Okay Mess. Inspira. Espira. Puoi farcela.
Per quale diavolo di motivo gli esercizi di autocontrollo che ti insegnano ai corsi di yoga non funzionano mai?
Magari sarebbero stati molto più efficaci se avessi cercato di seguire invece che distrarmi per osservare il didietro dell'insegnante, adesso forse non mi troverei in questa situazione di panico assoluto senza via d'uscita!
Chiamare Harry?
Da escludere, chi vogliamo prendere in giro? Quel povero ragazzo ha una crisi di nervi ogni qualvolta sta per salire sul palco.
- Mess? Cinque minuti e si va in scena! – mi avvisa Morgan comparendo dalla porta di servizio del backstage.
Perfetto! Di bene in meglio!
- Oh, e guarda chi abbiamo trovato qua fuori – in quello stesso momento una testa bionda spunta da dietro la schiena del mio manager con un sorriso a trentadue denti. – Te l'avevo detto che sarei venuto – proferisce sedendosi su uno dei divanetti di pelle nera accanto al buffet.
- Ah-ah, non venire a lamentarti da me quando ti accorgerai di aver commesso un errore madornale-
- Perché? Hai intenzione di uccidermi finito il concerto? – chiede con fare innocente.
- C'è sempre questa probabilità Justin –
- Ouch, sono in compagnia di un'assassina psicopatica che si finge una cantante non del tutto sicura di sé stessa come strategia per inquadrare la sua prossima vittima e non me sono accorto –
- Mi hai scoperta – dico mentre mi siedo accanto a lui sul divano.
- Perché sei così nervosa? – chiede dopo un attimo di silenzio.
- Come? –
- Insomma, ci sono circa ventimila persone là fuori che hanno pagato almeno cinquanta dollari a testa solo per vederti – inizia ma la mia occhiataccia lo mette immediatamente a tacere con un sorrisetto sulle labbra che gli strapperei volentieri.
- Grazie mille, adesso sono molto più tranquilla, mi sa davvero che hai sbagliato professione Bieber: avresti dovuto fare lo psicologo. Insomma, pensavo che avessimo superato la fase dell'infastidiamoci a vicenda –
- Non mi hai fatto finire, ci sono circa ventimila persone là fuori okay? Si fidano di te Mess, sanno che non le deluderai. Ragiona: non si sarebbero mai presi la briga di rischiare di sprecare sessanta dollari e una serata intera se non avessero saputo chi sei e lo sanno bene. E' questo che spinge un cantante a salire sul palco. –
Rimango stranita – Wow Bieber dovresti davvero fare lo psicologo! –
- Dottor Bieber a sua disposizione, le lascio il mio biglietto da visita e il conto in camerino –
- Il conto? –
- Beh, le sedute non sono gratis –
- Niente da aggiungere – rido.
- Mess? – la testa di Morgan fa di nuovo capolino dalla porta attirando la mia attenzione, mi sento pizzicare gli occhi, ci siamo – forza, si comincia! –
Guardo Justin nella speranza che non spari uno dei suoi commenti fastidiosi – fammi gli auguri – dico alzandomi dal divano con gli occhi appannati.
- Non guardarmi come se fossi sul punto di piangere, sfogati sul palco, andrà tutto bene! – dice posandomi la mano sulla spalla.
Quel contatto mi carica di energia, come una scarica elettrica, do la colpa al fatto di essere agitata fino al limite, ma quando mi lascia una carezza sul braccio riempiendomi di brividi in ogni parte del corpo mi convinco che potremmo davvero essere amici, infondo non è poi così male come avevo pensato, beh ovviamente tralasciando i momenti in cui vorrei ucciderlo e nascondere il cadavere sotto al letto di un qualche squallido motel come nel peggiore dei film horror e credetemi, succede davvero spesso.
Gli rivolgo un'ultima occhiata prima di farmi forza e correre sul palco gridando un sonoro – Siete pronti Miami?! – e subito dopo non sento più nulla, c'è solo la musica, ci sono solo io.
E' una sensazione strana. Nessuno riesce a capirla finché non c'è dentro fino in fondo. E' un po' come essere innamorati: farfalle nello stomaco, brividi ovunque, non riesci a pensare ad altro se non all'oggetto del tuo desiderio, tremi, sudi freddo e sei felice però, più che felice. Sai che nulla ti potrebbe accadere in quel momento perché allo stesso tempo non ti senti più tu e sei lontano, sei vicino, sei ovunque, viaggi, ridi, ricordi, ti emozioni ed è magnifico.
Lo provo ogni volta, tutta la mia ansia, il mio sarcasmo, il mio essere di tanto in tanto troppo insicura se ne vanno e non esiste più Mess, c'è solo una ragazza con gli occhi grandi e traballanti per l'emozione che è talmente innamorata della musica da sentirsi musica lei stessa.
