presentazioni e prime impressioni (parte 5)

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Arabella Sveva Montrose: greco
Augustus Withman: inglese
Riccardo Gier: ginnastica
Romilda Rotmuld: matematica e scienze
Agata Teresa Navarro: italiano e storia dell'arte
Chirone: storia e latino
Cassandra loGiudice: filosofia

Arabella insegnava greco da molti anni.
Non era alta, i capelli brizzolati erano quasi sempre raccolti in una crocchia ordinata, gli occhiali che indossava prmai da molti anni avevano una montatura morbida, ma estremamente semplice. Amava le gonne lunghe e senza fronzoli e aveva sempre con se qualcosa da leggere. Molti dei suoi studenti la definivano all'antica e forse era anche vero, ma non del tutto: non faceva parte di quegli insegnanti che facevano solo lezioni frontali, anzi, le detestava, aiutare i suoi studenti era una cosa che le veniva naturale, anche se agiva con una discrezione tale che molto spesso nemmeno i diretti interessati se ne accorgevano.

Augustus Withman si considerava un gentleman: era un maestro nell'arte della preparazione del the, aveva un contegno perfetto, amava i classici, aveva gusti ed interessi raffinati, ma eclettici ed era severo, ma corretto. Non amava l'insegnamento, ma era stato spinto in quella direzione dai genitori, insegnanti anche loro, e vi era portato, credeva molto nello studio individuale e pretendeva il massimo possibile.

Riccardo Gier era un insegnante dalle lezioni frontali, non amava essere interrotto e spiegare non lo entusiasmava, però non era particolarmente severo. Tendeva a lasciare gli studenti liberi di fare quel che credevano nelle sue ore, purché non disturbassero e arrivassero preparati.

Romilda Rotmuld aveva appena finito di redigere una copia dell'orario insegnanti per la nuova docente di filosofia. Possibile che questi incarichi capitassero sempre a lei? Le sue materie erano matematica e scienze, non orari e copiature!

Agata Teresa Navarro era una donna austera, schietta, composta e dal galateo perfetto. Era un'insegnante paziente e attenta, che preferiva premiare i meritevoli che punire gli immeritevoli.
Reputava le sue materie interessanti, quanto difficili nella loro complessità ed accuratezza.

Chirone era curioso di provare nuove esperienze: il nuovo era quello che gli impediva di fossilizzarsi *.
Quella in modo particolare lo attirava: aveva già fatto l'insegnante di una classe in passato, ma non l'aveva mai avuta con la sicurezza quasi completa di arrivare alla fine dell'anno. Buona parte erano già i suoi ragazzi, il che implicava un anno movimentato, ma divertente, gli altri sarebbero stati degli studenti interessanti.
Quel pomeriggio avrebbe chiesto a qualcuno dei semidei di aiutarlo a porre delle difese intorno alla scuola.

Cassandra loGiudice era un'insegnante di filosofia sui generis: le lezioni frontali la annoiavano, dunque nelle sue spiegazioni si alternavano letture, domande, discussioni, confronti, citazioni, talvolta passeggiate nel parco della scuola. Non era larga di voti, però aveva una pazienza quasi inesauribile ed una memoria prodigiosa. Amava lavorare a stretto contatto coi ragazzi, leggere la curiosita, l'attenzione, la comprensione sul volto degli studenti e detestava ferocemente giudicare le persone

* cit. Magnus Bane

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