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IN GITA. PRIMO GIORNO (e nemmeno tutto)

La classe 4^delta sarà in gita dal giorno 28 settembre al 1 ottobre nella città di Torino.
I docenti accompagnatori saranno Cassandra Lo Giudice (filosofia), Chirone Brunner (storia e latino), Agata Teresa Navarro (storia dell'arte).
La partenza è prevista per le h 7 del mattino ed il rientro per le h 23.
Il giorno seguente gli studenti saranno esonerati dalle lezioni.

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Chirone aveva dovuto insistere partecchio per partecipare alla gita. La ragione che aveva convinto la collega Arabella era stata che senza i suoi assistenti non avrebbe potuto muoversi in alcun modo.

Annabeth era assolutamente entusiasta! Sarebbero andati in una città ricca di arte e di storia con il suo ragazzo dopo quasi un mese senza essere attaccati.

Sembrava quasi un sogno, ma la ragazza sapeva che probabilmente quella quiete non sarebbe durata. Ne aveva avuta la certezza quando Chirone aveva insistito per andare con loro.

Anche così però non poteva fare a meno di essere felice.

Sandy e Rin avevano avuto qualche problema di convivenza, ma erano diventate buone amiche. Erano entambe molto contente della gita, anche se per ragioni differenti. La prima era affascinata dalla storia della città, la seconda non aveva la benchè minima idea del perché, ma sentiva il bisogno fisico di andare, si sentiva tesa come una corda di violino. Inoltre il ciondolo che sempre aveva messo -aveva notato- spesso era tiepido e qualcosa le diceva che la risposta fosse proprio nella meta della loro gita.

Leo, Henry e Charles, ormai diventati inseparabili, speravano tanto di essere in stanza insieme e di visitare la Fiat.

I primi due si chiedevano come sarebbe stato visitare una città pacificamente.

Marco non era particolarmente interessato alla gita: era una città che conosceva già a suo parere piuttosto bene. L'unico vantaggio era che avrebbe potuto fare da guida ad una qualche sua compagna diomostrando la sua indubbia bravura.

Eugenio non aveva ancora realizzato che la gita si sarebbe svolta in una città magica, ma nonappena se ne fosse accorto, probabilmente avrebbe cominciato a brillare dalla gioia.

Cesare era curioso di visitare quella città di cui aveva letto sui libri di storia... si prospettava una gita interessante e -tutto sommato- tranquilla.

Sperava di non essere in stanza con Marco. Eugenio invece lo incuriosiva, forse perchè era appariscente, ma non si sentiva superiore.

Will e Jem erano curiosi di visitare la città, anche se il primo non lo avrebbe mai dimostrato e il secondo lo sapeva perfettamente.

Will voleva sapere qualcosa di più su Salgari mentre Jem era più interessato alla città in sé.

Il moro aveva intenzione di farsi bello con tutte, forte del suo speldore intrinseco e l'altro aveva tutte le intenzioni di lasciarglielo fare e ridere di gusto.

Quei due ragazzi erano inspiegabilmente affiatati da sempre, dalla prima volta in cui si erano incontrati grazie a Charlotte. Nessuno dei due era stato un bambino dall'infanzia felice, ma avevano scoperto il reciproco conforto. Da allora dove andava uno andava anche l'altro e tutto ciò che sapeva uno lo sapeva anche l'altro, in una simbiosi che poteva apparire inquietante, ma per loro era tutto.

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Il viaggio durò alcune ore durante le quali la classe dormì e chiacchierò. Will Solace tirò fuori da chissà dove una chitarra, che cominciò a suonare e la classe, entusiasta, iniziò a cantare.

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