Non ho mai provato nulla del genere in nessun altro momento.
Con nessuno.
Nemmeno con Harry.
Non fraintendetemi: amo il mio ragazzo, ma la musica è qualcosa di superiore, troppo astratta per essere descritta a parole, non ha bisogno di sagome, contorni, colori, prende e non lascia più niente.
Sul palco mi accorgo che nulla è cambiato dalle altre volte, sono sempre io che guardo il mondo da un po' più in alto e sotto di me il mondo c'è effettivamente.
Vedo gente piangere, gridare, riappacificarsi, tenersi per mano ed è tutto troppo perfetto perché riesca a credere di averlo davvero fatto io.
Canto l'ultima strofa della mia canzone preferita in assoluto di tutto il nuovo album e crollo sulle ginocchia – Grazie mille a tutti, siete stati meravigliosi, ci rivedremo prestissimo! – e con la solita frase di rituale chiudo il concerto correndo di nuovo nel backstage.
Spero che non succeda ancora ciò che accade ogni volta alla fine di un'esibizione, di solito scoppio in lacrime senza un motivo apparente e devo chiudermi in camerino per riprendermi e far finta che non sia successo niente. Cerco di trattenermi ma sento gli occhi bruciare anche questa volta.
- Dio Mess, sei stata grandiosa! – Justin è ancora nel backstage, seduto sullo stesso divanetto nero e mi guarda con gli occhi spalancati – ti avevo detto che saresti stata grande! –
- Grazie Bieber – mormoro sentendomi al limite.
- Ehi, che ti succede? –
Morgan interviene appena in tempo lasciandomi correre in camerino per cercare di ricompormi e non dare troppo l'impressione di aver avuto una crisi di nervi.
- Vedi – lo sento spiegare da dietro la porta socchiusa – le accade spesso dopo ogni esibizione, non riesce a reggere il carico emotivo della serata e l'unico modo in cui sembra riuscire a scaricare la tensione è sfogarsi, da sola –
- Da sola? – chiede il biondo – non ci credo, Harry sa di tutto questo? –
- No, non credo, non gliene ha mai parlato direttamente –
- Mi stai dicendo che Harry, vedendola dopo quasi ogni concerto, non si sia mai domandato cosa le succedesse? –
- E' stata Mess a non volergli dare delle risposte Justin, ha sempre sviato l'argomento o incolpato la stanchezza –
- Io vado a vedere come sta –
Oh no. Spero che Morgan riesca a bloccarlo prima che possa muovere anche un solo passo verso il mio camerino, non so come potrei reagire e non mi piace non avere il controllo delle mie azioni in situazioni come questa. Capisco che non ci è riuscito perché pochi attimi dopo entra chiudendosi la porta alle spalle.
- Ehi- dice- dov'è finita tutta la tua voglia di uccidermi? –
- Io non abbasserei la guardia se fossi in te –
- Ah no? Nemmeno dopo che sono venuto a cercarti per assicurarmi che non fossi affogata in un mare di lacrime? – lo guardo infastidita – troppo presto per scherzarci su? – chiede.
- Già –
- Beh, in questo caso scusami, comunque, vuoi spiegarmi cosa ti è successo? –
- Assolutamente no –
- E perché mai? –
- Non siamo migliori amici Bieber, il fatto che ti abbia dato una seconda occasione e che tu non sia poi così malvagio come credevo non implica che adesso debba raccontarti la storia della mia vita – dichiaro.
- Ed anche questo è vero. Ad ogni modo credo che la banda là fuori voglia uscire e andare a finire la serata in bellezza, che ne dici li seguiamo? –
- E da quando tu faresti parte della banda? –
- Da quando siamo, come dire, amici? –
- Sì okay e il vero motivo? –
- Oh, andiamo! – inarco un sopracciglio – e va bene. Dici che se ci provassi con la bionda ossigenata riuscirei a farle fare un giro sulle Bieber-coaster? –
- Ma chi? Tiffany? Prima di tutto è bionda naturale e poi forse dovresti chiedere a suo marito e a sua figlia Margot o forse no, magari da ubriaca...mmh, no è astemia –
- Beh, allora vuol dire che mi godrò un po' di compagnia – dichiara passandosi una mano tra i capelli biondi – Adesso tocca a te –
- Cosa? –
- Vieni al mio concerto di domani sera –
- Impossibile, ho un altro spettacolo domani sera –
- Nah, è dopodomani –
- E tu come diav...-
- Ho le mie fonti e adesso andiamo se non vogliamo che ci lascino a piedi! –
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Celebrities
Romance- E poi Justin? La tua vita non è differente dalla sua! Non ci vedremmo mai comunque, spariremmo in tour per mesi e io non ce la faccio, cosa mi dice che con te sarebbe diverso?- - Una differenza c'è Mess!- grida - tu ami me, non lui, solo me e se d...