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(Nel media sono i fogli su cui scrivo le fanfiction lalala, sono colorati e ce li ho solo io, e voi no, babbani...
No ok, ho messo l'immagine per spiegarvi che io prima scrivo tutto su carta e poi copio e modifico sul dispositivo, per ciò se ogni tanto vedete mancare il capitolo è perché sono impegnata a scriverlo a mano, comunque di solito scrivo a scuola e nel tempo libero a casa copio, ma ecco...se non trovate il capitolo sapete il motivo del contrattempo, perdonatemi.
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Navigando sul net ho scoperto che quella band, gli one direction passano a Bristol, saranno qui il 12 luglio, mi imparerò tutti i testi, giuro..e vorrei andarci con mamma.
"Cosa fai?"mi domanda Niall cercando di guardare il mio telefono, io non avendo niente da nascondere gli mostro che sto scrivendo a mamma
"Zayn, ma tu non conosci quello biondo degli one direscion?"
"Si dice one dairecson, e comunque si, perché?"
"Davvero?" Gli domando prendendo il telefono che Niall mi porge
"Si, perché?"
"Perché non ti fai dare due biglietti?"
"Ma a te non piacciono"
"Si che mi piacciono, conosco solo quelle commerciali, quelle che conoscono tutti...mica sono un fan con te...ma sono bravetti...comunque Harry vorrebbe andare al concerto di quest'estate"
"Ah... boh, si, posso chiedere"
"Davvero?"
"Si"
"Oddio, grazie" mi slego e gli vado a dare un bacio sulla guancia, noto che appena torna al mio posto Liam gli tocca la spalla un po' triste, ma la sua tristezza scompare quando il ragazzo accanto a Louis gli tocca il dorso.
Non volevo mettermi fra di loro, è solo che a volte sono troppo sentimentale...oops.
"Sai che sono tutti gay tranne quello tinto"
Zayn lo guarda malissimo, mi viene da ridere vedendo questa scena
"Non mi interessa, possono essere anche bisessuali per me...basta che continuno a farmi stare bene con le loro voci e le loro canzoni"
"Come vuoi"
Zayn accende la radio per riempire il silenzio creatosi
Baby you light up my world like nobody else
E li, davanti ai più duri della scuola, mi metto a piangere per una canzone, mi manca mamma, non mi piace che lei debba sempre lavorare, mi manca quando ero piccolo e giocava con me, mi manca quando dormivo con lei nel letto grande, con papà, mi mancano i fine settimana passati felicemente giocando e scherzando, amavo quando mi faceva il solletico e mi manca quando mi aiutava a fare i compiti, era bello farli con lei, rendeva quella fatica, perché era faticoso farli quando ero piccolo, facevo di tutto per scansare il "problema" ma quando mi aiutava era bello, quella fatica era compensata da baci e coccole.
Ora invece è sempre la solita solfa.
Lei esce presto
Io mi alzo
Lei non c'è
Faccio colazione
Lei non c'è
Vado a scuola e al mio ritorno
Lei non c'è
Pranzo
Lei non c'è
Faccio i compiti scritti
Lei non c'è
Ascolto qualche canzone
Lei non c'è
Studio
Lei non c'è
Vado a vedere Louis
Lei non c'è
Mangiamo
Lei non c'è
Louis esce
Lei non c'è
Arriva il buio
Lei non c'è
Le voglio bene
Lei non c'è.

My vioLent brotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora