I giorni passano ed io continuo a stare male, ogni giorno devo rassegnarmi all'idea che Harry non tornerà più.
Due giorni fa mamma vedendomi in lacrime, mezzo nudo sul pavimento del salotto, forse perché gli facevo pena o forse per amore materno mi ha detto dove alloggia Harry, e quando me l'ha detto mi sono dato della testa di cazzo, se non lo avessi lasciato per strada quella sera, lui non sarebbe venuto a conoscenza di quel brutto motel e adesso forse sarebbe qui, ma forse no, perché quello che vuole è stare lontano da me... Anne ha provato a convincerlo a ricevermi ma è tutto inutile, per lui non sono niente, mentre per me lui e è tutto.
Perdono tutto ai ragazzi, perché vedendo un amico a pezzi per colpa di uno come me penso che anche io avrei fatto il bene del mio amico.
Sto entrando a casa, ed è vuota, ieri sono scoccati i tre mesi da quando è andato via di qui; preferirei essere stato mandato via a calci in culo piuttosto di soffrire così, sapendo che lui è cresciuto qui dentro, ha mosso i suoi primi passi qui dentro, ha detto la sua parola qui dentro, questa casa è sua ma ora qui ci sono io, e fa schifo, perché tutto qui dentro mi ricorda Harry.
Poi se c'è una cosa che mi fa incazzare è sentire tutti preoccupati per la posizione della squadra della scuola in classifica nazionale, che per Haz...ma sono seri?
La sesta posizione è più importante di una vita umana?!
Nessuno è preoccupato per Harry e non è giusto, lui merita tanto, merita amore, cose belle, belle come lui, merita tutto ciò che gli ho tolto, merita di sentirsi importante.
