mani ballando, anche se quello che stavamo facendo non era per niente un ballo
«Hanno vinto Cher» mi fece roteare in aria e tirai un urlo. Quando atterrai finii, stordita, su di lui e gli diedi un leggero pugno sulla spalla.
«Sei il solito esagerato» risi e lui con me
«Sono solo felice» disse con un ampio sorriso, che sarebbe stato in grado di sollevare il morale anche a un cieco.
Risi di nuovo e arricciai il naso, a volte ho questo piccolo tic, spero tanto che mi passi.
«L'hai fatto di nuovo» mi fece notare Niall
«Lo so, ma non capisco perchè mi succede» risposi.
Ci fu un breve attimo di silenzio, il mio cuore batteva a mille e diedi la colpa alla risata di prima, ma poi Niall spezzò quel silenzio.
«Baciami» disse spiazzandomi, lo guardai negli occhi e di nuovo vidi quella strana luce di qualche settimana fa.
«Ti prego, baciami Cher» disse di nuovo, mi avvicinai lentamente alle sue labbra, che si congiunsero con le mie. Sentii le sue labbra muoversi contro le mie, per poi approfondire il bacio, passando la lingua sul mio labbro inferiore e le nostre lingue si intrecciarono e si scontravano freneticamente. In quel momento una sensazione di piacere invase il mio stomaco, era una sensazione mai provata, che faceva paura ma al tempo stesso mi piaceva. Ma la cosa che non riuscivo a capire era perchè non l'avevo provata con Louis. Nonostante tutti i baci dati, le sensazioni di felicità che mi provocava non riuscivo a sentire una così forte emozione con lui.
Così come si era formata, svanì non appena smise di baciarmi e passò le sue labbra sul mio collo continuando a lasciare piccoli baci umidi, gemetti lievemente quando riuscì a trovare il mio punto debole e cominciò a stuzzicarmi, succhiando il lembo di pelle appena sotto l'orecchio e facendomi emettere un piccolo sbuffo.
Le sue mani che poco prima erano sui miei fianchi si spostarono sui miei pantaloncini che tolse con grande velocità, si abbassò lasciando baci umidi all'interno delle cosce e ogni secondo di più il mio corpo diventava sempre più caldo.
Fece pressione con un dito sulla parte più sensibile al di sopra delle mutande e sentivo pulsare, prese l'elastico di esse e me le fece scivolare fino a togliermele, mi morsi il labbro trattenendo un gemito non appena le sue labbra si posarono sulla mia apertura. Mi aprí ancora di più le gambe e cominciò a succhiare e leccare sul mio punto sensibile. Sentii un calore aumentare sempre di più e chiusi le dita dei piedi, arricciandoli per il piacere. Il cuore prese a martellarmi nel petto, sembrava che fra poco mi sarebbe uscito da lí e i gemiti uscivano incontrollati dalla mia bocca.

Merda, era troppo bello.

Inarcai la schiena e spinsi i miei fianchi contro la sua bocca, involontariamente.
Misi le mani nei suoi capelli, che mi solleticavano le cosce, e lo spinsi contro di me.
Ero quasi al limite, lo sentivo. Come previsto sentii una scarica di brividi attraversarmi la schiena, fermandosi nello stomaco dove quella sensazione di piacere di prima si ripresentò.
«N-Niall» gemetti il suo nome e poco dopo venni.
Poggiai le mani sullo stomaco, era stato semplicemente fantastico.
Cercai di riprendere fiato ma quello che accadde dopo non mi fu di aiuto.
«Niente male Cher» disse Niall leccandosi le labbra e pulendosi un dito sporco del mio seme, per poi farmi un occhiolino.
Le mie guance avvamparono e il cuore non cessava di battermi, non riuscivo a respirare regolarmente.
E fu allo stesso tempo meglio e peggio quando poggiò le sue labbra sulle mie.
Non riuscivo a capire: ma che mi stava accadendo?

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