capitolo 2

13 3 0
                                    

Mi svegliai alle 6:35 con i capricci di mia sorella Jenni...guardai mia madre vicino al suo letto che stava provando a vestirla mentre si muoveva da una parte all'altra e con la voce ancora rauca per il sonno dissi "Buongiorno.." lei"Buongiorno, ti ha svegliata Jenni?" disse con voce affaticata io"si! Ce quando mai" guardando storto Jenni. Mi alzai mi preparai jeans t-shirt e converse, presi lo zaino e nel giro di mezzora ero già fuori di casa.
Per la strada mi misi a cercare le cuffiette nello zaino e senza farci caso mi ritrovai in mezzo alla strada subito dopo un clacson il tempo di guardarmi avanti e mi ritrovai a terra ... Non riuscivo a muovermi avevo dolori da per tutto il sangue che mi scivolava dalla fronte all'asfalto gelido fino a creare una pozza e il respiro inregolare sentivo un uomo chiedermi come mi chiamavo con quelle poche forze che avevo dissi "A-Ada" l'avevo detto talmente basso e forzato che molto probabilmente non mi capì... In poco tempo mi ritrovai attorno molta gente volevo parlare alzarmi ma niente sentivo solo urla "chiamate un ambulanza!!!" iniziai ad avere paura vidi solo bianco subito dopo luci abbaglianti che mi fecero venire un mal di testa allucinante e persi i sensi.
Mi risvegliai con lo stesso mal di testa di quando ero svenuta e in più ero in una stanza da sola ero collegata a delle macchine bip bip bip Dove mi trovo? E da quanto tempo?
Provai a girare la testa per quel poco che potevo e vidi un vetro dove fuori si vedevano i miei. Mamma. Cominciai a piangere. Mamma vieni!! Non riuscivo a parlare. Ritornarono i dolori e notai che avevo la testa fasciata. Dopo un po sentii "la ragazza si è svegliata, potete entrare uno alla volta" entrò prima mia madre sentivo che stava piangendo poi la vidi con le lacrime agli occhi.
Mamma non piangere...lei"mammina mia.." mi prese la mano.
Era bollente oppure ero congelata io ma non sentivo ne caldo ne freddo avevo solo dolori... Vedevo mia mamma che mi fissava le faceva male stare qui a vedermi in queste condizioni. Stupide cuffiatte!
L'infermiera"Signora deve uscire ora tocca a suo marito" papà?! No già so la ramanzina che mi farà e non posso starlo a sentire dopo quello che mi è successo.
No ecco sento chiudere la porta con gli occhi socchiusi lo vidi di lato a me.
Mi guardava solo aveva capito che non potevo rispondere mi accarezzò..e subito dopo senti un goccia sulla mia mano. stava piangendo. Un'altra lacrima si fece sentire sul mio viso, stavo messa male sia dentro che fuori mi sentivo morire..la mano calda di mio padre si staccò e lo sentii dire "Piccola mia so che sei forte so che ce la farai!" a quelle parole i miei battiti persero il loro ritmo il bip della macchina attaccata al mio corpo si fece più veloce incominciai a piangere lacrima dopo lacrima. Mio padre lo fecero uscire rimasi da sola in quella stanza semi buia sembrava un coma...o meglio era un coma avevo bisogno di qualcuno vicino......mi mancava qualcosa o qualcuno ...si avevo bisogno di una persona ma non riuscivo a ricordare bene chi poteva essere questo 'qualcuno'
una fitta fortissima alla testa.
La tirai su provai a muovermi ma con nessuno risultato non ci riuscivo mi faceva male tutto.
Arrivarono dei dottori suppongo che iniziarono a controllare le macchine. Io non ce la facevo più provavo dolore troppo dolore i due parlavano ma non riuscivo a capire di cosa, erano i soliti discordi dove solo tra di loro si capiscono, intuii che ero fuori pericolo quando iniziarono a staccare i fili dal mio petto braccia e gambe e mi fecero una puntura sul braccio forse perché capirono che stavo morendo di dolore dopo di ciò crollai.

Lui..Il Mio MondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora